Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, circa un’ora fa hanno illustrato in conferenza stampa il Decreto #CuraItalia, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri e recante le nuove misure a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese per contrastare gli effetti dell’emergenza coronavirus sull’economia.
“Il Governo è vicino alle tante imprese, ai commercianti ai liberi professionisti, alle famiglie, ai nonni e alle mamme, ai papa, ai giovani, che stanno facendo tutti grandi sacrifici per il bene comune, per il bene più alto che è quello della salute: la salute dei cittadini, la salute pubblica. Nessuno deve sentirsi abbandonato”, ha detto il premier Giuseppe Conte. “È stato questo il nostro obiettivo fin dall’inizio e oggi questa approvazione del dl lo dimostra. Con questo decreto, forte e deciso nei numeri delle misure, noi non esauriamo il nostro compito per quanto riguarda gli interventi in campo economico. Siamo consapevoli che questo decreto non basterà ma voglio dire ai lavoratori, alle imprese e alle famiglie che oggi il governo risponde presente e risponderà presente anche domani”. Infine Conte ha aggiunto: “Concludo dicendo che sono davvero orgoglioso perché sono partecipe di questa grandiosa comunità che addirittura ho l’onore di guidare in questo frangente così complesso, così delicato per la nostra storia. Tanti italiani sono direttamente in trincea negli ospedali, nelle fabbriche, nelle farmacie, dietro le casse di un supermercato. Tanti rimangono a casa ma non rimangono inerti. Li sostengono da un balcone, da una finestra, cantano con loro, cantano l’inno nazionale. Possiamo essere davvero orgogliosi di essere italiani. Insieme ce la faremo”.
A entrare più nel dettaglio economico del decreto ci ha ovviamente pensato il Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri che ha detto: “Abbiamo approvato il ‘decreto Marzo’ che è un decreto molto consistente con il quale diamo una prima risposta alla crisi Coronavirus sul piano economico e non solo, e abbiamo deciso di utilizzare tutto il limite di indebitamento netto che c’è stato autorizzato dal Parlamento per questo primo intervento che si articola su 5 assi. Il primo è quello di un finanziamento aggiuntivo molto significativo per il sistema sanitario nazionale, della protezione civile, degli altri soggetti pubblici che sono impegnati sul fronte dell’emergenza, sono risorse per quasi 3 miliardi e mezzo che ci consentiranno di sostenere il lavoro eroico e straordinario che il sistema sanitario e gli altri operatori pubblici stanno svolgendo. Poi (e questo è il secondo) abbiamo un capitolo molto corposo che vale più di 10 miliardi di sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito affinché nessuno perda il posto di lavoro a causa del Coronavirus, come poi illustrerà più nel dettaglio la ministra Catalfo, abbiamo esteso come avevamo annunciato gli ammortizzatori sociali a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti e copriamo tutti i lavoratori autonomi. stagionali e altre forme di lavoro, con un assegno di €600 per il mese di marzo. Inoltre estendiamo il congedo parentale e anche offriamo un voucher baby-sitter per i genitori. Abbiamo anche un sostegno aggiuntivo al reddito per quei lavoratori che andranno a lavorare nei posti di lavoro con una riduzione aggiuntiva del cuneo fiscale per loro, quindi un aumento delle risorse in busta paga per questo mese. Poi abbiamo nel terzo capitolo una fortissima emissione di liquidità del sistema del credito che può mobilitare, come ha anticipato il Presidente del Consiglio, circa 340 miliardi di finanziamenti all’economia reale con la sospensione delle rate di prestiti e mutui tramite fondi e garanzie pubbliche al credito sia con potenziamento del fondo di garanzia sia col meccanismo del fondo Gasparini per la sospensione delle rate dei mutui dei lavoratori autonomi o di chi ha perso il lavoro, sia con una garanzia pubblica che può consentire al sistema bancario di sospendere le rate dei prestiti o di estendere i finanziamenti. Quindi è un pacchetto molto corposo di sostegno alla liquidità. Poi (quarto capitolo) abbiamo una sospensione di obblighi di versamento per tributi e contributi, il termine odierno com’era già stato anticipato è differito al prossimo venerdì e poi invece c’è una sospensione della prossima rata della rata che si sarebbe dovuto versare oggi e che viene differita fino al 31 maggio per tutti fino a livello fatturato di 2milioni di euro per quanto riguarda l’IVA, i contributi previdenziali, le ritenute fiscali e anche al di sopra di questo limite per tutte le