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JUNETEENTH, ORA GLI ELETTORI NERI CHIEDONO UN CAMBIAMENTO


di Steve Lewis

Quest’anno niente cena, nessuna parata all’insegna della ritrovata unità, all’insegna del sentimento di “Lift Ev’ry Voice and Sing” per la Juneteenth, ossia per festeggiare un avvenimento storico che il 19 giugno nel 1865 fece scrivere la parola fine sulla schiavitù delle persone di colore. Ma tutti scenderanno di nuovo in piazza per protestare contro un ‘America i cui valori stanno andando a pezzi. A Washington, DC e in tutto il paese, gli attivisti affiliati al movimento Black Lives Matter ospiteranno eventi di persona e virtuali per celebrare la storia della lotta di liberazione dei neri e amplificare le loro richieste.

A partire da giovedì, gli organizzatori del Movement for Black Lives hanno dichiarato di aver registrato oltre 275 eventi del fine settimana del Juneteenth in 45 stati.

Tra i tanti delusi però c’è chi ancora afferma che non bisogna depauperare il valore della Juneteenth che resta una grande un’opportunità per spingere a smantellare il razzismo strutturale. Ci sono voluti circa 18 anni dopo l’assassinio del Rev. Martin Luther King, Jr. prima che questa celebrazione fosse celebrata come una festa federale.

Il 19 giugno 1865 i soldati dell’Unione dissero agli schiavi afroamericani a Galveston, in Texas, che la guerra civile era finita e che erano liberi. Il proclama di emancipazione liberò gli schiavi nel sud nel 1863, ma non fu applicato in molti luoghi fino alla fine della guerra civile nel 1865. Secondo la National Juneteenth Observance Foundationl questa celebrazione viene riconosciuta e onorata in 47 stati americani e nel Distretto di Columbia. Le Hawaii, il North Dakota e il South Dakota sono gli unici stati dove questa celebrazione non ha avuto il riconoscimento ufficiale. Nike, la NFL, Twitter e la sua società di servizi di pagamento mobile Square, insieme a una manciata di media, hanno annunciato l’intenzione di osservare Juneteenth come una vacanza aziendale. Mercoledì, il Governatore di New York Andrew Cuomo ha firmato un ordine esecutivo che riconosce Juneteenth come una vacanza retribuita per i dipendenti statali. Questa settimana, la Equal Justice Initiative, che nel 2015 ha catalogato migliaia di linciaggi ha detto: “Abbiamo bisogno di una nuova era di verità e giustizia in America”, ha dichiarato in una nota. “Dobbiamo riconoscere la nostra lunga storia di oppressione razziale e quindi riparare il danno che questa storia ha creato – inclusa la presunzione di pericolosità che viene assegnata ai neri dalla polizia e da altri”. Juneteenth arriva anche in un momento in cui la nazione è a un bivio politico. Tosha Brown, cofondatrice di Black Voters Matter ha affermato che si preannuncia un momento politicamente decisivo in vista delle elezioni di novembre.”La svalutazione delle vite nere è integrata in questo sistema americano al punto che le idee sulla democrazia non si applicano a noi nello stesso modo in cui si applicano alle persone bianche”, ha detto Brown, aggiungendo che ora gli elettori neri chiedono un cambiamento.



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