di Mary Ashley Cooper
Si chiama #VinciamoNoi, la campagna di raccolta fondi lanciata da CharityStars, la nota piattaforma di aste benefiche online, con lo scopo di aumentare il numero di terapie intensive e fornire risorse aggiuntive agli ospedali e al personale di primo soccorso che in queste settimane sta affrontando la grave emergenza causata dal Coronavirus. “Sentivamo la responsabilità di fare qualcosa”, ha detto il giorno del lancio, Domenico Gravagno, CEO di CharityStars,
“per supportare i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario che in queste settimane sta letteralmente dando la vita per aiutare i numerosi contagiati”. All’iniziativa hanno già aderito decine di aziende, club sportivi, personaggi del mondo dello spettacolo e imprenditori, donando cimeli e prodotti che hanno cominciato ad essere battuti all’asta dall’11 Marzo 2020, accedendo al link charitystars.com/vinciamonoi.
Quali sono gli enti che verranno sostenuti?
Gli enti che verranno sostenuti sono la Croce Rosse Italiana, la Fondazione dell’Ospedale San Matteo di Pavia, l’Ospedale Sacco di Milano e l’Ospedale Spallanzani di Roma. «Siamo enormemente felici ed orgogliosi per il risultato ottenuto», ha dichiarato a What-u, Alberto Zacchetti Ceriani, Head of Business Development di CharityStars. «La campagna di aste benefiche promossa direttamente da CharityStars, #vinciamonoi, ha raggiunto oggi quota 50.000 euro, la cifra che ci eravamo fissati come obiettivo in fase di lancio. Molte aste sono tutt’ora aperte»,
sottolinea, alcune devono ancora partire, dunque alziamo ulteriormente l’asticella con la speranza di aumentare il contributo a favore di croce rossa e dei 3 ospedali più colpiti dall’inizio di questa emergenza senza eguali. Ringrazio tutti i brand, i club sportivi, tutti i vip e i donatori che hanno deciso di aderire e mettere a disposizione oggetti ed esperienze da mettere in asta. Complessivamente, unendo a questa iniziativa targata CharityStars le singole campagne di crowdfunding, in termini di raccolta abbiamo superato il milione e mezzo di euro a sostegno degli enti impegnati nella lotta all’emergenza COVID-19. Da quando è scoppiata questa emergenza per noi lavorare non è stato più un impegno, è diventato un privilegio ed un grandissimo onore».
Tutto viene verificato
Ovviamente fondamentali sono anche le verifiche che CharityStars sostiene di aver già effettuato con gli Enti beneficiari dell’iniziativa, le modalità e i termini di utilizzo dei fondi che verranno resi noti sulla stessa piattaforma al termine della campagna. “La verifica della donazione e la sicurezza, per chi dona, che i fondi raccolti arrivino effettivamente a destinazione e raggiungano l’obiettivo prefissato, è per noi un aspetto fondamentale e da questo punto di vista CharityStars è probabilmente l’unica piattaforma in grado di offrire tale garanzia agli utenti» , precisa Gravagno.
Quello che non ha detto Gravagno è che CharityStars , con base a Milano e dunque colpita come le altre aziende dall’improvvisa congiuntura economica, ha comunque deciso di tagliare la propria fee di servizio dal 20 al 5%, riservandosi l’incasso di una piccola percentuale necessaria per sostenere i costi di investimento sulla campagna, per la spedizione dei prodotti e del personale a supporto dell’operazione che, nonostante lo smart working, ha lavorato incessantemente all’iniziativa sin dai primi giorni in cui si è manifestata in modo evidente la diffusione del virus.
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