di Paolo Bellini
La lieve accelerazione dell’inflazione nel mese di gennaio è imputabile ai prezzi dei beni, che si portano a +0,1% (da una variazione nulla di dicembre), mentre quelli dei servizi rimangono stabili a +1,0%. Tra i beni, secondo le stime preliminari, accelerano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +0,4% a +1,0%; +1,4% il congiunturale), per una dinamica diffusa tra tutti i prodotti classificati in questo aggregato. I prezzi dei beni alimentari non lavorati, invece, rallentano la loro crescita (da +1,2% a +0,9%, +0,9% in termini congiunturali), a causa dell’ampliarsi della flessione dei prezzi dei vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (da -0,1% a -3,2%, +2,0% rispetto a dicembre 2019), mentre registrano un’accelerazione i prezzi della frutta fresca o refrigerata (da +2,6% a +3,0%, +0,8% il congiunturale) e dei pesci freschi o refrigerati (da +0,7% a +1,5%, +1,9% su base mensile).
I prezzi dei beni energetici non regolamentati vedono raddoppiato il loro tasso di crescita (da +1,6% del mese precedente a +3,2%, +0,3% il congiunturale), a causa della dinamica di quasi tutte le componenti dell’aggregato: i prezzi del gasolio per mezzi di trasporto accelerano da +0,3% a +3,8% in termini tendenziali (+0,5% su base mensile), quelli della benzina da +3,1% a +6,7% (+0,3% il congiunturale), il gasolio da riscaldamento passa da +1,5% a +3,8% (+0,5% rispetto a dicembre 2019), mentre si attenua la flessione degli altri carburanti (da -7,6% a -4,0%, +1,5% il congiunturale); fanno eccezione i prezzi dell’energia elettrica mercato libero che registrano un’inversione di tendenza da +5,7% a -0,1% (-0,8% rispetto a dicembre 2019).
I prezzi dei beni energetici regolamentati, invece, amplificano ulteriormente la loro flessione da -7,8% a -9,5% (-0,3% su base mensile), per effetto delle flessioni più marcate sia dei prezzi dell’energia elettrica mercato tutelato (che passano da -3,6% a -5,4%, -1,3% in termini congiunturali), sia di quelli del gas di città e gas naturale (da -10,2% a -11,7%, +0,2% dal dicembre 2019).
La stabilità della crescita dei prezzi dei servizi è spiegata da dinamiche opposte. Da un lato accelerano i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +1,1% a +2,9%, +0,2% su base mensile), a causa prevalentemente di quelli del trasporto aereo passeggeri (da +1,0% a +17,7%); questa dinamica è dovuta al fatto che la consueta diminuzione dei prezzi dovuta a fattori stagionali a gennaio 2020 (-1,1% su base mensile) risulta molto meno ampia di quella registrata a gennaio 2019 quando è stata pari a -15,1%. Nello specifico la variazione dei prezzi dei voli nazionali passa da -0,4 a +16,5% (-4,6% il congiunturale) e quella dei voli internazionali da +1,4% a +18,0% (con una variazione nulla su base mensile). A questa accelerazione si aggiunge quella dei prezzi del trasporto passeggeri su rotaia (da +6,4% a +8,4%, +1,5% rispetto a dicembre 2019) e l’inversione di tendenza della dinamica dei prezzi del trasporto marittimo e per vie d’acqua interne da -4,5% a +7,3% (+9,8% il congiunturale). Dall’altro lato i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (il cui peso è due volte e mezza quello dei Servizi relativi ai trasporti) rallentano la loro crescita da +1,3% a +0,8% (-0,6% su base mensile).
La Commissione europea e il Fondo europeo per gli investimenti varano il fondo BlueInvest, con una dotazione di 75 milioni di euro
E se i prezzi in particolar modo di benzina e gasolio aumentano in Italia, la Commissione europea, prosegue il suo cammino green e in collaborazione con il Fondo europeo per gli investimenti, parte del Gruppo Banca europea per gli investimenti (BEI), oggi ha varato il fondo BlueInvest, un fondo di investimento a sostegno dell’economia blu con una dotazione di 75 milioni di euro annunciato nel corso della conferenza BlueInvest Day a Bruxelles, da Emma Navarro, vicepresidente della BEI, e Virginijus Sinkevičius, commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca.
Il fondo BlueInvest sarà gestito dal Fondo europeo per gli investimenti e finanzierà fondi sottostanti che si rivolgono strategicamente all’innovativa economia blu e la sostengono. Il settore può svolgere un ruolo importante nella transizione verso un’economia neutra in termini di emissioni di carbonio entro il 2050, una delle ambizioni annunciate nel Green Deal europeo. Il nuovo programma è sostenuto dal Fondo europeo per gli investimenti strategici, pilastro finanziario del piano di investimenti per l’Europa.
