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TRUMP IN CAMPAGNA ELETTORALE RISPOLVERA I VECCHI CAVALLI DI BATTAGLIA, IL MURO AL CONFINE COL MESSICO E LE LEGGI SULL’EMIGRAZIONE


di Sandy Walter

Dopo lo sgambetto elettorale dei biglietti acquistati per finta da migliaia di giovani attivisti fan dei K-Pop, la musica popolare della Corea del Sud, seguita da milioni di fan, con l’obiettivo di fare trovare molte sedie vuote al presidente degli Stati Uniti proprio il giorno del suo primo comizio elettorale, le proteste contro Trump proseguono.

E Trump mostra i danni dei “mob della sinistra”. Quelli che hanno rovesciato i monumenti confederati e hanno immortalato il confine meridionale della nazione per mettere in luce i progressi della costruzione del muro di confine tra Stati Uniti e Messico, ridicolizzando il suo operato. Molti sono quelli che sostengono che le battaglie del presidente che tanto avevano fatto sognare tanti elettori con lo slogan ‘Make America Great Again’ non convincono più come un tempo, persino molti suoi sostenitori che sono ora sempre più infastiditi dal fatto che il presidente abbia ignorato con tanta nonchalance le raccomandazioni di Fauci di evitare assembramenti organizzando ben due eventi elettorali in Oklahoma e in Arizona. Trump come al solito fa spallucce e nega anche la perdita di consensi. Dando la colpa a un certo tipo di stampa che a suo avviso mette in circolo solo fake news. Come l’aumento dei contagi. “Fake news” anche queste ripete dicendo che continuare a fare test è dannoso. Perché offrono risultati non certi e danno una visione distorta della situazione reale della salute in America.

La sua retorica però sembra non convincere più come un tempo.

“La realtà è che si tratta di un’elezione diversa rispetto al 2016″, ha affermato Symone Sanders, consulente senior della campagna Biden. “Nel 2016 molti elettori sono andati alle urne volendo il tipo di presidente che Trump sarebbe stato”.

Ora Trump spera di non perdere lo zoccolo duro dei sostenitori che hanno mostrato un tiepido entusiasmo per Biden. Molti sondaggi nazionali evidenziano una fuga di preferenze per lui, anche se resta sempre in pole position.

La squadra di Trump è fiduciosa che circa il 40% dell’elettorato che lo sostiene continuerà a farlo. Per questo motivo il presidente ha rispolverato vecchi cavalli di battaglia, tra questi, il muro sul confine tra Usa e Messico e altri ordini esecutivi per l’immigrazione, il riconoscimento pubblico dell’annessione israeliana di parti della Cisgiordania per soddisfare gli evangelici e, sorprendentemente, anche un focus sulle falle dell’economia della nazione evitando di parlare della pandemia.

Lo scorso fine settimana, Trump ha organizzato una grande manifestazione a Tulsa, in Oklahoma, che ha attirato una folla piuttosto scarsa per un presidente che è abituato ad avere il sold out. Così martedì Trump per fare dimenticare ‘l’incidente tecnico’, ha organizzato un altro incontro in una megachurch di Phoenix – un locale più piccolo – per giovani conservatori, che ha riscosso molto successo.

Karen Kedrowski, uno scienziato politico della Iowa State University, ha affermato che tali eventi aiutano Trump a rinvigorire la sua base. “Ma cosa succederebbe al presidente se tra due settimane i partecipanti alla manifestazione si ammalassero e diffondessero il virus nelle loro comunità?” Durante l’evento, Trump, scrive Ap, aveva suscitato polemiche usando la frase razzista “influenza kung” per descrivere COVID-19.

“Non abbiamo lasciato che le buffonate di Donald Trump ci distraggessero dal nostro messaggio”, ha affermato il senatore per lo Stato del Vermont Bernie Sanders. “Allo stesso tempo, non ci metteremo a sedere e gli permetteremo di denigrare ampie strisce dell’elettorato”.



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