Da una ricerca svolta dal 2015 da LifeGate, con l’Istituto Eumetra MR, a livello nazionale e a Milano, focalizzata per la prima volta a Roma, in collaborazione con l’Università Luiss, è emerso che l’81% dei cittadini della capitale, in barba a tante dicerie su usi e costumi degli Italiani, è appassionato e interessato ai temi legati alla sostenibilità.
Svolta annualmente a livello nazionale e a Milano, la nuova indagine è stata realizzata nel mese di marzo su un campione di 813 individui rappresentativo della popolazione romana maggiorenne, con un segmento appartenente alla Generazione Z, tra i 18 e i 24 anni. Contro un dato nazionale che tocca quest’anno i 36 milioni di appassionati e interessati al tema della sostenibilità, il dato sul coinvolgimento dei romani si attesta sui 2,3 milioni, con un 81% degli intervistati che lo percepisce come patrimonio comune in grado di influenzare le abitudini quotidiane. Tra questi, coloro che mostrano il maggior interesse sono soprattutto i giovani della Generazione Z e le donne, con un’età compresa tra i 35-54 anni, diplomate o laureate, vegetariane e professionalmente attive.
La ricerca presentata da Simona Roveda, direttore editoriale e comunicazione LifeGate, e da Renato Mannheimer dell’Istituto di Ricerca Eumetra MR, è patrocinata dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e sostenuta da Ricola, Samsung Electronics Italia e Toyota Motor Italia.
I risultati della ricerca hanno rivelato come il 38% della popolazione (54% Gen Z) abbia piena comprensione del vocabolario della sostenibilità: l’85% conosce il fenomeno del riscaldamento globale (+15% rispetto al dato nazionale); il 77% della crisi climatica (81% Gen Z); il 72% l’energia sostenibile (85% Gen Z); il 59% l’alimentazione sostenibile (63% Gen Z); il 50% cosa sono gli ossidi di azoto e di zolfo, NOX inquinanti aerei dannosi per la salute, prodotti soprattutto dal settore dei trasporti, ridotti dall’uso di auto ibride e completamente eliminati da quelle elettriche e a idrogeno(40% Gen Z); il 50% il turismo sostenibile (50% Gen Z) e il 48% la moda sostenibile (52% nella Gen Z).
La messa in campo di azioni concrete per migliorare la qualità dell’aria è una questione fondamentale per il 95% dei romani. Il tema della riduzione dell’utilizzo della plastica monouso è particolarmente sentito dall’94% degli intervistati, seguito da quello relativo all’investimento nelle fonti di energia rinnovabile con una percentuale del 92% (97% Gen Z)
Per quanto riguarda i comportamenti virtuosi, il 78% dichiara di fare sempre la raccolta differenziata, il 50% di limitare l’utilizzo di bottiglie di plastica, il 36% (46% Gen Z) di utilizzare mezzi di trasporto meno inquinanti (38% Gen Z) e il 22% di organizzare vacanze sostenibili.
Azioni da mettere in campo per una città più vivibile
L’82% della cittadinanza crede che sia giusto dare incentivi a chi effettua correttamente la raccolta differenziata, riqualificare gli edifici pubblici e passare all’energia rinnovabile è fondamentale per il 72% dei romani, mentre il 71% vorrebbe un incremento delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche, con un 70% che chiede l’aumento dei servizi di mobilità sostenibile condivisa.
Abitudini di acquisto
Il 25% dichiara di essere disposto a spendere di più per l’acquisto di prodotti sostenibili. Nello specifico: giocattoli con materiali sostenibili 41%; prodotti bio il 34%; energia rinnovabile 32% (53% Gen Z); sistemi di domotica per un risparmio energetico 26% (32% Gen Z). Tocca il 26% la percentuale di intervistati interessati ad acquistare auto elettriche o ibride, con un 24% rivolto alle biciclette elettriche (37% Gen Z)
Pratiche sostenibili
“Dall’analisi dei risultati della ricerca, sono rimasto colpito da quanto i romani siano consapevoli e attenti nelle loro scelte e comportamenti quotidiani e quanto siano coinvolti personalmente per contribuire ad uno sviluppo sostenibile di Roma. Il Cambiamento in atto a Roma e in tutto il Paese”, spiega Enea Roveda, CEO di LifeGate, “passa anche dall’ascolto di chi fa davvero la differenza con le proprie azioni. Questa nuova consapevolezza non può che accelerare il passaggio verso un’economia resiliente e sostenibile”. “Questa prima edizione dell’Osservatorio a Roma mostra una grande sensibilità dei cittadini della Capitale sui temi dello sviluppo sostenibile, sia sul piano della conoscenza dei queste tematiche, sia su quello degli atteggiamenti e dei comportamenti conseguenti”, aggiunge Renato Mannheimer di Eumetra MR, “Più dell’80% dei romani appare in qualche misura coinvolto sui temi e sui valori dell’ambiente e della sostenibilità. Una cifra importante, superiore a quanto riscontrato mediamente sul piano nazionale, che suggerisce un’adeguata riflessione”.
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