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CINA, OSPEDALE PER AFFETTI DA CORONAVIRUS PRONTO IN 10 GIORNI, APERTURA PREVISTA PER IL 3 FEBBRAIO


Un frame estrapolato da un reportage mandato in onda ieri dalla TVCC cinese dove si vede un paziente a Wuhan mentre viene portato su una barella verso un’ambulanza da operatori sanitari vestiti con tute protettive. La Cina sta rapidamente costruendo un ospedale dedicato al trattamento di pazienti infetti da questo nuovo virus che sarà ultimato il 3 febbraio.
(CCTV via AP)

di Zhang Mei

La Cina sta portando a termine un importante piano: quello di costruire rapidamente, ha assicurato in 10 giorni, (tempistiche inimmaginabili per noi Italiani!), un ospedale dedicato al trattamento di pazienti infetti da un nuovo virus che ha ucciso 26 persone, ne ha contagiate centinaia e ha provocato blocchi senza precedenti fermando il transito di milioni di persone durante le vacanze più importanti del paese ossia quelle del Capodanno cinese. In 10 città sono circa 33 milioni le persone bloccate. Wuhan, dove si è concentrata la malattia, e nove località nella provincia di Hubei della Cina centrale sono in quarantena. Il governo di Wuhan, riferisce il Japan Times, ha comunicato che sta costruendo un ospedale designato con uno spazio per 1.000 posti letto simile alla struttura che Pechino costruì durante l’epidemia della SARS. L’ospedale, già in corso d’opera, edificato su un terreno di 25.000 metri quadrati, sarà ultimato il 3 febbraio, hanno detto le autorità municipali. Le autorità stanno prendendo precauzioni in tutto il paese. A Pechino, i principali eventi pubblici sono stati cancellati indefinitamente, tra cui le fiere del tempio tradizionali che sono un elemento base delle celebrazioni del capodanno lunare. 

Due importanti destinazioni turistiche, la Città Proibita di Pechino e Shanghai Disneyland, hanno annunciato che chiuderanno indefinitamente sabato

Ecco una donna che indossa una maschera protettiva in una farmacia nel distretto centrale di Hong Kong, Cina, giovedì 23 gennaio 2020. Il coronavirus è stato rilevato per la prima volta il mese scorso nella città di Wuhan, nella Cina centrale e poi si è diffuso in altri Paesi.
ph: Justin Chin/Bloomberg

Maschere per il viso e disinfettanti per le mani stanno diventando accessori indispensabili da Hong Kong al Giappone mentre un virus mortale si diffonde in tutta l’Asia. L’unico problema è ottenerli, riferisce il Japan Times. Le farmacie di Hong Kong hanno esaurito le maschere volte a prevenire l’infezione virale, con le autorità che affermano che ne arriveranno altre la prossima settimana

Taiwan ha vietato le esportazioni delle maschere per il mese successivo per garantire una sufficiente fornitura interna. A Macao, le autorità hanno affermato che le vendite sarebbero limitate a un massimo di 10 maschere per i residenti o i lavoratori ospiti autorizzati che possono presentare una carta d’identità valida. Il lavaggio regolare delle mani, il rivestimento del viso e l’elusione della folla stanno diventando la principale linea di difesa mentre i residenti cercano di evitare di catturare il nuovo coronavirus, che nella sola Cina ha ucciso almeno 25 persone e infettato più di 800. La rapida diffusione della malattia ha spinto i funzionari cinesi a limitare i viaggi per almeno 30 milioni di persone e limitare le celebrazioni del capodanno cinese. La Cina ha deciso giovedì di bloccare tre città che ospitano più di 18 milioni di persone in uno sforzo senza precedenti per cercare di contenere una nuova mortale malattia virale che ha ammalato centinaia e si è diffusa in altre città e paesi nel nuovo anno lunare corsa di viaggio.



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