Ieri è stata presentata la bozza del decreto legge con le prime misure urgenti per sostenere le famiglie, gli operatori, le imprese più colpiti dall’emergenza del Coronavirus per l’impatto che ha avuto sull’economia nazionale. “Un primo passo per dare un concreto di sostegno a cui ne seguirà un altro”, ha anticipato il ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri. “La prossima settimana completeremo la sospensione di tutti i tributi, gli adempimenti, le bollette per tutti gli undici comuni colpiti dal virus, la cosiddetta zona rossa, potenzieremo gli strumenti di cassa integrazione e sostegno al reddito per i lavoratori sia dipendenti sia autonomi degli undici comuni e anche delle tre regioni più colpite, daremo un primo sostegno al settore del turismo in tutto il paese attraverso una prima sospensione del pagamento dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali per tutte le imprese del settore, agevoleremo l’accesso al fondo di garanzia per le piccole imprese per garantire più liquidità alle imprese in difficoltà, stanzieremo delle risorse per il sostegno all’export e introdurremo una serie di altre misure più dettagliate che poi vedrete nel testo finale e quindi con questo primo pacchetto, che è stato realizzato abbastanza in tempi record, siamo in grado di dare una prima risposta concreta alle necessità del Paese”. Poi Gualtieri ha aggiunto: “Ora siamo già al lavoro sul secondo decreto che conterrà degli stanziamenti per misure di sostegno sia ai territori più colpiti ma anche ai settori produttivi che risentono delle conseguenze economiche di questa crisi che il paese deve affrontare con determinazione, con unità, con serietà e anche con fiducia”. “La sospensione del pagamento degli oneri fiscali”, ha proseguito Gualtieri, “durerà fino al 30 Aprile ed è naturalmente limitata agli undici comuni”. E’ stata rimbalzata al mittente invece l’ipotesi di Salvini di estendere la sospensione integrale di tutti i pagamenti fiscali in tutta Italia. “Non sarebbe un’ idea diciamo così saggia ed utile”, ha sottolineato il ministro, “il nostro obiettivo è quello di concentrarci sulle cose serie e che hanno un impatto proporzionato agli effetti economici del virus”.
Coronavirus, le misure adottate dal Governo italiano dal 31 dicembre 2019 in poi
Il 31 dicembre 2019 la Cina ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota, poi identificata come un nuovo Coronavirus (2019- nCoV) , nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei.
In seguito, il 30 gennaio 2020 l’OMS ha dichiarato emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale l’epidemia di Coronavirus in Cina. Lo stesso giorno il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con il Ministro della salute Roberto Speranza e il Direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” Giovanni Ippolito, ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto sulle misure di carattere precauzionale adottate in Italia.
In conferenza, il Presidente Conte ha confermato i primi due casi di contagio riscontrati in Italia: si tratta di due turisti cinesi, immediatamente ricoverati in regime di isolamento presso l’INMI Lazzaro Spallanzani di Roma.
Il Presidente ha ricordato che, sin dalle prime fasi dell’epidemia, ispirandosi al principio di precauzione, in Italia sono stati implementati controlli aeroportuali per i cittadini provenienti dalla zona sede del focolaio epidemico e attuato accurate misure di controllo – misurazione della temperatura corporea, identificazione ed isolamento dei malati, procedure per il rintraccio e la quarantena dei contatti stretti – che, unitamente ad un efficiente sistema di sorveglianza epidemiologico e microbiologico, garantiscono il rapido contenimento di eventuali casi. Inoltre è stata istituita presso il Ministero della Salute una Task force per coordinare, in raccordo continuo con le istituzioni internazionali competenti, tutte le azioni di controllo da assumere al fine di limitare la diffusione del virus e verificarne la rispondenza alle raccomandazioni dell’OMS.