filiere che sono state più direttamente più immediatamente colpite da questa emergenza. Incluso anche il trasporto merci. Naturalmente come abbiamo sempre detto questo è il primo intervento per quanto riguarda marzo poi torneremo nuovamente per la scadenza di aprile attraverso una probabile ri-estensione, anche una modulazione, definizione del meccanismo di ristori che stiamo definendo e che sarà oggetto del decreto aprile. Infine c’è un quinto capitolo che contiene una serie di norme importanti che danno sostegno aggiuntivo a una serie di settori economici, che è molto ampio e che poi vi illustreremo più in dettaglio nel corso della giornata perché come anticipato dal Presidente del Consiglio adesso io devo correre all’Eurogruppo che sarà l’occasione per una discussione importante coordinata sulla risposta comune europea a questa emergenza che riteniamo una dimensione fondamentale del nostro lavoro. Vediamo peraltro che anche adesso molti paesi si stanno ispirando all’impostazione delle nostre misure e vi posso anticipare che molto probabilmente nelle conclusioni dell’Eurogruppo ci sarà esattamente questa articolazione e tematica che è alla base del nostro decreto: sostegno al reddito, sostegno alla liquidità e spostamento dei termini tributari e sostegno agli investimenti, questa è l’impostazione che noi stiamo cercando di affermare anche a livello europeo contiamo con la riprogrammazione di risorse dei fondi europei di sostenere il secondo decreto, il decreto Aprile. Siamo fiduciosi anche della possibilità non solo di attuare immediatamente le misure, ma anche di rafforzare ulteriormente gli interventi di sostegno all’economia e soprattutto di sostegno al lavoro straordinario che tutti gli operatori, tutti gli italiani in questo momento stanno svolgendo con una straordinaria unità e solidarietà comune per fronteggiare questa emergenza senza precedenti”.
Previsto un intervento anche su Alitalia
Reddito di cittadinanza, naspi o gli altri sostegni al reddito non verranno sospesi, resteranno in vigore
Previste forme di congedo speciale per chi è malato oncologico o immunodepresso di usufruire di un permesso della 104 anche per i propri familiari allargandolo da 3 a 12 giorni allo scopo di tutelare i soggetti più deboli più fragili e che ovviamente hanno più difficoltà
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo ha poi aggiunto: “Abbiamo inserito all’interno del decreto un importante stanziamento per il sostegno ai lavoratori e alle famiglie italiane di circa 10 miliardi di euro, gli interventi saranno sia gli ammortizzatori sociali come il fondo di integrazione salariale che viene incrementato di un miliardo e trecento milioni di euro e la cassa in deroga quindi per tutti i datori di lavoro anche con un solo dipendente che ne potranno usufruire con uno stanziamento di 3 miliardi e 300 milioni di euro. C’è una misura importante per le famiglie il congedo parentale che sarà un congedo parentale speciale di cui le famiglie potranno usufruire per 15 giorni e che potrà prevedere in alternativa la possibilità di utilizzare un bonus baby-sitter di €600 lo stanziamento è di un miliardo e duecento milioni e con ulteriori risorse per tutto il personale del Servizio Sanitario Nazionale che avrà un bonus baby-sitter speciale proprio per aiutarli in questo periodo di forte impegno che il personale sanitario sta effettuando. Abbiamo anche deciso”, ha proseguito Catalfo, “di offrire anche la possibilità di fruire dei permessi della legge 104 che per il mese di marzo e di aprile passeranno cumulativamente a 12 giorni con uno stanziamento di 500 milioni di euro. Per gli autonomi e liberi professionisti, nel primo decreto, di marzo, abbiamo stanziato circa 3 miliardi di euro a tutela del periodo di inattività che si sono apprestati ad affrontare” ha sottolineato il ministro che ha proseguito dicendo: “Oltre a questo sospendiamo i contributi previdenziali. Ci sarà un ulteriore intervento sui licenziamenti le cui procedure verranno fermate per quelli che sono stati effettuati dal 23 febbraio in poi quindi dalla data di inizio del coronavirus. Lo stesso per lavoratori che sono in quarantena del settore privato per loro il periodo di quarantena verrà considerato come malattia non computabile ai fini dei periodi del comporto. Queste in linea generale sono le tutele che abbiamo inserito nel primo ‘decreto Marzo’, le casse e quindi gli ammortizzatori sociali saranno finanziati per un periodo di 9 settimane mentre le tutele per gli autonomi, liberi professionisti hanno un primo intervento nel mese di marzo che ovviamente verrà rinnovato nel prossimo decreto”.
