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INPS: PRESTAZIONI DECRETO CURA ITALIA. PERVENUTE 1.996.670 DOMANDE PER 4.448.630 BENEFICIARI


Gugliemo Loy,  presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza Inps

Alle 16 di ieri, 2 aprile, Inps ha comunicato che le domande per prestazioni previste dal decreto Cura Italia, pervenute telematicamente, sono state 1.996.670 per circa 4.5 milioni di beneficiari, così suddivise:

  • indennità 600 euro   1.660.000
  • congedi parentali     181.683         
  • Bonus baby sitting    14.047
  • CIGO                        86.140 domande per 1.661.200 beneficiari (1.337.700 pagamenti a conguaglio e 323.500 pagamenti diretti)
  • Assegno ordinario     54.800 domande per  931.700 beneficiari (438.000 pagamenti a conguaglio e 493.700  pagamenti diretti)

Riguardo il boom di domande che il 1 aprile ha mandato in tilt il sito dell’Inps, Gugliemo Loy, presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza Inps su Radio 24, ha detto che ora sono in corso indagini della polizia postale per ipotesi di hackeraggio. “L’ipotesi di hackeraggio è da dimostrare, sta indagando la polizia postale”. E poi ha aggiunto: “Conoscendo l’attività dell’Istituto direi che c’è un problema in origine. L’istituto è stato nel tempo caricato e sovraccarico di funzioni. Il calcolo di queste settimane è che circa 10 milioni di persone si relazioneranno con l’Istituto. Il che vuol dire che una macchina che va a 120 km/h viene spinta a 160 km/h, ma il motore è sempre quello. E nel tempo la progressiva riduzione degli investimenti è rimasta, il personale è molto calato: se hai una macchina di media cilindrata che deve fare 2mila km al giorno, il motore va in tilt”. Poi Loy ha ammesso che l’errore di Inps è stato quello di avere messo il petto in fuori e non aver allertato legislatore. “L’Istituto ha la responsabilità di non aver allertato sufficientemente il legislatore delle problematiche a cui si andava incontro. Mettere il petto in fuori e dire faremo tutto senza responsabilizzare chi ti affida questa funzione è stato un errore. Il problema è in origine:  il legislatore non  può pensare di risolvere tutte le questioni di assistenza dello stato sociale individuando un unico soggetto che sviluppa relazioni con milioni di persone e con l’emergenza la cosa è esplosa. Il sito dell’Inps è in gestione diretta però con un forte supporto di fornitori esterni, cioè grandi aziende che supportano l’attività informatica dell’istituto. L’importo del costo generale dell’infrastruttura informatica oscilla tra i 400 e i 430 milioni l’anno”. Poi Loy ha spiegato che ieri notte Inps aveva abilitato l’accesso delle domande sui bonus dedicando l’accesso dalle 8.00 di stamattina alle 16.00 ai cosiddetti intermediari: patronati, professionisti, associazioni di impresa, tutti coloro che sono accreditati per rappresentare i cittadini nell’inoltro della domanda. E dalle 16 in poi ai cittadini singoli”. “Come Consiglio di Vigilanza abbiamo detto e scritto mille volte che tutta la campagna di comunicazione dell’’istituto era dedicata a un rapporto tra utente e istituto ed emarginava l’intermediazione tecnica e professionale”, ha detto Loy. “Ora l’Istituto, sulla parte gestionale, fa una parziale marcia indietro. Facciamo lavorare prima gli intermediari e poi apriamo ai singoli cittadini”. (C.V.)



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