Il premier indiano Narendra Modi prova a difendere la controversa legge sulla cittadinanza che da due settimane sta scatenando forti proteste in tutto il continente con oltre 20 morti. “Abbiamo approvato questa legge per aiutare chi è perseguitato. Adesso bisogna rispettare i deputati e il parlamento”, ha detto durante un evento a New Delhi, secondo quanto riportato dalla Bbc. Il contestato provvedimento prevede che possano ottenere la cittadinanza i rifugiati di sei confessioni religiose proveniente dai tre Paesi confinanti con l’India – Pakistan, Afghanistan e Bangladesh – ma esclude i musulmani. Modi ha insistito che “costoro non hanno nulla di cui preoccuparsi” accusando i partiti che criticano la legge di “raccontare bugie e fare disinformazione”.
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