Martedì gli incendi boschivi si sono diramati nei due stati più popolosi dell’Australia circa 4.000 residenti nella città sud-orientale di Mallacoota nello stato di Victoria sono fuggiti verso il mare e sono stati soccorsi. Così oltre al Nuovo Galles del Sud, dove si trova Sidney, e agli Stati del Queensland, dove le condizioni sono peggiorate dopo un caldo opprimente, mischiato a forti venti e fulmini, nuove zone sono state colpite dal fuoco che finora ha bruciato oltre 5 milioni di ettari di terra a livello nazionale, con 12 persone confermate morte. Il bilancio delle case distrutte ha raggiunto quota 1.000. Il commissario per i servizi antincendio rurali dello stato del Nuovo Galles del Sud, Shane Fitzsimmons, ha affermato che questa stagione di incendi è la peggiore mai registrata e ha dipinto un quadro desolante a lungo termine.
Il Primo Ministro Scott Morrison è stato molto criticato non solo perché non ha provveduto in tempo utile a prendere gli opportuni provvedimenti, ma perché se n’è andato addirittura in vacanza con la famiglia alle Hawaii in un periodo in cui spesso gli incendi colpiscono l’Australia. Quest’anno l’enorme portata del fuoco ha colto di sorpresa tutti. “I cambiamenti climatici assieme a molti altri fattori hanno cambiato lo scenario”, ha detto al suo ritorno Morrison per giustificarsi.
Molti turisti hanno dormito in auto alla vigilia di Capodanno e le stazioni di servizio e i club di surf si sono trasformati in aree di evacuazione. Il commissario per i servizi di emergenza di Victoria, Andrew Crisp, ha confermato perdite “significative” in tutta la regione. Più di 115 comunità in tutta Victoria sono rimaste in allerta di emergenza martedì notte. Alcune comunità hanno annullato le celebrazioni per i fuochi d’artificio di Capodanno, eccetto Sidney che non ha voluto rinunciare alla sua popolare esibizione.
Scopri di più da WHAT U
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.