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L’EU DISCUTE SU VACCINI E APP DI TRACCIAMENTO, CAMPANIA REGIONE VIRTUOSA PER L’ASSISTENZA A DOMICILIO PER I MALATI DI COVID-19


di Paola Galli

Il Parlamento Europeo oggi discuterà del modo in cui l’UE promuoverà lo sviluppo di un vaccino e i trattamenti per combattere il COVID-19. L’UE e gli Stati membri stanno collaborando da vicino nella corsa per trovare vaccini sicuri ed efficaci per contrastare la diffusione del COVID-19. Si sta concentrando lo sviluppo di un vaccino profilattico per prevenire la malattia e un vaccino terapeutico da utilizzare per il trattamento. Sono in fase di attuazione procedure accelerate di regolamentazione in modo che le autorizzazioni all’immissione in commercio di medicinali COVID-19 sicuri, efficaci e di alta qualità possano essere concesse al più presto.
Il 4 maggio, l’UE ha ospitato l’evento di impegno di risposta globale del Coronavirus, che ha raccolto 7,4 miliardi di euro per potenziare il lavoro su vaccini, diagnostica e trattamenti contro il virus. Questo pomeriggio i deputati esprimeranno le loro opinioni sugli attuali sforzi. Si prevede inoltre che si occuperanno di come garantire l’accesso a tutti ai medicinali necessari e convenienti durante l’epidemia di COVID-19.

App di tracciamento: occorre preservare la privacy

È necessario garantire la tutela della privacy dei cittadini nell’utilizzo delle nuove applicazioni per smartphone concepite per gestire la diffusione della pandemia, dicono i deputati. In un dibattito in plenaria oggi, i deputati hanno osservato che, insieme ad altre misure correlate alla COVID-19 come il distanziamento sociale, le mascherine e i test, le applicazioni per la ricerca di contatti fra persone possono aiutare a gestire la diffusione della pandemia. Tuttavia, la maggior parte dei deputati che sono intervenuti ha sottolineato che la sicurezza dei dati personali dei cittadini e la privacy devono essere garantite quando si tratta di utilizzare queste applicazioni. La maggior parte dei Paesi dell’UE ha già lanciato o intende lanciare un’applicazione di tracciamento mobile per rintracciare gli individui infetti o a rischio di contrarre il virus. Ma queste app devono essere veramente volontarie, non discriminatorie e trasparenti. L’uso dell’applicazione deve essere strettamente limitato al tracciamento dei contatti e i dati devono essere cancellati non appena la situazione lo consente. I deputati hanno anche sottolineato la necessità di un approccio coordinato nello sviluppo e nell’utilizzo delle applicazioni per garantire la loro interoperabilità transfrontaliera. Il Commissario Didier Reynders e il Segretario di Stato croato Nikolina Brnjac hanno condiviso il punto di vista dei deputati sulla necessità di garantire che i cittadini possano fidarsi della sicurezza delle applicazioni. Reynders ha risposto alle preoccupazioni dei deputati sottolineando che le autorità nazionali collaboreranno con le autorità di protezione dei dati dell’UE per garantire che le applicazioni di tracciamento siano conformi alle leggi UE sulla privacy e sulla protezione dei dati, sottolineando inoltre che la Commissione si sforzerà di garantire un approccio comune tra i paesi dell’UE in modo che le app siano interoperabili. È possibile guardare il dibattito qui.

Sostegno per l’economia

La pandemia del Coronavirus ha causato un forte rallentamento dell’economia e l’UE sta esaminando diverse possibilità per rilanciarla. La Commissione europea dovrebbe presentare una nuova proposta per un bilancio più consistente a sostegno della ripresa per il periodo 2021-2027. Ieri gli eurodeputati hanno discusso sulla questione con la Commissione e il Consiglio europeo. Trovare un accordo su un piano finanziario multimiliardario richiede molto tempo. Per questo motivo è sempre più probabile che il bilancio 2021-2027 subirà un ritardo. Ieri gli eurodeputati hanno votato su una risoluzione per chiedere alla Commissione di presentare la proposta di un bilancio d’emergenza entro il 15 giugno in aiuto ad agricoltori, piccole imprese, aziende e organizzazioni che dipendono dai fondi dell’UE.