Il Presidente il 31 gennaio 2020 ha quindi dichiarato che, su disposizione delle Autorità sanitarie nazionali, sono stati sospesi tutti i voli da e per la Cina – oltre a quelli provenienti da Wuhan, già sospesi dalle autorità cinesi – e ha rassicurato sul fatto che la situazione è sotto controllo e che le misure assunte sono di carattere precauzionale e collocano l’Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale.
Sempre il 31 gennaio, si è riunito a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri che ha deliberato lo stanziamento dei fondi necessari all’attuazione delle misure precauzionali conseguenti alla dichiarazione di “Emergenza internazionale di salute pubblica” da parte dell’OMS e deliberato lo stato d’emergenza, per la durata di sei mesi, come previsto dalla normativa vigente, al fine di consentire l’emanazione delle necessarie ordinanze di Protezione Civile.
Nel pomeriggio, il Presidente Conte ha quindi presieduto a Roma una riunione del Comitato operativo della Protezione Civile per coordinare gli interventi a tutela della salute dei cittadini nell’ambito dell’emergenza Coronavirus. Al termine della quale ha tenuto un punto stampa con il Ministro della Salute Speranza.
Il 2 febbraio 2020 il Comitato Operativo è tornato a riunirsi il giorno successivo al fine di valutare tutti gli scenari operativi legati all’attuale livello di diffusione del virus e predisporre le misure da adottare nel brevissimo periodo, in particolare per quanto concerne il traffico aereo e quello marittimo. Tra queste ultime sono rientrati l’aumento dei controlli sanitari anche nei porti, con l’estensione di una procedura finora prevista soltanto per le imbarcazioni non Ue, la “libera pratica sanitaria”, a tutte le imbarcazioni mercantili e da crociera in transito e l’impiego di termoscanner negli aeroporti, per monitorare le condizioni di salute dei passeggeri dei voli che provengono dalla Cina attraverso scali intermedi.
Lunedì 3 febbraio 2020, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha firmato l’ordinanza che disciplina i primi interventi urgenti relativi “al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”. Il provvedimento affida allo stesso Capo Dipartimento della Protezione Civile il coordinamento degli interventi necessari a fronteggiare l’emergenza sul territorio nazionale e la realizzazione degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata, il potenziamento di controlli nelle aree aeroportuali e portuali, in continuità con le misure urgenti già adottate dal Ministero della salute, nonché le attività per il rientro delle persone presenti nei paesi a rischio e il rimpatrio dei cittadini stranieri nei paesi di origine esposti al rischio.
Dopo il provvedimento di sospensione dei voli dalla Cina, la Farnesina ha deciso di costituire un’unità operativa speciale – sotto il coordinamento dell’Unità di Crisi – con i Ministeri della Salute, delle Infrastrutture e con l’ENAC ( Ente nazionale per l’aviazione civile) per agevolare tutte le procedure relative agli italiani in Cina, ai cinesi temporaneamente presenti in Italia, alla gestione del traffico merci. In esito alla riunione del 1 febbraio 2020, in coordinamento con il comitato operativo della Protezione Civile, è stato riattivata la possibilità di effettuare voli cargo merci tra Italia e Cina.
Il 4 febbraio 2020, dopo la riunione della task-force del Ministero della Salute, è stato deciso, assieme alla Protezione Civile, di rafforzare sensibilmente i controlli e il personale medico e sanitario in tutti gli aeroporti e i porti. A Roma Fiumicino sono stati attivati corridoi sanitari e scanner termici su tutti gli arrivi. Inoltre, nella riunione della task force del 7 febbraio 2020 è stato confermato il blocco dei voli tra Italia e Cina così come previsto dall’ordinanza firmata dal ministro il 31 gennaio 2020 con l’obiettivo di continuare a lavorare per implementare le misure già attivate nelle ultime settimane.
Il 6 febbraio 2020, Il Presidente Conte ha presieduto a Roma una riunione del Comitato Operativo della Protezione Civile al termine della quale ha tenuto un punto stampa durante il quale ha ringraziato tutti i volontari della Protezione civile che in poche ore di servizio hanno monitorato e controllato oltre 62.000 passeggeri e 521 voli internazionali.
