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CORONAVIRUS, CONTE STANGA I GOVERNATORI DELLE REGIONI


di Colin Anthony Groves

Abbiamo concordato un mio decreto, un decreto del presidente del Consiglio Ministri per recepire misure che erano state anche concordate a livello regionale e nelle regioni interessate e abbiamo quindi recepito in questo decreto che abbiamo definito nei dettagli in modo da rendere efficaci in tutte le misure che riguardano le regioni direttamente interessate. Oggi per esempio io ho adottato una linea assieme a tutto il Governo di massima trasparenza e chiarezza e su questa base tutti quanti ci devono ascoltare”, ha detto Conte, “occorre seguire le indicazioni che adottiamo e imponiamo a livello nazionale, non è possibile che ognuno vada in ordine sparso”, ha proseguito il premier lanciando una frecciatina a un governatore del centro Italia che ieri ha chiuso le scuole di sua sponte”. “Tra pochi minuti entrerò nella sala operativa della Protezione civile e avrò un aggiornamento da un comitato tecnico-scientifico perché è chiaro che ascoltiamo costantemente degli scienziati. Sono loro che si guidano per affrontare questa emergenza”. Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia alle parole di Conte ha replicato in diretta a “Quarta Repubblica” su Retequattro. «Mi lascia sinceramente senza parole, anche perché mai come in questo momento da parte delle regioni e dei governatori c’è stata la massima disponibilità a collaborare con il Governo. Se il presidente Conte dice queste cose, bisogna dire che forse sono state proprio le Regioni che hanno un pochettino indirizzato le decisioni, sono state sicuramente molto proattive e si sono sapute adeguare alle difficoltà del momento e hanno dato una risposta di efficienza assolutamente superiore e che anche, magari, non sono state ascoltate quando qualche tempo fa, un mesetto fa, avevamo detto che forse bisognava assumere qualche atteggiamento di maggior attenzione. E anche in precedenza” ha proseguito Fontana, “è tutta aria buttata al vento. Noi abbiamo dato la massima disponibilità, abbiamo collaborato, non c’è stato nessun tipo di conflitto, le ordinanze sono state scritte praticamente insieme fra tutti i governatori quindi non riesco a capire quale possa essere stata la mancanza di coordinamento e quale possa essere la necessità di ulteriore coordinamento. Noi ci sentiamo tutti i giorni ripetutamente e non riesco a capire cosa possa voler dire la riduzione dei poteri delle Regioni. Io credo che, a meno che non si sia trattato di un errore del portavoce del presidente, sarà fondamentale a questo punto che il presidente espliciti il suo pensiero in maniera chiara e netta. Ci faccia capire cosa intende fare delle Regioni, cosa vuole sottrarre alle Regioni. Non mi sentirei molto sicuro di affidare i miei cittadini anche in queste competenze al potere di Roma, però stiamo a sentire». Nel frattempo ieri alle 12, Angelo Borrelli, capo della protezione civile, ha letto il numero dei contagiati in Italia, un totale di 219 persone ai quali ieri si è aggiunto il decesso sempre in Lombardia di una persona adulta, un maschio di 88 anni.



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