Ieri il Consiglio dei Ministri, che si è riunito alle ore 11.25 a Palazzo Chigi, tanti erano i provvedimenti all’ordine del giorno. A partire dall’approvazione del decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica, oltre che la proroga al 31 dicembre 2021 della transizione verso il mercato libero dell’energia, l’estensione al 31 dicembre 2021 dei termini per la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione, la proroga fino al 31 dicembre 2020 del cosiddetto “bonus verde” sulle spese sostenute per gli interventi di sistemazione di giardini, terrazze e parti comuni di edifici condominiali, la proroga della durata di stati di emergenza già dichiarati e della scadenza della presentazione di atti relativi alle quantificazioni dei danni subiti a causa di calamità naturali e infine il rinvio al 31 luglio 2020 dell’adeguamento delle tariffe autostradali
Le novità sul fronte delle intercettazioni
Nuove norme sono state introdotte anche riguardo l’assunzioni di personale da parte delle province e delle città metropolitane e nelle forze di polizia, in materia di concessioni autostradali, nonché in materia di innovazione tecnologica. E l’adeguamento delle tariffe autostradali è stato rinviato al 31 luglio 2020. Sul fronte intercettazioni , il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di intercettazioni, che entrerà in vigore il prossimo 29 febbraio.
Tra le altre misure, il testo prevede:
- una innovativa disciplina della conservazione e della consultazione, in forme telematiche, dei dati relativi alle intercettazioni nell’apposito archivio informatico che sarà gestito sotto la diretta vigilanza del Procuratore della Repubblica;
- una rigorosa normativa in materia di intercettazioni mediante l’utilizzo di captatori informatici (c.d. trojan);
- l’introduzione di un meccanismo, non obbligatorio, di acquisizione giudiziale anticipata delle intercettazioni nel corso delle indagini preliminari e, ove tale meccanismo non sia attivato dalle parti, una selezione delle intercettazioni rilevanti ed utilizzabili in sede di chiusura delle indagini preliminari;
- il dovere di vigilanza del pubblico ministero affinché non siano trascritte in sede di verbalizzazione conversazioni o comunicazioni contenenti espressioni lesive della reputazione delle persone o quelle che riguardano dati personali definiti sensibili dalla legge, sempre che non si tratti di intercettazioni rilevanti ai fini delle indagini, in luogo della selezione da parte della polizia giudiziaria delle intercettazioni non utilizzabili;
- il completamento del percorso di sostanziale parificazione ai delitti di criminalità organizzata, almeno per quanto attiene alla disciplina delle intercettazioni, dei delitti contro la pubblica amministrazione commessi da pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio.
Riguardo la risoluzione delle controversie in materia fiscale sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell’Unione Europea, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2017/1852, sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell’Unione Europea. “Una direttiva che intende creare un ambiente più favorevole per le imprese e per chi svolge attività transfrontaliera, riducendo costi di conformità e oneri amministrativi e, di conseguenza, promuovere gli investimenti e stimolare la crescita, rafforzando la certezza del diritto in materia fiscale con l’istituzione di una che direttiva che rappresenterà la base di un meccanismo efficace, vincolante e obbligatorio di risoluzione delle controversie tra Stati membri che possono derivare dall’interpretazione e dall’applicazione di accordi e convenzioni per l’eliminazione della doppia imposizione, attraverso una procedura amichevole in combinazione con una fase arbitrale, con una scadenza chiaramente definita e un obbligo di risultato per tutti gli Stati membri.
Sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche
Anche sul fronte dell’uso di ‘sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche’, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro dell’ambiente Sergio Costa, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2017/2102 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2017, recante modifica della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. La direttiva uniforma le norme in materia, in modo da evitare ostacoli agli scambi e distorsioni della concorrenza dovuti alle diversità delle legislazioni degli Stati membri dell’Unione e introduce modifiche alla normativa precedente, in modo da garantire una maggiore e più efficace tutela della salute umana attraverso la riduzione della quantità di sostanze pericolose utilizzate nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e, comunque, un loro migliore recupero e uno smaltimento ecologicamente corretto.
Revisione dei ruoli delle forze di polizia e delle carriere delle forze armate
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Fabiana Dadone, ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi che, in attuazione della legge 1° dicembre 2018, n. 132, introducono disposizioni integrative e correttive in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia, oltre che disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate. I due testi, nel rispetto del principio della equiordinazione per il Comparto sicurezza-difesa, intendono realizzare un miglioramento della funzionalità complessiva dell’organizzazione delle Forze di polizia e delle Forze dell’ordine, attraverso l’ampliamento delle opportunità di progressione in carriera del personale; la valorizzazione della professionalità, da raggiungersi anche grazie alla modifica della disciplina sui corsi di formazione iniziale e sui titoli di studio per l’accesso e, inoltre, la rivisitazione dei requisiti di condotta attraverso un allineamento alle disposizioni del codice dell’Ordinamento militare.