L’8 febbraio 2020, sulla base delle indicazioni messe a disposizione dal Comitato Tecnico Scientifico istituito dal Commissario straordinario della Protezione Civile, il Ministero della Salute ha provveduto ad aggiornare la circolare del 01/02/2020 che conteneva “Indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina”. Di fronte alla crescita del livello di diffusione del Coronavirus 2019-nCoV in Cina l’aggiornamento della circolare è è stato eseguito affinché seguisse coerentemente con tutti i precedenti provvedimenti del Ministero, al principio di massima precauzione.
Il 10 febbraio si è tenuto a Palazzo Chigi l’incontro interministeriale, presieduto dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per un aggiornamento sul rischio sanitario collegato al Coronavirus e su tutte le varie implicazioni legate all’emergenza, specie sul fronte economico e turistico.
Il 21 febbraio 2020 il Ministero della Salute con il comunicato n. 85 Covid-19: “Nuove misure di quarantena obbligatoria e sorveglianza attiva” ha reso nota la una nuova ordinanza del Ministro Speranza che prevedeva misure di isolamento quarantenario obbligatorio per i contatti stretti con un caso risultato positivo, disponendo la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni, con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali.
Il 23 febbraio 2020, in seguito ai focolai registratisi in Lombardia e Veneto, e dopo una riunione del Comitato operativo nella sede del Dipartimento della Protezione Civile, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Conte, ha approvato un decreto-legge che ha introdotto misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 con l’obiettivo di intervenire in modo organico, nell’attuale situazione di emergenza sanitaria internazionale dichiarata dallìOrganizzazione mondiale della sanità, allo scopo di prevenire e contrastare l’ulteriore trasmissione del virus.
In serata, il Presidente Conte ha quindi firmato il Dpcm 23 febbraio 2020 di attuazione delle disposizioni del DL 6/2020 per i Comuni delle Regioni Lombardia e Veneto interessati dalle misure di contenimento del contagio da Coronavirus. Il 24 febbraio il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha firmato il decreto ministeriale che interviene sugli adempimenti a carico dei contribuenti residenti nelle zone interessate dal Decreto della Presidenza del Consiglio, recante Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza dal virus Covid-19.
Il 25 febbraio 2020, in mattinata, Conte ha presieduto, presso la sede operativa della Protezione civile, una riunione con i Ministri, i Presidenti delle Regioni e i tecnici del Ministero della salute per coordinare le azioni al fine di fronteggiare al meglio l’emergenza. E al termine ha tenuto una conferenza stampa.
Sempre il 25 febbraio, il Presidente ha adottato un proprio decreto che introduce nuove misure, rispetto a quelle già prese il 23 febbraio, volte al contrasto e alla prevenzione dell’ulteriore diffusione del virus COVID-19. Si tratta di misure in materia di svolgimento delle manifestazioni sportive di ogni ordine e disciplina, di organizzazione delle attività scolastiche e della formazione superiore, di prevenzione sanitaria presso gli Istituti penitenziari, di regolazione delle modalità di accesso agli esami di guida, di organizzazione delle attività culturali e per il turismo.
Il 26 febbraio 2020 il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Cancelliere federale austriaco, Sebastian Kurz, dedicata ad uno scambio di valutazioni sulla situazione del coronavirus. È stata ribadita la collaborazione reciproca in linea con quanto convenuto ieri nel corso della riunione a Roma del Ministro della Salute con i suoi omologhi dei Paesi vicini.
Il 28 febbraio 2020 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Prima dell’inizio della riunione, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Gualtieri, Roberto Gualtieri, ha illustrato il provvedimento in conferenza stampa.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lunedì 2 marzo alle ore 10 interverrà alla presentazione della “Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza”, curata dal Comparto Intelligence e relativa all’anno 2019, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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