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USA, GRAND PRINCESS ATTRACCO NEL PORTO DI OAKLAND ATTIVATE TUTTE LE MISURE DI SICUREZZA


(Foto AP / Noah Berger)

La nave da crociere Grand Princess, bloccata fino a ieri al largo di San Francisco con oltre 3.500 persone a bordo tra cui 21 contagiate dal Coronavirus, attraccherà nel porto di Oakland oggi. Lo riferiscono i media Usa e un passeggero. Sull’imbarcazione ci sono anche 31 italiani nell’equipaggio e uno tra i passeggeri, tutti in salute. Al momento nel porto di Oakland per l’accoglienza sono stati istituiti dei siti mobili e sono stati predisposti già voli speciali e autobus per portare oltre 2.000 passeggeri a bordo della nave in basi militari o nei loro Paesi di origine, dove dovranno rimanere reclusi in casa per 14 giorni. “Stiamo facendo tutto il possibile per farli scendere dalla nave nel modo più sicuro e rapido possibile”, ha affermato il dott. John Redd del Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti, che ha esortato i passeggeri a rimanere nelle loro stanze.

(Foto AP / Noah Berger)
(Foto AP / Noah Berger)

Il Governatore della California Gavin Newsom e il sindaco di Oakland hanno cercato di rassicurare i cittadini sulle modalità di sbarco e riguardo al fatto che nessuno dei passeggeri sarebbe stato poi libero di mischiarsi al resto della popolazione. Ad oggi il numero dei casi di contagio negli Stati Uniti è davvero minimo, circa 500, ma visto la rapidità di propagazione del virus, anche i numeri esigui non vanno sottovalutati. “Per l’attracco è stato scelto il porto di Oakland”, ha spiegato Newsom, riporta Ap, “per la sua vicinanza con un aeroporto e una base militare. I passeggeri statunitensi verranno trasportati in basi militari in California, Texas e Georgia, dove verranno testati per il virus COVID-19 e messi in quarantena. Il Dipartimento di Stato al momento sta lavorando con i paesi di origine di diverse centinaia di passeggeri per organizzare il loro rimpatrio. Anche la nave verrà messa in quarantena”, ha proseguito il governatore, “si stanno attualmente valutando i luoghi appropriati dove poterla portare, di sicuro non qui nella Baia di San Francisco”.

(Foto AP / Noah Berger)
(Foto AP / Noah Berger)

Il dottor Anthony Stephen Fauci, noto immunologo statunitense di origini italiane che ha fornito contributi fondamentali nel campo della ricerca sull’AIDS e altre immunodeficienze, sia come scienziato sia come capo dell’istituto statunitense National Institute of Allergy and Infectious Diseases, ieri ha detto che l’unica strada per evitare la diffusione del contagio è quella di limitare e vietare in alcune zone la circolazione delle persone, chiudere le scuole e attivare il più possibile in tutte le aziende lo smart working, affinché i dipendenti lavorino da casa, proprio come sta facendo l’Italia. E questa sarebbe una delle rare volte in cui sono gli Usa a prendere come modello l’Italia e non viceversa. Il governatore dell’Oregon Kate Brown ha dichiarato lo stato di emergenza domenica a causa del virus. Nel frattempo, un’altra nave da crociera, la Regal Princess, è entrata in un porto della Florida domenica sera tardi, dopo essere stata trattenuta al largo delle coste dello stato per ore in attesa dei risultati dei test del Coronavirus per due membri dell’equipaggio. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha esortato i cittadini statunitensi a non viaggiare su navi da crociera, in quanto i funzionari hanno affermato che “c’era un aumento del rischio di infezione da COVID-19 in un ambiente di navi da crociera”. Diverse università hanno iniziato corsi solo online, tra cui l’Università di Washington, la Stanford University e la Columbia University. Il più grande distretto scolastico della California del Nord, con 64.000 studenti, ha annullato le lezioni per una settimana quando è stato scoperto che una famiglia nel distretto è risultata positiva al COVID-19.



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