La risposta di Confcommercio
Per quanto fin qui emerso, Confcommercio segnala, nell’immediato, la scelta – per settori particolarmente colpiti dall’emergenza (turismo e pubblici esercizi, trasporto passeggeri e trasporto merci, imprese culturali ecc.) e per soggetti con ricavi o compensi non superiori ai 2 milioni di euro – della sospensione di adempimenti e scadenze fiscali e contributive relativi al mese di marzo, nonché ( per i soli settori “critici” ) di adempimenti e scadenze contributive anche per il mese di aprile. Andrebbero però tenuti in considerazione anche gli appuntamenti di aprile fin qui non sospesi. Si renderà comunque necessaria una più ampia e inclusiva “moratoria fiscale”, anche in riferimento alle criticità della ripresa dei versamenti già da maggio e della loro insufficiente rateizzazione, nonché all’esigenza di intervenire anche sul versante dei tributi locali. Per i soggetti non rientranti nella sospensione, risulta poi davvero troppo breve il rinvio tecnico dei versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni dal 16 al 20 marzo: questo il commento di Confcommercio al decreto “Cura Italia” varato oggi dal Consiglio dei Ministri. Sul versante dell’accesso al credito e del sostegno della liquidità – prosegue Confcommercio – di rilievo il potenziamento per 1,2 miliardi di euro delle disponibilità del Fondo centrale di garanzia con innalzamento della garanzia diretta fino all’80 per cento e della riassicurazione fino al 90 per cento, nonché la moratoria sui prestiti bancari fino a settembre 2020. Andrà comunque dato particolare impulso all’erogazione di nuovo credito. E ciò non solo con il previsto supporto di Cassa Depositi e Prestiti alle banche, ma anche attraverso una rivisitazione in sede europea delle normative prudenziali in materia di capitale bancario. Sempre in sede europea, andrà tempestivamente definito un regime d’aiuto straordinario. Si registra, ancora, l’introduzione di un credito d’imposta sulle locazioni commerciali nella misura del 60%: troppo modesta, però, la previsione di una sua applicazione al solo mese di marzo 2020. Così pure va segnalata l’indennità in favore di lavoratori autonomi e professionisti, prevista come “una tantum” nella misura di 600 euro per il mese di marzo e di cui è stata annunciata la riproposizione per il mese di aprile. In favore di lavoratori autonomi e professionisti, si rende inoltre possibile l’intervento del Fondo di solidarietà per i mutui prima casa. Quanto alla tenuta dell’occupazione, risulta confermata l’apertura universalistica degli strumenti di cassa integrazione e del fondo di integrazione salariale. Ma persiste la necessità di semplificazioni procedurali per la tempestività dell’accesso a tali strumenti e della loro attivazione. In materia di adempimenti , bene, la proroga al prossimo 30 giugno dei termini per la presentazione della dichiarazione ambientale sui rifiuti prodotti (MUD). Bisogna fare presto e di più – conclude la nota – anche sul fronte della ricostruzione. Con buoni investimenti e buone scelte in materia di semplificazione, di innovazione e di alleggerimento delle tasse, come ha ricordato il Presidente Conte. Ma anche – aggiunge Confcommercio – con mirati strumenti di impulso della domanda : a partire, quando sarà il momento, dal sostegno delle vacanze in Italia degli italiani.
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