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EU, LOTTA CONTRO IL COMMERCIO ILLEGALE DI ANIMALI DOMESTICI


Molti animali domestici vengono venduti illegalmente in tutta l’UE, generando alti profitti a basso rischio e costituendo spesso una fonte redditizia di entrate per le reti criminali. Per fermare il commercio illegale di animali da compagnia, il 21 gennaio, i deputati hanno chiesto un piano d’azione per tutta l’UE, sanzioni più severe e registrazione obbligatoria in una risoluzione adottata dalla Commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare.

Gli europei amano gli animali

Cani e gatti sono gli animali da compagnia più popolari nell’UE e molti di noi li considerano parte della famiglia. I cittadini europei tengono al benessere dei loro amici a quattro zampe: secondo i dati dell’Eurobarometro il 74% crede che vadano protetti di più. Il commercio illegale causa cattive condizioni di allevamento, cuccioli separati troppo presto dalle loro madri e costretti ad affrontare lunghi viaggi in condizioni stressanti – spesso senza acqua né cibo. Tutto ciò può mettere a rischio anche la salute pubblica, dato che i cuccioli allevati illegalmente spesso non vengono vaccinati e possono diffondere parassiti, malattie virali come la rabbia e malattie infettive che possono colpire le persone e il bestiame.
Il traffico di animali domestici distorce anche il mercato interno dell’UE, in quanto i consumatori – attratti dai prezzi bassi – spesso comprano gli animali da compagnia su internet senza essere consapevoli dei rischi associati.

Misure per il benessere degli animali, la protezione dei consumatori e la salute pubblica

Il Parlamento ha chiesto un sistema compatibile per la registrazione degli animali da compagnia, in una risoluzione adottata nel 2016. I deputati chiedono ora alla Commissione di presentare una proposta per un sistema obbligatorio a livello europeo per l’identificazione e la registrazione di cani e gatti, maggiori controlli e sanzioni più severe contro chi fornisce passaporti falsi per gli animali di compagnia. I deputati chiedono inoltre una definizione comune dell’UE per gli allevamenti di cuccioli e gattini, poiché le differenze negli standard di benessere degli animali portano a disparità di prezzo che vengono sfruttate dagli allevamenti illegali. I deputati chiedono delle norme UE per l’allevamento degli animali da compagnia, e incoraggiano i paesi dell’Unione europea a istituire dei registri di allevatori e venditori autorizzati. Il Parlamento incoraggia anche le persone ad adottare cani e gatti anziché comprarli. La risoluzione verrà votata durante la sessione plenaria di febbraio.



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