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USA DOPO LA MORTE DI FLOYD I MANIFESTANTI DISTRUGGONO LE STATUE SIMBOLO DELL’AMERICA


di Patricia Sinclair

La morte di Floyd, oltre a numerose proteste ha provocato rimozioni di molti monumenti in tutta la nazione. Alcune manifestanti hanno giustificato il gesto dicendo che “certi tributi glorificano indebitamente le persone che hanno guidato una ribellione che ha cercato di sostenere la schiavitù. Altri hanno asserito che la loro rimozione equivale a cancellare la storia”.

Il governatore della Virginia, Ralph Northam la scorsa settimana ha ordinato la rimozione di un’iconica statua del generale Robert E. Lee, che si trova a quattro isolati da dove si trovava la statua del presidente Jefferson Davis. “Dobbiamo sradicare il razzismo dall’America, dalle sue leggi e dalle sue istituzioni”, ha detto Joe Biden in un op-ed pubblicato su Usa Today nel quale accusa Donald Trump di “alimentare le divisioni razziali nel Paese con la sua retorica piena di odio e di teorie della cospirazione”. “Dobbiamo sfruttare questo momento”, scrive il candidato democratico alla Casa Bianca per un cambiamento radicale che affronti le ineguaglianze razziali e spazzi via il suprematismo bianco”. Donald Trump ha annunciato l’imminente ripresa dei comizi elettorali in quattro Stati: Florida, Arizona, North Carolina e Oklahoma. Il presidente ha detto che non vuole più bloccare la sua campagna elettorale a causa della pandemia causata dal Coronavirus, nonostante tante siano ancora le preoccupazioni con quasi due milioni di contagi e oltre 112 mila morti in Usa. E anche sul fronte delle richieste della riforma della Polizia ha reagito con disappunto scrivendo su Twitter: “Cose da pazzi! L’agenda della sinistra radicale non passerà'”, proprio mentre il fratello di George Floyd stava concludendo il suo intervento in diretta tv davanti alla commissione giustizia della Camera. Trump ha ribadito il suo no anche al taglio dei fondi per le forze dell’ordine: “Molti, come Minneapolis, vogliono chiudere i loro dipartimenti di polizia. Pazzesco!”.

Demolita anche la statua di Cristoforo Colombo

Anche la statua di Cristoforo Colombo a Richmond, martedì 9 giugno, è stata demolita dai manifestanti e incendiata. I notiziari hanno riferito che la statua è stata rovesciata in meno di due ore e che dopo i manifestanti si sono radunati all’interno del Byrd Park.



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