di Paola Mangiagalli
“L’emergenza Coronavirus in Lombardia preoccupa fortemente prima di tutto a livello sanitario”, ha detto oggi il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. “Le prime iniziative di prevenzione adottate dalla Regione Lombardia sono state tempestive e speriamo siano efficaci per arginare questo problema inaspettato. In questo contesto non possiamo non esprimere preoccupazione anche per tutte quelle attività imprenditoriali che sono paralizzate dalla quarantena decisa per isolare i comuni di Codogno, Castiglione d’Adda e Casalpusterlengo. Una situazione critica che si aggiunge alle ripercussioni già pesanti che sta avendo l’emergenza Coronavirus sul sistema imprenditoriale nazionale legato ai settori del turismo, ristorazione, alberghi, trasporti e commercio estero. Di fronte a uno scenario così grave e senza precedenti “, ha proseguito Sangalli, “abbiamo chiesto al Governo che, come primo intervento a favore delle imprese in crisi a causa degli effetti del Coronavirus, sia concessa una sospensione dei pagamenti legati alle prossime scadenze fiscali e contributive. Va scongiurato, infatti, il pericolo che l’emergenza sanitaria aggravi una situazione economica già molto critica con ripercussioni sociali difficili da valutare”. Sempre secondo una recentissima ricerca di Assoviaggi Confesercenti l’impatto dell’epidemia del nuovo coronavirus sul turismo in Italia ha già registrato dati più che allarmistici. Difatti risultano già cinquantamila i viaggi prenotati poi cancellati, un conto parziale al quale vanno aggiunte altre decine di migliaia di preventivi annullati. In un caso su 5 (20,3%) si è trattato di cancellazioni per la Cina, mentre il 32% delle partenze annullate riguarda il resto dell’Asia, per un totale di oltre metà delle cancellazioni totali relative all’area del mondo dove si registra la maggior diffusione dell’epidemia.
Secondo i dati di Assoviaggi Confesercenti, il 48% delle pratiche ha previsto un rimborso inferiore ai mille euro, il 37% tra i mille e i 5mila, mentre nel 15% dei casi si è trattato di indennizzi oltre i 5mila euro. A essere rimborsati sono stati soprattutto clienti provenienti dalla Cina (37%) e da altri Paesi asiatici (14%). Quasi un’agenzia di viaggio su due (44%) ha ricevuto inoltre richieste di riprogrammazione della meta, rendendo necessario lavoro aggiuntivo, nuove risorse e assistenza ai clienti.
I consigli del ministero della Salute
Nel frattempo il ministero della Salute ha pubblicato sul portale dedicato al Covid-19 una serie di raccomandazioni per i viaggiatori. A chi parte viene suggerito, tra le altre cose, di vaccinarsi contro l’influenza almeno due settimane prima della partenza, di posticipare i viaggi non strettamente necessari nelle aree della Cina colpite dall’epidemia e di evitare di visitare mercati ittici o di animali vivi. A chi rientra dalle zone a rischio viene consigliato di contattare gratuitamente il numero di pubblica utilità 1500 del ministero se nelle due settimane successive al ritorno si dovessero presentare sintomi come febbre, tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie.
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