Il Natale, si sa, porta con sé la magia dell’attesa e la gioia della convivialità, ma fra pranzi e cenoni il rischio è quello che la “troppa bontà” appesantisca la silhouette. Eppure, con i giusti accorgimenti a tavola, è possibile gustare a pieno i piatti delle feste, senza rinunciare a qualche sana trasgressione. A offrire qualche chicca ai lettori di What-u ci ha pensato Emanuela Caorsi, la prima Nutrizionista Olistica in Italia, ha deciso di lasciare il suo precedente lavoro da Ingegnere Civile Strutturista per seguire la sua “missione”: insegnare alle persone la stretta connessione tra alimentazione e salute, purtroppo ancora trascurata dalla maggior parte della classe medica in Italia.
La sua formazione all’avanguardia grazie al percorso di studi svolto presso la Canadian School of Natural Nutrition in Canada la porta spesso a diffondere informazioni “scomode” (ma incredibilmente vere!) e controcorrente circa alimentazione e salute. Per Emanuela il conteggio di calorie e “macros” è ormai anacronistico: quello che conta sono la qualità e la provenienza del cibo che si mangia. Inoltre, per Emanuela, non esistono tabelle standardizzate valide per tutti: ogni persona è unica, con una sua storia medica, ma soprattutto con un vissuto e un bagaglio di emozioni che non possono essere trascurati.
Emanuela ha ricevuto il premio come Miglior Healthy Food Blog ai Cucina Blog Award de Il Corriere della Sera del 2018.
Emanuela Caorsi, prima nutrizionista olistica d’Italia (www.emanuelacaorsi.com), che ci svela alcuni preziosi consigli:
1. Un’insalata ci salverà:
per favorire il senso di sazietà e depurare l’organismo è consigliabile assumere un bel piatto di verdure ricche di fibra. Non “tristi” verdure al vapore, ma insalate sfiziose, come quella di finocchi, arance e pistacchi o broccoli al forno con noci, feta e melograno.
Il consiglio furbo:
per tenere a bada l’appetito, provate la mia ricetta speciale, ispirata a profumi e sapori della Sicilia.
2. Non esagerate con il Mix & Match:
più alimenti si mangiano durante lo stesso pasto, più la digestione diventa difficile perché l’organismo non capisce cosa debba assimilare prima o dopo.
Il consiglio furbo:
cercate di trattenervi con gli antipasti, scegliendone solo un paio, per poi concedervi le altre portate.
3. Less is more!
se riuscite ad arrivare a fine pasto senza sentirvi esplodere è già un’ottima cosa: la vostra digestione non ne risentirà e vi sveglierete senza quei fastidiosi occhi gonfi dovuti ad una digestione lenta e ad un fegato affaticato.
Il consiglio furbo:
Il segreto è assaggiare un po’ di tutto senza esagerare.
4. Senza guscio è meglio:
“La frutta a guscio contiene delle sostanze che inibiscono il funzionamento dei nostri enzimi digestivi: meglio non esagerare con noci, nocciole, pistacchi e affini, per non rischiare di rallentare la nostra digestione”, raccomanda la nutrizionista.
Il consiglio furbo:
la frutta a guscio andrebbe sempre messa in ammollo, almeno per dodici ore, per poter eliminare i suoi “anti-nutrienti” ed essiccata per una conservazione ottimale.
5. Frutta a fine pasto? Preferite quella disidratata
la frutta fresca a fine pasto andrebbe evitata perchè fa fermentare gli alimenti appena ingeriti.
Il consiglio furbo:
Meglio la frutta disidratata, ma senza esagerare, perché è pur sempre molto zuccherina e se abbinata a panettone, pandoro e torrone rischia di far impennare l’apporto calorico.
6. Lotta all’acidosi:
visto che spesso le cene sono accompagnate da vino e bollicine che tendono ad acidificare il corpo e a sovraccaricare il fegato, già affaticato dalle abbuffate natalizie, per evitare di svegliarsi con il cerchio alla testa il giorno dopo, è consigliabile assumere un basificante prima del riposo notturno, ovvero un mix di minerali facile da trovare anche in farmacia.
Il consiglio furbo:
provate anche il classico rimedio della nonna: la limonata calda con una foglia di alloro può essere portentosa per stimolare la digestione.
7. Il giorno dopo un pasto in meno:
“Il mio consiglio è di digiunare, saltando un pasto e bevendo solo acqua calda fino al pasto successivo”, spiega Emanuela Caorsi. “Quindi se fate il cenone, saltate la colazione e pranzate il giorno dopo oppure, se fate il pranzo, saltate la cena e fate colazione il giorno dopo. Mangiare il pasto successivo solo quando si ha genuinamente fame e si sente il famoso buco nello stomaco è importantissimo”.
8. Godetevi il momento:
“Questo è il mio consiglio di cuore: godetevi il momento senza pensare troppo alle calorie o alla linea: non sarà un pasto un po’ più abbondante a mandare all’aria ciò che avete fatto fino a quel momento”, conclude la nutrizionista.
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