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OBIETTIVO CHIUDERE A GIUGNO SU RECOVERY FUND. MA SARÀ DAVVERO COSÌ?


Il ministro degli Affari Europei Enzo Amendola

L’obiettivo del ministro degli Affari Europei Enzo Amendola è quello di chiudere a giugno un accordo sul Recovery Fund. Lo ha detto stamattina nel corso della trasmissione 24Mattino su Radio 24. “Il tema è quando arriveranno le risorse europee che sono sul tavolo: oltre a Sure, la linea di credito del Mes sulla sanità, il fondo della Bei per la Pmi, che abbiamo già approvato, dobbiamo chiudere a giungo l’accordo su bilancio europeo e recovery fund. Dobbiamo essere contenti perché l’Europa sta reagendo in modo coordinato”. E sul recovery fund ha aggiunto. “Il 27 si presenta la proposta, c’è un accordo largo e anche il documento franco tedesco sottolinea che le risorse devono partire subito. Come tutti i negoziati non è facile mettere d’accordo 27 paesi, ma nella proposta franco- tedesca si parla di sussidi non di prestiti“, ha precisato il ministro che sul fronte frontiere ha aggiunto: “C’è da fare un lavoro comune per riaprire a giugno in maniera coordinata tutte le frontiere interne a Schengen, senza accordi bilaterali”, ha aggiunto Amendola. “Stiamo lavorando per un nuovo accordo europeo su immigrazione e per una gestione comune delle frontiere. Noi, con Grecia Malta e Spagna che siamo sulla frontiera esterna dobbiamo chiedere un comune sistema europeo di gestione dei flussi e dell’immigrazione, ma dobbiamo farlo in maniera coordinata e solidale”. Sul fronte ‘ripartenza’ il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, sempre ai microfoni di radio24 ha detto di essere deluso. “La ripartenza a Napoli è complicata, molte saracinesche non si aprono, il governo arriva in ritardo o non arriva per niente: lentezza, mancanza di visione, non arriva la cassa integrazione, arriva poca liquidità”. (C.S.)



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