L’economia blu prevede attività legate a oceani, mari e coste, e comprende tutte le imprese operanti nella produzione di beni e servizi che contribuiscono all’economia marittima, attive in mare e a terra. Nell’economia blu rientrano molte iniziative e imprese promettenti in fase iniziale, nate spesso da programmi di ricerca e sviluppo finanziati dall’Unione europea. Queste sviluppano soluzioni per le energie rinnovabili, i prodotti ittici sostenibili, le biotecnologie blu, i sistemi informatici marittimi e molto altro ancora.
Il fondo del nuovo programma è completato dalla piattaforma BlueInvest della Commissione europea che stimola la propensione agli investimenti e l’accesso ai finanziamenti per le imprese, le PMI e le scale-up in fase iniziale. Attraverso il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, la Commissione finanzia inoltre un regime supplementare di sovvenzioni di 40 milioni di € per sostenere le PMI dell’economia blu a sviluppare e commercializzare prodotti, tecnologie e servizi nuovi, innovativi e sostenibili.
“Se gli oceani sono tra i più colpiti dai cambiamenti climatici, essi offrono anche molte soluzioni in ogni singolo settore marino, dalla pesca e acquacoltura, all’energia eolica offshore, del moto ondoso e mareomotrice, alle biotecnologie blu e a molti altri settori legati all’innovazione che consentono di rispondere all’emergenza climatica”, ha detto Virginijus Sinkevičius, Commissario europeo per l’Ambiente, gli oceani e la pesca. “Il fondo di investimenti di 75 milioni di euro seviràe a sbloccare il potenziale dell’economia blu per contribuire al Green Deal europeo e provvedere alla crescita economica delle PMI europee che sviluppano prodotti e servizi innovativi e sostenibili”. A fargli eco è intervenuta Emma Navarro, vicepresidente della BEI, responsabile per l’economia blu, che ha affermato: “Gli oceani sono indispensabili per la vita sulla Terra, eppure sono in pericolo e occorre proteggerli. È per questo che stiamo sviluppando soluzioni innovative di finanziamento a sostegno dell’economia blu che ci consentano di stanziare finanziamenti per proteggere gli oceani e trasformare le superfici marine in una risorsa economica sostenibile. Il fondo BlueInvest che avviamo oggi darà un contributo importante per mobilitare investimenti privati in questo settore e far decollare progetti essenziali. Questa iniziativa rappresenta un altro partenariato fondamentale tra il Fondo europeo per gli investimenti e la Commissione europea”. Alain Godard, amministratore unico del Fondo europeo per gli investimenti, ha aggiunto: “Gli oceani offrono un potenziale enorme di crescita economica che deve però essere sostenibile. Gli investimenti nel settore dell’economia blu che abbiamo sottoscritto oggi mostrano come i finanziamenti pubblici dell’UE possano essere impiegati per attirare gli investimenti privati e catalizzare lo sviluppo in questo settore. Sono lieto che possiamo varare oggi il fondo BlueInvest che, insieme agli ulteriori capitali privati, contribuirà a portare avanti il programma europeo di economia blu.”
In pillole
BlueInvest è un’iniziativa della Commissione europea che si prefigge di migliorare l’accesso ai finanziamenti e la predisposizione agli investimenti per le start-up, le imprese e le PMI in fase iniziale attive nell’economia blu. L’iniziativa prevede una comunità online, l’assistenza alle imprese per stimolarne la propensione agli investimenti, l’impegno degli investitori, eventi, un’accademia e la preparazione di vari progetti. Maggiori informazioni sono disponibili qui.
La Banca europea per gli investimenti (BEI) è l’istituto dell’Unione europea, di proprietà degli Stati membri, che eroga prestiti a lungo termine; mette a disposizione risorse finanziarie per investimenti solidi sul lungo periodo allo scopo di contribuire al conseguimento degli obiettivi delle politiche dell’UE.
Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) fa parte del Gruppo Banca europea per gli investimenti. La sua missione fondamentale è sostenere le microimprese e le piccole e medie imprese europee, facilitandone l’accesso ai finanziamenti. Il FEI elabora e sviluppa strumenti di capitale di rischio e di capitale di crescita, strumenti di garanzia e di microfinanza destinati specificamente a questo segmento di mercato. In questo ruolo il FEI promuove gli obiettivi dell’UE a sostegno dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo, dell’imprenditorialità, della crescita e dell’occupazione.
Il Piano di investimenti per l’Europa intende stimolare gli investimenti per creare crescita e occupazione facendo un uso più intelligente delle risorse finanziarie, eliminando gli ostacoli agli investimenti e offrendo visibilità e assistenza tecnica ai progetti di investimento.
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