Boris Johnson se l’è vista brutta ed è stato per davvero vicino alla morte. Probabilmente il fato non aveva in lista la sua dipartita in questi giorni, vero è però che il premier deve davvero tanto, in termini di riconoscenza, ai medici e agli infermieri che si sono adoperati per la sua guarigione giorno e notte, riservardogli un trattamento davvero speciale, mentre combatteva disperatamente la sua battaglia per la vita contro il Coronavirus in terapia intensiva. Dopo i primi segni di miglioramento il Primo Ministro ha ringraziato per primi i dottori e gli infermieri dell’ospedale St. Thomas, nel cuore Londra, dove è stato ricoverato lo scorso 5 aprile, ma dove in realtà doveva arrivare ben 3 giorni prima: “Non potrò mai ringraziarli abbastanza”, ha detto. E che la situazione a un certo punto sembrasse quasi irrecuperabile lo si viene a sapere solo adesso, che è più facile raccontare qualcosa di davvero brutto semplicemente perché è passato. “Johnson era così grave che abbiamo pregato costantemente per lui ci rivela un addetto ai lavori”. Mentre era in ospedale, il Johnson è stato incoraggiato da una lettera d’amore della sua fidanzata, Carrie Symonds, che includeva alcuni frames dell’ecografia del loro bambino la cui nascita è imminente.
Priti Patel, Segretario di Stato per gli affari interni del Regno Unito,durante una conferenza stampa indetta per date notizie del premier ha detto:
È fondamentale che il nostro Primo Ministro stia bene. Vogliamo che migliori e ha bisogno di tempo e spazio per riposare, recuperare e recuperare”. Ora i piani del premier, appena uscito dall’ospedale pare siano quelli di fare la convalescenza a Chequers”. La Patel poi è stata contestata per la carenza di DPI, ossia dispositivi di protezione individuale. “Mi dispiace che la gente pensi che ci siano stati dei fallimenti. La situazione non è facile da gestire. Siamo nel bel mezzo di una pandemia senza precedenti in questo momento”, ha aggiunto rivelando un dato preoccupante, quello relativo alla violenza domestica che la scorsa settimana, anche a causa del prolungamento della quarantena forzata, è aumentata del 120% .
Ieri la regina ha sottolineato l’importanza di restare in quarantena per difendersi dal Coronavirus e ha detto: “La Pasqua non viene cancellata, anzi, abbiamo bisogno della Pasqua più che mai”. Nel frattempo il numero dei decessi e dei contagi non accenna a diminuire. Ieri il bilancio delle vittime è stato implementato di ulteriori 979 morti per il Coronavirus, portando il totale dei decessi nel Regno Unito a 9.937. E anche nel Regno Unito come in Italia, c’è chi non si attiene alle regole. “Ad oggi sono 1.084 le multe comminate per la violazione delle regole di blocco per il Coronavirus”.
È invece cronaca di ieri, che durante una sua arringa un deputato dei Tory, abbia accusato i cinesi di spionaggio e interferenze a danno della tecnologia britannica
Uno studio condotto su circa 1.400 pazienti dal Centro nazionale di Ricerche per terapia intensiva ha rilevato che oltre la metà dei pazienti Covid-19 che sono ricoverati in terapia intensiva è deceduta.
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