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PMI IN DEFICIT DI LIQUIDITÀ, ECCO COME OTTENERE GLI AIUTI ECONOMICI DA PARTE DELLE CAMERE DEL COMMERCIO


Sono già 34 gli enti camerali che hanno adottato provvedimenti per favorire la liquidità delle piccole imprese: tra questi ci sono molti interventi che, attraverso il bando “tipo” realizzato da Unioncamere, permettono agli imprenditori in difficoltà di richiedere alla propria Camera contributi a fondo perduto per l’abbattimento dei tassi di interesse dei finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari. L’intervento mira a coprire uno dei fattori di costo non sovvenzionati da alcuna altra forma di incentivo governativo e si inserisce nell’ambito delle iniziative promozionali a favore del tessuto imprenditoriale adottate dal sistema camerale nazionale in attuazione dell’art.125 del Decreto “Cura Italia” a cui fa riferimento anche l’art.62 del decreto “Rilancio”.

Il provvedimento ha, infatti, previsto la possibilità per le Camere di commercio di realizzare specifici interventi per contrastare le difficoltà finanziarie delle Pmi e facilitare l’accesso al credito. I contributi sono erogati una tantum, e in tempi ristretti, e s possono richiedere rivolgendosi alla propria Camera di Commercio, se è una di quelle che ha aderito a questa iniziativa, attraverso un apposito bando a copertura di una quota o dell’intero valore degli interessi pagati dall’impresa per finanziamenti finalizzati a esigenze di liquidità, consolidamento delle passività a breve e investimenti produttivi. “Le imprese, già in crisi di liquidità, devono affrontare gli investimenti necessari per adeguarsi ai livelli di sicurezza e per questo è importante dare subito supporto” ha spiegato il Presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio. “L’obiettivo primario è sostenere il mondo produttivo. Queste sono misure che rispondono alle esigenze vere di questo periodo così drammatico per le imprese. Regione Lombardia è al fianco di tutto il tessuto produttivo, perché questa emergenza sanitaria sta diventando anche e sempre più economica” ha spiegato l’assessore Alessandro Mattinzoli. “C’è quindi tutto il nostro impegno per aiutare le aziende, gli esercizi, le botteghe, perché siano nelle condizioni di riaprire nella piena sicurezza
sanitaria con tutto il nostro sostegno”.

Il bando SAFE WORKING si pone l’obiettivo di sostenere le micro e piccole imprese lombarde che sono state oggetto di chiusura obbligatoria in conseguenza all’emergenza epidemiologica da Covid-19 o che hanno deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti, pur rientrando tra le attività consentite, e operano nei settori: commercio al dettaglio, pubblici esercizi (bar e ristoranti), artigianato, manifatturiero, edilizia, servizi, istruzione e sport. L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto delle sole spese ammesse al 60% per le piccole imprese e al 70% per le micro imprese. Il contributo è concesso nel limite massimo di 25.000 euro. Ogni impresa può presentare una sola domanda con un investimento minimo pari a 2.000 euro

L’iniziativa, realizzata in accordo con Regione Lombardia, Assessorato Sviluppo economico, nell’ambito dell’Accordo per lo sviluppo e la competitività del sistema economico lombardo, ha una dotazione complessiva di euro 19.180.000,00, di cui 15.700.000 euro di risorse regionali e 3.480.000,00 euro di risorse messe a disposizione dalle Camere di Commercio lombarde come indicato di seguito. Le spese sono ammissibili dal 22 marzo 2020. Per presentare la richiesta di contributo occorre avere effettuato già l’investimento e ultimato i lavori di installazione.

Le domande di contributo sono già partite in modalità telematica con firma digitale sul sito http://webtelemaco.infocamere.it. Ulteriori informazioni e il testo completo del bando sono disponibili sui siti delle Camere di Commercio lombarde e di Unioncamere Lombardia all’indirizzo web www.unioncamerelombardia.it.



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