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CENTRODESTRA NO AGLI STATI GENERALI, PER BERLUSCONI INVECE È UN’OPPORTUNITÀ


di Matteo Ciacci

Gli Stati Generali occasione “per provare a rilanciare questo Paese, perché oggettivamente ne abbiamo bisogno”. Lo ha detto  la sindaca di Torino Chiara Appendino a 24Mattino su Radio 24 a proposito dell’appuntamento lanciato dal premier Giuseppe Conte. “Credo che il presidente del Consiglio”, ha precisato la sindaca a Radio 24, “voglia costruire un percorso per lavorare sulla ripresa. Nei momenti difficili come quello che stiamo vivendo, e anche con i dati e le previsioni rispetto al Pil che ci dicono che non saranno mesi semplici. Credo si debba cercare il più possibile di includere per rappresentare le varie legittime istanze che nascono dal Paese e che possono anche essere contrapposte. Quindi”, ha concluso Appendino a Radio 24, “penso che l’intento del presidente sia questo, costruire un percorso che non sia di appartenenza di una singola persona ma di un Paese, e provare a rilanciare questo Paese perché oggettivamente ne abbiamo bisogno, abbiamo bisogno che l’economia riparta”. 

“Siamo stati i primi a chiedere che maggioranza e opposizione lavorassero insieme per riunire, di fronte al disastro, le miglioro risorse del Paese. Ne parlerò con i nostri alleati, ma credo dovremmo partecipare. Abbiamo il dovere di non trascurare nessuna possibilità. Speriamo che questa volta l’ascolto non sia solo un atto formale”, detto Silvio Berlusconi parlando di un’eventuale partecipazione di Forza Italia agli Stati generali del governo. Il leader di Forza Italia ha poi commentato le parole di Matteo Salvini che ha paragonato Berlusconi a Matteo Renzi. E ha aggiunto: “Forse qualcuno ha detto a Salvini che io non capivo più lui, ma io non ho detto che Salvini parla come i Cinque stelle ed è quello che invece succede. Anche la Lega non vuole il Mes. Comunque Renzi è stato decisivo per far nascere questo governo, il più a sinistra di sempre, e per salvare il ministro Bonafede. Non si può proprio dire che io e Renzi parliamo lo stesso linguaggio”. Tornando sul Mes, Berlusconi ha spiegato che cercherà di convincere i suoi alleati perché è assolutamente sicuro che si debba fare perché a suo avviso è una linea di credito pensata apposta per aiutare l’Italia che ne avrebbe a suo avviso grande vantaggio.

Compatto sulla linea del no alla partecipazione agli Stati generali organizzati dal governo a Villa Pamphili, da quanto emerso nel corso del vertice tra SalviniMeloni e Tajani, resta il centrodestra. I tre partiti hanno ribadito di essere pronti a confrontarsi con il governo in qualsiasi momento, ma soltanto in occasioni e sedi istituzionali. Il premier Giuseppe Conte che da ieri sera ha iniiziato a incontrare i leader della maggioranza, partendo ieri sera con i Leu, stamattina ha avuto un colloquio prima con Italia Viva e poi con il Pd. «Il passo indietro del centrodestra mi sorprende”, ha detto il premier. “Sanno bene loro che hanno avuto anche incarichi istituzionali, alcuni presidenti, ministri, vicepresidenti del Consiglio, che quella villa Pamphili è la sede istituzionale di alta rappresentanza della presidenza del Consiglio. Invitarli per progettare l’Italia del rilancio, l’Italia che vogliamo, è un gesto di attenzione nei loro confronto. Lì abbiamo fatto tanti ricevimenti di stato e incontri istituzionali. È la sede più istituzionale che si può”.



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