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SENATO, SÌ AL MES, DI MAIO PROMETTE A GENNAIO SI TORNA IN PARLAMENTO


di Matteo Ciacci

Dopo il sì dell’Aula della Camera alla risoluzione unitaria di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista del prossimo Consiglio europeo, è arrivato l’ok anche del Senato, che ha approvato la risoluzione maggioranza. A Palazzo Madama si contano 164 voti favorevoli, 122 contrari e 2 astensioni. A Montecitorio il testo è stato approvato con 291 voti a favore, e 222 contrari. Oggi entrando a Palazzo Madama il premier Conte aveva detto di ‘non essere preoccupato’ dei numeri al Senato. “Con la massima prudenza e il massimo rispetto delle prerogative del Parlamento ma non sono preoccupato” queste le sue parole. “L’Accordo chiuso nella notte, intorno alle 2.30”, ha detto Luigi Di Maio. “Confermata la logica del pacchetto Siamo soddisfatti per la risoluzione di maggioranza che prevede le modifiche richieste dal Movimento. La logica di pacchetto è stata confermata, ci sarà un nuovo round in parlamento a gennaio, prima del prossimo Eurogruppo e ogni decisione verrà presa ascoltando le Camere, non firmeremo nulla al buio”. Poi Di Maio ha sottolineato: “Abbiamo ottenuto che prima dei prossimi passaggi sul Mes a gennaio o febbraio si torni in Parlamento e che questo venga pienamente coinvolto. E anche questo è dentro la risoluzione di maggioranza. L’Italia deve essere sicura al 200% e come ministro degli Esteri mi accerterò di questo prima di qualsiasi firma”. L’intervento di Maio è arrivato al termine di una votazione che ha fatto trasparire il malcontento che già da tempo corre all’interno del M5s. Insomma sono molti a dire che oramai la coperta dei grillini è troppo corta. E che c’è sentore di diaspora. “La mia dichiarazione di dissenso non è prodromica all’uscita dal gruppo”, ha detto il senatore M5s Gianluigi Paragone durante la sua dichiarazione di voto. “Questa Europa con le sue politiche ci impedisce di crescere. Come pensiamo di salvare i lavoratori, i posti di lavoro? Con gli spiccioli che ci lascia l’Europa? Io – annuncia – dico No a questa risoluzione”. Anche Francesco Urraro, senatore di M5S, ha annunciato il suo voto in dissenso dal gruppo nell’Aula di Palazzo Madama rispetto alle risoluzioni sulle comunicazioni del presidente del Consiglio in vista del Consiglio Ue. Seguito da quello del senatore del M5s Ugo Grassi che intervenendo in Aula sulla risoluzione di maggioranza sul Mes ha lamentato il fatto che riguardo al testo riformato non c’è stata una tempestiva informativa ragione per cui il Parlamento non ha avuto modo di intervenire”.

Salvini replica alle accuse di chi lo accusa di volere fare uscire l’Italia dall’euro e dall’Europa e dice: “Vogliamo soltanto difendere il lavoro e il risparmio degli italiani”, ha detto il leader della Lega Matteo Salvini.



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