di Patrizia Sinclair
Grande il successo di Pedro Almodóvar, il regista più popolare del cinema spagnolo, rinomato anche a livello internazionale, che ieri alla 34esima edizione dei Goya Awards, (che sono la versione spagnola degli Oscar americani), con “Pain and Glory” ha vinto i premi più importanti assegnati dalla Spanish Film Academy, tra cui quello di ‘miglior film’, ‘miglior film internazionale’, ‘miglior regista’, ‘migliore sceneggiatura originale’, ‘migliore musica originale’, ‘miglior montaggio’ oltre ai premi insigniti a due dei suoi attori: Julieta Serrano, come ‘attrice non protagonista’ e il quasi sessantenne, Antonio Banderas (N.d.R. 60 li compirà il prossimo 10 di agosto con grande orgoglio, come ha detto lui ieri ospite del programma di Maria De Filippi ‘C’è Posta per Te’, sottolineando di essere fiero di essere del segno del Leone, come le donne più importanti della sua vita che poi ha sposato) come ‘migliore attore protagonista’.
Insomma Almodóvar ha fatto strike e ora spera di riuscire a vincere anche il suo terzo Oscar negli Stati Uniti, a Hollywood, la Mecca del cinema, il 9 febbraio al Dolby Theatre all’Hollywood & Highland Center. “Pain and Glory” è considerato il film più personale del 70enne Almodóvar, anzi si potrebbe anche dire, senza usare il condizionale, quello realmente autobiografico, come ha ammesso anche lo stesso regista: “Mi sono reso conto che stavo scrivendo qualcosa di me stesso e del passato e non ero sicuro di volere continuare ad aprirmi a tale livello, ma l’ho fatto e ora ne sono molto felice”, ha detto Almodóvar al termine del gala degli Oscar spagnoli, che si è celebrato sabato a Malaga. Altri premi sono stati assegnati a due film che avevano come tema la guerra civile spagnola del 1936-39. “While at War” di Alejandro Amenábar ha vinto cinque premi, mentre il premio come migliore attrice è andato a Belén Cuesta per il suo ruolo in “The Infinite Trench”.
Benedicta Sánchez, alla veneranda età di 84 anni, ha vinto il premio di ‘migliore nuova attrice’ per il suo ruolo in “Fire Will Come”che durante il suo discorso di ringraziamento, ha dedicato ai nipoti.
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