In Italia…

“Siamo entrati nella fase 2 della pandemia COVID19 e dal punto vista della medicina territoriale dobbiamo fare tesoro dell’esperienza appena fatta nella fase acuta dove, la Campania ha dato risposte positive. Da questa esperienza, nella regione Campania sta crescendo una medicina territoriale ancora più forte, dove vi è tutto il comparto sanitario coinvolto, dal medico di medicina generale al pediatra di libera scelta e al medico di continuità assistenziale, al fine di consentire ad ogni singolo cittadino campano di essere al centro del sistema cura. E’ stato approvato dalla Regione Campania un piano di presa in carico assistenziale, elaborato dall’Unità di crisi, per i pazienti COVID trattati a domicilio, che vede anche qui coinvolte tutte le figure professionali: dal medico di medicina generale, agli specialisti ambulatoriali, l’USCA e i farmacisti, attraverso una piattaforma informatizzata regionale che permetterà le migliori azioni da porre in essere per la Fase 2”, ha detto Enrico Coscioni, Consigliere del Presidente della Regione Campania per la Sanità

“La terribile esperienza del Covid-19 conferma l’importanza di un servizio sanitario territoriale capillare, basato sulla rete dei medici di medicina generale e su quella delle farmacie, che consenta di spostare l’assistenza sul territorio ogniqualvolta sia possibile, lasciando gli ospedali ai malati con acuzie e mantenendo anziani e fragili a casa, lontano da fonti di contagio”, ha aggiunto Roberto Tobia, Segretario Nazionale Federfarma.“Questo è reso possibile anche grazie all’innovazione tecnologica e alla telemedicina. Si conferma quindi la necessità di un crescente coinvolgimento nell’organizzazione del servizio sanitario della farmacia, istituzione che in queste lunghe settimane di epidemia sta dando un contributo notevole alla tutela della salute della popolazione: informa, rassicura, fa argine a un accesso improprio ai pronto soccorso, permette ai cittadini di avere sotto casa (o anche a domicilio se necessario), senza spostamenti, farmaci solitamente da ritirare nelle strutture pubbliche. Permette anche di accedere comodamente a servizi aggiuntivi di alta valenza sociosanitaria quali telemedicina, appunto, test diagnostici di prima istanza, screening di prevenzione, ecc… L’emergenza Covid ha accelerato il cambiamento in alcuni ambiti nei quali c’era un’evoluzione già in atto, ma ancora molto lenta”.

“Negli ospedali in pochi giorni abbiamo realizzato interventi che in tempi normali avrebbero richiesto mesi e analogamente abbiamo dovuto e dovremo aggiornare anche le modalità di erogazione di alcuni servizi.  Penso ad esempio alla gestione dei pazienti cronici: in ULSS 8 Berica, come in tutto il Veneto, avevamo già intrapreso un percorso per favorire una presa in carico senza ricorrere all’ospedale, attraverso l’ADI e le Medicine di Gruppo Integrate. Oggi, di fronte alla necessità di un controllo più rigoroso degli accessi negli ospedali, puntiamo a proseguire su questa strada anche ricorrendo alle nuove tecnologie. Già durante il lockdown alcuni nostri reparti hanno svolto a distanza, mediante telefono e videochat, le visite di controllo e la verifica dei piani terapeutici. Un cambiamento epocale che è stato subito accolto con ottimi riscontri sia dal personale sanitario sia dai pazienti”, ha spiegato Giovanni Pavesi, Direttore Generale ULSS 8 Berica.
“Sarebbe importante garantire a chi viene da Russia e Usa che in caso di malattia curiamo gratuitamente queste persone: potrebbe essere un vantaggio che mettiamo in campo”, ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana a 24Mattino su Radio 24  a proposito della ripresa della promozione turistica sui mercati extraeuropei una volta esaurita l’emergenza Coronavirus. “Il governo deve provare a mettere tutti insieme e poi a saper promuovere anche dal punto di vista della tutela sanitaria. Se dessimo la possibilità di avere copertura sanitaria a chi dalla Russia, dagli Usa e da altre parti del mondo viene a passare le vacanze in Toscana, potrebbe essere un vantaggio notevole. Potrebbe far riflettere chi è indeciso se venire”. Riguardo alla riapertura delle frontiere fra alcuni paesi europei, Rossi ha sottolineato che “con amarezza notiamo di nuovo questa frattura fra Europa del nord e del sud, questo non è bene: la Commissione deve subito intervenire e stabilire regole uguali per tutta l’Europa”. 



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