Emanuel Ungaro è morto a Parigi ieri sabato, 22 dicembre, all’età di 86 anni. Di origini pugliesi, per la precisione di Francavilla Fontana, si trasferì prima a Parigi, e poi a Barcellona per lavorare con Balenciaga, rimanendovi in tutto sei anni. Nei due anni successivi lavorò presso Courrèges.
Creò la propria griffe nel 1965 e presentò la sua prima collezione durante il periodo di massima della moda futurista. Considerato negli anni Ottanta uno dei cinque grandi nomi dell’alta moda parigina, nel 1996 la sua azienda fu acquistata dal gruppo italiano Ferragamo di conseguenza Ungaro si ritirò ùdalla gestione dell’azienda. Lasciò definitivamente il mondo della moda parigina il 26 maggio 2004 dopo oltre 35 anni di collezioni. Poi nel 2012, l’azienda italiana Aeffe riprese la produzione e la distribuzione degli articoli Ungaro. Noto per i disegni femminili, impreziosito da fronzoli e pois, e un debole per il colore fucsia, Ungaro, era designer provetto già all’età di nove anni quando apprese il mestiere di sarto con l’aiuto del padre ad Aix-en-Provence. La casa di Ungaro ha scritto in una nota: “Anche se ha lasciato la sua casa nel 2004, ha continuato a ispirare l’etichetta e il mondo della moda internazionale. Il suo lavoro rimarrà in tutti i ricordi come sinonimo [di] seduzione e sfarzo; drappeggi colorati; mix di stampe, passione per le donne e sensualità ”.
Valentino Garavani domenica ha definito Ungaro “un grande e generoso amico. Sempre con un sorriso e con una gentilezza molto rara in questo mondo della moda. I suoi colori, i suoi drappeggi e la fantasia che mette in ogni abito meritano un posto molto importante nella storia della moda “.
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