di Paula Logan
Se in Italia è raro che attori e attrici accettino di dimagrire o ingrassare di numerosi chili per interpretare un ruolo, negli Usa è una prassi assai comune. Anche quando i chili sono 20 o 30, insomma così tanti da stravolgere il fisico di una persona. Ne sa qualcosa Russel Crowe, l’attore neozelandese che per interpretare Roger Ailes, il CEO di Fox News coinvolto in uno scandalo sessuale, nel serial Tv ‘The Loudest Voice – Sesso e Potere’, è dovuto ingrassare di oltre 30 chili mangiando per 6 volte al giorno quantità inimmaginabili di ‘cibo spazzatura’. E ora per fare pace con la bilancia e lo specchio sta seguendo una dieta ferrea e fa una vita da recluso, al punto che non è nemmeno andato a ritirare il Golden Globe, e non solo per restare a casa in Australia, per stare vicino alla famiglia durante i roghi che hanno devastando il suo Paese dallo scorso settembre. Come lui, anche Charlize Theron, l’attrice e modella sudafricana splendida testimonial della campagna adv di J’adore Absolu, Parfums Christian Dior si è sottoposta a una dieta all’ingrasso che le ha fatto mettere su ben 14 chili per trasformarsi nella prostituta e serial killer Aileen Wuornos nel film ‘Monster‘.
Un ruolo nel quale era quasi irriconoscibile, con i denti finti, un maquillage che la faceva sembrare più vecchia di 20 anni, ma che le ha regalato un grande successo, conclamato dalle lodi della critica e diversi premi, tra i quali l’Oscar come migliore attrice e il Golden Globe in un film drammatico.
Jared Leto per interpretare Mark David Chapman, l’assassino di John Lennon, in ‘Chapter 27‘, è ingrassato così tanto, (di 30 chili), che durante gli ultimi giorni di riprese non riusciva nemmeno più a camminare sul set. E per dimagrire (N.d.R. con una dieta liquida) ha impiegato quasi un anno. ‘Chapter 27’ fu uno dei film più controversi degli anni duemila. Nell’aprile 2006, con una petizione online promossa dal sito Boycottchapter27.org, gli utenti chiesero ai cinema di boicottare la pellicola, al fine di “non contribuire alla glorificazione di un assassino”. Contraria alla proiezione anche la vedova di Lennon, Yōko Ono, che disse: «Questa è un’altra di quelle cose che mi ferirà, ne sono sicura. Avrei preferito che non fosse girato un film sulla storia del signor Chapman, anche se simpatizzo con gli attori coinvolti. Hanno bisogno di lavorare. Non è per il film, è che si parla di continuo di quello [l’omicidio di Lennon]». Anche suo figlio Sean Lennon, il secondogenito di John, definì il film di “cattivo gusto”, inclusa la presenza di Lindsay Lohan nel cast. E che dire di Renée Zellweger, che tutte le volte (per fortuna per lei solo due) che ha dovuto interpretare il ruolo di Bridget Jones nel film ‘Il diario di Bridget Jones‘, ha fatto una dieta di soli dolci e carboidrati per ingrassare 14 chili in un mese. Robert De Niro in ‘Toro scatenato‘ per calarsi nel ruolo del pugile Jake LaMotta ‘da giovane’ ha dovuto prima sottoporsi a estenuanti allenamenti di body building durati quasi un anno, grazie ai quali è anche riuscito a salire sul ring per tre partite professioniste, vincendone due, e poi per recitare il ruolo di Jake più anziano e imbolsito, è dovuto ingrassare di 27 chili, un aumento di peso che gli ha provocato pure problemi respiratori. Nel 1987 Vincent D’Onofrio per interpretare ‘Palla di lardo‘ in ‘Full Metal Jacket‘, seguendo il metodo di recitazione Stanislavskij che pone alle basi dell’arte di recitare il concetto dell’immedesimazione, è aumentato di 35 chili, uno sforzo che purtroppo non gli ha fatto vincere nessun Oscar. Christian Bale per calarsi nei panni di Trevor Reznik nel thriller psicologico ‘L’uomo senza sonno‘, ha perso 29 chili grazie ai consigli del suo nutrizionista arrivando a pesare 55 chili. Una perdita di peso poi recuperata in 5 mesi per interpretare ‘Batman’ in ‘Batman Begins‘. Colin Farrell ha perso 20 chili mangiando solo scatolette di tonno e bevendo bevande dietetiche e caffè nero per un totale di circa 300 calorie al giorno per vestire i panni del fotoreporter Mark Walsh nel film drammatico ‘Triage‘.
Nel 2012 Matthew Fox ha perso 19 chili per trasformarsi nel serial killer ‘Picasso‘ per il film ‘Alex Cross‘, l’adattamento cinematografico del romanzo “La memoria del killer”, il 12° scritto da James Patterson (su 21), diretto da Rob Cohen . “È stato un intenso lavoro che mi ha costretto per 5 mesi a non mangiare quello che mi piace, non bere un bicchiere di vino e a trascorrere molto tempo in palestra” raccontò nel 2012 l’attore durante l’incontro con la stampa americana, parlando degli sforzi fatti per accaparrarsi quel ruolo. “Ma soprattutto è stato un lavoro mentale, una devozione totale al programma senza barare. Ero curioso di vedere se ne sarei stato capace”. Una volta terminate le riprese di Alex Cross, Fox ammise di essere immensamente felice di potere tornare a casa e mangiare quello che voleva. “Mia moglie è italiana, è un’ottima cuoca e, lo devo ammettere, fa le migliori lasagne del mondo. E’ stato un fantastico il ritorno alla normalità”. Un altro attore che ha dovuto perdere peso in tempi record è stato Tom Hanks che ha perso 13 chili per interpretare Andrew Beckett, malato di Aids, in Philadelphia, uno sforzo poi ripagato con la vittoria dell’Oscar come Miglior attore protagonista nel 1994. Ad entrare a pieno titolo dei magrissimi anche Matthew McConaughey, che tutti ancora ricordiamo nel mitico film “Mamma ho perso l’aereo”. Lui per calarsi nei panni del sieropositivo Ron Woodroof a fianco di Jared Leto nel film Dallas Buyers Club, ha perso 14 chili.
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