Potrebbero finalmente cambiare rotta le indagini sull’omicidio di Giulio Regeni. I magistrati romani che indagano sull’omicidio di Giulio Regeni, torturato e fatto trovare privo di vita il 3 febbraio del 2016 su una strada tra il Cairo e Alessandria d’Egitto, rompono gli indugi e al termine dell’incontro tra investigatori svolto nella capitale nordafricana chiedono “atti concreti” agli omologhi egiziani. Il nuovo procuratore egiziano, Hamada Al Sawi sembra disposto a fare tutto il possibile per dare una soluzione al caso” e ha “ribadito la volontà a proseguire i rapporti bilaterali”. In questo ambito è stata messa a punto una “nuova squadra investigativa” che dovrà “studiare e mettere in ordine le carte del caso”. Le prossime settimane saranno, dunque, cruciali per il proseguo dell’indagine sulla morte del ricercatore italiano.
Giulio Regeni oggi avrebbe compiuto 32 anni e la madre Paola Deffendi oggi ha scritto su Twitter: «#veritàegiustiziapergiulioregeni, sempre, anche oggi 15 gennaio, avresti compiuto 32 anni, ma c’è chi ti ha rubato la vita!. Ci sono persone che non rispettano la vita degli altri…non rispettano i diritti umani…e tu lo sai molto bene, purtroppo. La mamma».
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