di Colin Anthony Groves
Si fanno sempre più fitte le voci e nuove indiscrezioni sul presunto stato vegetativo di Kim Jong Un, il premier nordcoreano che alcuni danno già per morto. Un nostro collega che vive nel Nord Corea un’ora fa ci ha detto che la morte del premier è certa. Come anche un noto giornalista di Hong Kong. Anche il vicedirettore della televisione satellitare HKSTV di Hong Kong, Shijian Xingzou, riporta il Daily Mail, afferma che una “fonte certa” le ha detto che Kim Jonh Un è morto. I giorni scorsi, una fonte informata in contatto con l’intelligence della Corea del Nord ha affermato che circolavano diverse teorie sulla salute di Kim. La teoria più accreditata pare sia quella che attesta che il premier nordcoreano il 12 aprile si è sottoposto a un intervento chirurgico cardiovascolare, che non ha avuto buon esito e di conseguenza le sue condizioni di salute si sono aggravate giorno dopo giorno fino al sopraggiunto decesso.
I più cauti sono i media giapponesi che non hanno ancora confermato la morte del dittatore nordcoreano e continuano a scrivere quello che era già stato diramato un paio di giorni fa con un comunicato stampa giapponese, ossia che il leader nordcoreano Kim Jong Un, è in stato vegetativo a seguito di un intervento al cuore. La Cina ha inviato un team di medici esperti in Corea del Nord per seguire il decorso post-operatorio di Kim, che l’8 gennaio ha compiuto 36 anni. Il leader coreano che è sposato con Ri Sol-ju dal 2009, ha un figlio di 7 anni Kim Ju-ae al quale è molto legato. Anche Trump ha cercato di gettare acqua sul fuoco, ma oramai la notizia del suo decesso sembra inesorabilmente certa. Giovedì, Trump ha minimizzato le notizie secondo le quali Kim era gravemente malato. “Penso che il rapporto non sia corretto”, ha detto ai giornalisti, rifiutandosi di rispondere ad altre domande.
Sebbene non vi siano prove ufficiali della morte del dittatore, nel frattempo l’hashtag #KimJongUndead è già stato creato su Twitter.
Il Daily NK, un sito web con sede a Seoul, ha riferito all’inizio di questa settimana che Kim si stava riprendendo dopo l’intervento del 12 aprile. I media statali della Corea del Nord hanno riferito che l’ultima volta che Kim è apparso in pubblico è stato l’11 aprile, facendo notare che lo scorso 15 aprile il leader nordcoreano non ha potuto presenziare nemmeno alla festa di compleanno di suo nonno, Kim Il Sung, un evento importante in Corea del Nord. Già nel 2014, Kim Jong Un era scomparso per più di un mese e la TV di stato nordcoreana in seguito lo ha poi mostrato camminare zoppicando. Quindi già anni fa sono iniziate le speculazioni sulla sua salute alimentate da tanti fattori, dal fatto che fosse diventato un accanito fumatore, dal suo eccessivo aumento di peso e per l’anamnesi familiare visto che i suoi ascendenti hanno avuto tutti problemi cardiovascolari. Suo padre Kim Jong Il, ha avuto un ictus nel 2008 ed è morto, lasciando in eredità il posto di comando al figlio Kim, che all’epoca aveva solo 22 anni. La Cina, che è il principale alleato della Corea del Nord e la via di salvezza economica di un paese duramente colpito dalle sanzioni delle Nazioni Unite, ha un vivo interesse per la stabilità del paese con cui condivide un lungo confine. Trump ha avuto due incontri senza precedenti con il leader coreano, nel 2018 e nel 2019, con l’obiettivo di convincerlo a rinunciare all’arsenale nucleare della Corea del Nord. Ma entrambi gli incontri fallirono e i due leader non si incontrarono più.
Un nuovo libro in uscita la prossima settimana, ‘Becoming Kim Jong‘ (Diventare Kim Jong-un) descrive Kim come un despota con manie di grandezza, che ha sempre avuto come riferimento John F. Kennedy, motivo per cui ha sempre voluto che sua moglie vestisse abiti di eleganza impeccabile come la mitica Jackie Kennedy. C’è anche chi dice che per Kim, persino l’incontro con Trump, è stato un semplice capriccio (N.d.R. che Trump ha capito perfettamente, ma è stato al gioco per vedere se calandosi in panni per lui inusualmente modesti, sarebbe riuscito a portare a casa un accordo sul nucleare, ma gli andò male), e soltanto un modo per esaltare il suo potere sentendosi ancora più potente per avere fatto venire il presidente degli Stati Uniti sul suo confine.
Nel libro libro dedicato alla figura del dittatore nordcoreano è stato scritto che Kim si vede come J. F. Kennedy e sua moglie Ri Sol Ju la vede come il parallelo di Jackie Kennedy
Dopo la morte di Kim, Il comando del Paese passerebbe a sua sorella. Ma per ora non si può dire niente di più.
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