di Willy Feng
Hong Kong torna a fare parlare di sé per i nuovi scontri scoppiati nelle prime ore di domenica mattina e che si sono protratti tutto il giorno tra la polizia di Hong Kong e i manifestanti insorti in sostegno della minoranza uigura cinese. La polizia, riferisce Ap, ha arrestato due manifestanti che stavano tentando di bruciare una bandiera cinese alla manifestazione, alla quale hanno partecipato diverse centinaia di persone. Alcuni contenevano cartelli decorati con la bandiera blu e bianca del movimento per l’indipendenza nel territorio nord-occidentale cinese dello Xinjiang.
Chi sono gli Uiguri
Storicamente, il termine “uiguri” (che significa “alleati”, “uniti”) venne applicato a un gruppo di tribù di lingua turca che viveva nell’odierna Mongolia, generalmente identificati con i Tie-le (a loro volta spesso collegati con i Ting-ling) delle cronache cinesi. Attualmente gli Uiguri , etnia turcofona di religione islamica che vive nel nord-ovest della Cina, concentrata in particolare nella regione autonoma dello Xinjiang, assieme ai cinesi Han, costituisce la maggioranza relativa della popolazione della regione (46%). La Cina è stata accusata di repressione di massa contro gli uiguri e altre minoranze prevalentemente musulmane nello Xinjiang, e la notizia che molti di loro ora si trovino ancora in ‘campi protetti’ meglio identificabili come campi di “rieducazione”, sottolineano ad Hong Kong, ha sollevato non poche polemiche a livello internazionale.
I diplomatici cinesi hanno affermato che la Cina non ci sono prigionieri politici e insistono nel dire che i centri forniscono istruzione professionale come baluardo contro l’estremismo religioso. Ma i ragazzi delle proteste Hong Kong non ci stanno e questa volta sono scesi in piazza per protestare in loro favore.
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