di Patrizia Sinclair
Tra tre giorni, esattamente il 22 gennaio, Jean Paul Gaultier, farà il suo ultimo inchino sulle passerelle dell’alta moda a Parigi, che segnerà i suoi 50 anni di attività nel campo della moda. L’annuncio è stato dato con un comunicato stampa e sui suoi social.
This show celebrating 50 years of my career will also be my last. But rest assured Haute Couture will continue with a new concept. pic.twitter.com/PJCC53K4tm
— Jean Paul Gaultier (@JPGaultier) January 17, 2020
“Questo spettacolo che celebra i 50 anni della mia carriera sarà anche il mio ultimo. Ma stai certo che Haute Couture continuerà con un nuovo concetto ”, ha twittato il designer, aggiungendo un video al suo tweet, in cui viene visto chattare al telefono in francese.
“Ti invito a festeggiare i miei 50 anni di moda al Théâtre du Châtelet”, ha detto Gaultier. “Sarà una bella festa con molti dei miei amici, e ci divertiremo fino a molto, molto tardi. Sarà il mio ultimo spettacolo Gaultier Paris”, ha continuato. “Sii lì!
Non puoi perderlo”
L’ultima sfilata quindi si terrà al Théâtre du Châtelet. Lo stilista, 67 anni, però non si ritirerà dal mondo della moda, ma proseguirà a lavorare ‘con un nuovo concept’. “La Haute Couture continua. Ho un nuovo concetto, te ne parlerò più tardi … Tutti piccoli segreti!”, ha detto.
Cresciuto nei sobborghi di Parigi, Gaultier non ha mai frequentato scuole per stilisti. Il suo amore per il mondo della moda inizia da quando lui è un bambino, ma si concretizza quando inizia a fare i primi bozzetti per sua madre e sua nonna, incluso uno di un cappotto che ha inventato con le chiusure dello zaino. Da adolescente inizia a mandare i suoi bozzetti direttamente agli stilisti di alta moda ed è così che Pierre Cardin scopre il suo talento e lo assume come assistente nel 1970. La sua prima collezione connotata dal suo stile irriverente risale al 1981. L’enfant terrible della moda francese pian piano diventa un’icona della moda internazionale. Molte tra le sue successive collezioni sono basate sullo street wear.
Poi vuoi, come accadde nel passato ai tempi della Rivoluzione industriale, che la moda abbassando i prezzi è diventata più accessibile a tutti, vuoi per la globalizzazione iniziata negli anni Ottanta, che ha fatto perdere un po’ di allure al dorato mondo delle passerelle, la moda verso la fine degli anni Novanta, ha cominciato a subire qualche contraccolpo, che pian piano ha ridimensionato il fasto dei défilé, facendo preferire al noleggio di sontuose location, la soluzione passerella-fai-da-te all’interno degli show-room, ridotto il parco delle top model, (N.d.R. in ogni senso), tagliato i guadagni degli stilisti e di tutti coloro che lavoravano nel corollario del mondo fashion. Cartina al tornasole anche il calendario della Camera della Moda, dove alcuni nomi di celebri stilisti sono scomparsi in alcuni casi, per fortuna, solo per avere scelto di sfilare sulle passerelle di Parigi o New York e non più su quelle del made in Italy.
Fashion Freak Show: Inside Jean Paul Gaultier’s Over-the-Top Paris Fashion Week Event
10.355 visualizzazioni•Trasmesso in anteprima il giorno 7 nov 2018873CONDIVIDISALVAWWD21.400 iscrittiISCRIVITIFrench fashion designer Jean Paul Gaultier did something no one at Paris Fashion Week has ever dared: He staged a fashion freak show. Interview by Katya Foreman Videography by Xavier Granet Video editing by Zack BlomquistMOSTRA ALTRO
Fashion Freak Show” de Jean Paul Gaultier, una recensione originale e insolita
L’incontro con Madonna
Negli anni ’90, Jean-Paul Gaultier ha prodotto molti costumi per Madonna, ha reso popolare l’uso di gonne, specialmente l’uso del kilt per gli uomini e ha disegnato molti dei costumi indossati da Marilyn Manson, inclusi quelli del periodo di promozione dell’album The Golden Age of Grotesque. Gaultier è anche conosciuto anche per le sue esibizioni al Metropolitan Museum of Art di New York, dove ha fatto sfilare degli uomini in gonna, ‘Bravehearts – Men in Skirts‘. Precursore dell’uso di modelli e modelle non convenzionali per le sue sfilate, ha disegnato capi per molti film, inclusi Il quinto elemento di Luc Besson, Kika – Un corpo in prestito di Pedro Almodóvar e La città perduta di Jean-Pierre Jeunet.
Gaultier che aveva all’attivo tre collezioni, due linee di alta moda e una di prèt-a-porter e la nuova linea di vestiti per Hermès, nel 2014 ha ridimensionato la sua attività fermando le sue collezioni prêt-à-porter per concentrarsi su moda e bellezza. Il suo annuncio non è un addio, ma un’altra sfida, che come quando iniziò la sua attività nel 1976, di sicuro ci stupirà.
Scopri di più da WHAT U
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.