Donne in gravidanza
Particolare tutela è stata riservata alle donne in stato di gravidanza che partecipano ai concorsi pubblici per il reclutamento, che in caso d’impossibilità di essere sottoposte agli accertamenti per l’idoneità fisico-psico-attitudinale, siano ammesse d’ufficio, anche in deroga, per una sola volta, ai limiti di età, a svolgere i predetti accertamenti nell’ambito del primo concorso utile successivo alla cessazione dello stato di gravidanza.
Alloggi di servizio per il personale dell’amministrazione penitenziaria
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha anche approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che introduce modifiche al decreto del Presidente della Repubblica del 15 novembre 2006, n. 314, sulla disciplina dell’assegnazione e della gestione degli alloggi di servizio per il personale dell’amministrazione penitenziaria. Il regolamento interviene sulla determinazione del canone di occupazione degli alloggi assegnati in concessione onerosa stabilendo che, per la determinazione dei canoni degli immobili ubicati nei centri storici di tutti i Comuni, si faccia riferimento al valore minimo di mercato calcolato sulla base delle ultime rilevazioni semestrali pubblicate dalla banca dati delle quotazioni immobiliari dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate. Ai titolari di una concessione nei centri storici di tutti i comuni, solo alla prima scadenza, verrà riconosciuto il diritto di prelazione ai fini della riassegnazione dell’alloggio, salvo l’accertamento, da parte dell’Amministrazione, che ragioni di servizio nel frattempo sopravvenute non comportino il diritto all’assegnazione dell’immobile a titolo gratuito.
Protezione minori stranieri non accompagnati
Sul fronte ‘Protezione dei minori stranieri non accompagnati” il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati con particolare riferimento al rilascio dei permessi di soggiorno e della conversione degli stessi al raggiungimento della maggiore età. Si semplificano le tipologie di permesso di soggiorno destinate ai minori stranieri non accompagnati, stabilendo che al minore è rilasciato un permesso “per minore età”, salvo che sia affidato o posto sotto la tutela di un cittadino italiano o straniero regolarmente soggiornante con il quale conviva, caso in cui sarà rilasciato un permesso “per motivi familiari”. Entrambe le tipologie di permesso consentiranno comunque di svolgere attività lavorativa e formativa finalizzata all’accesso al lavoro. Al compimento della maggiore età, ai titolari dei permessi di soggiorno si applicheranno le disposizioni di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, sulla possibilità di conversione del permesso di soggiorno.
Oltre 29 milioni destinati alle regioni che hanno dichiarato lo stato di emergenza
Per permettere l’avvio immediato e la realizzazione degli investimenti strutturali ed infrastrutturali urgenti finalizzati esclusivamente alla mitigazione del rischio idraulico ed idrogeologico, nonché all’aumento del grado di resilienza delle strutture ed infrastrutture individuate dai Commissari delegati nominati a seguito di deliberazioni del Consiglio dei ministri di dichiarazione di stato d’emergenza ancora in corso alla data di entrata in vigore della stessa legge di bilancio ovvero nei casi in cui alla stessa data lo stato d’emergenza sia terminato da non oltre sei mesi, oltre 29 milioni di euro sono stati destinati alle Regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia e Veneto interessate da particolari eventi meteorologici o calamitosi nel 2018. Oltre 63 milioni di euro sono stati destinati, inoltre, alle imprese agricole danneggiate dagli eventi calamitosi negli anni dal 2013 al 2018 individuati dal competente Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Le risorse sono destinate alle Regioni Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Toscana, Veneto.
Infine, il Consiglio dei ministri ha deliberato:
- la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza dell’evento sismico che ha colpito il giorno 9 dicembre 2019 il territorio dei comuni di Barberino del Mugello, di Borgo San Lorenzo, di Dicomano, di Firenzuola, di Marradi, di Palazzuolo sul Senio, di Scarperia e di San Piero, di Vaglia e di Vecchio, ricadenti nella città metropolitana di Firenze;
- la proroga per 12 mesi dello stato di emergenza in conseguenza dell’evento sismico che ha colpito il territorio dei comuni di Aci Bonaccorsi, di Aci Catena, di Aci Sant’Antonio, di Acireale, di Milo, di Santa Venerina, di Trecastagni, di Viagrande e di Zafferana Etnea, in provincia di Catania, il giorno 26 dicembre 2018.
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