Il bilancio delle vittime del coronavirus è aumentato e ha oltrepassato quello delle vittime della SARS. Basta dare un’occhiata ai numeri per comprenderne la portata. Il totale di casi affetti dal nuovo virus confermati sono saliti a 37.198 quota che supera di gran lunga gli 8.098 che si ammalarono di SARS. Dopo la mezzanotte di sabato in Cina sono stati segnalati 2.656 nuovi casi di infezioni da coronavirus, la maggior parte concentrati nella provincia centrale di Hubei, dove i primi pazienti si sono ammalati a dicembre, riporta Ap. Un dato ancora negativo, ma che segnala un calo degli infetti, circa 743, rispetto al mese scorso. Che significa che il meccanismo di controllo congiunto delle diverse regioni e le rigide misure di prevenzione hanno funzionato, riportano le autorità sanitarie locali. Ma se in Cina si tira un piccolo sospiro di sollievo, in altri paesi come il Giappone, la Corea del Sud, il Vietnam, la Malesia, il Regno Unito e la Spagna la soglia di allerta si è alzata dopo la conta delle prime infezioni anche da quelle parti. Nel Regno Unito al momento si contano solo 4 casi di infezione, mentre la Spagna è a quota due, grazie anche al fatto che le autorità europee hanno cercato di contenere la diffusione del virus rintracciando le persone che sono venute in contatto con quelle infette. “Riduzioni nel ritmo della diffusione della malattia dovrebbero iniziare questo mese se il contenimento funziona”, ha dichiarato Ian Lipkin, il direttore del Center for Infection and Immunity della Columbia University che ha assistito l’Organizzazione mondiale della sanità e le autorità cinesi durante l’epidemia della SARS. “Un’azione di contenimento probabilmente si otterrà con l’arrivo del clima più caldo che ridurrà la capacità del virus di diffondersi e far uscire le persone da spazi chiusi dove il virus viene trasmesso più facilmente”, ha detto Lipkin nel corso di una conferenza stampa online. “Tuttavia”, ha detto, “se i nuovi casi aumenteranno man mano che le persone torneranno al lavoro dopo le vacanze del Capodanno lunare, che è stato allungato per ridurre il rischio di diffusione del virus, allora “sapremo che siamo nei guai”. Il Giappone ha riportato altri sei casi tra 3.700 passeggeri e membri dell’equipaggio a bordo della nave da crociera in quarantena Diamond Princess, portando il numero di infezioni sulla nave a 69. I nuovi casi sono un passeggero americano di 70 anni e cinque membri dell’equipaggio: quattro filippini e un ucraino. La Corea del Sud ha segnalato un nuovo caso di infezione: una donna di 73 anni i cui parenti hanno visitato la provincia del Guangdong nella Cina meridionale, facendo salire la sua quota di infetti a 27. I membri della famiglia, un uomo sudcoreano di 51 anni e un cinese di 37 anni donna, sono stati confermati nella serata di oggi. Il Vietnam è arrivato al suo 14 ° caso: una donna di 55 anni nella provincia di Vinh Phuc, a nord-ovest di Hanoi, dove sei pazienti hanno scoperto di essere stati infettati. La Malesia ha riportato il suo 17° caso. Il genero di una donna di 65 anni alla quale era stato diagnosticato in precedenza il virus. La Spagna ha confermato il suo secondo caso a Maiorca, una popolare isola di vacanze nel Mediterraneo.
Nel frattempo i 1.800 passeggeri della nave da crociera Dream World sono stati rilasciati dalla quarantena dopo che le autorità di Hong Kong hanno dichiarato che i test dell’equipaggio non hanno riscontrato infezioni. La nave è stata isolata lo scorso mese dopo che a a bordo a otto passeggeri provenienti dalla Cina continentale era stata diagnosticata l’infezione da Coronavirus. (N.S.)
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