di Colin Anthony Groves
Venerdì sera il Senato degli Stati Uniti ha annunciato di avere approvato all’unanimità (N.d.R. il giorno prima) l’Hong Kong Autonomy Act, una legge che punirebbe la Cina per la legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong approvata il 26 giugno, per Trump “totalmente inaccettabile” . Una delle immediate preoccupazioni era che questa legge potesse contenere misure che potessero potenzialmente influenzare “le operazioni degli istituti finanziari e il vasto numero di clienti che coinvolgono”. Ma Felix Chung Kwok-pan, attualmente membro del Consiglio legislativo di Hong Kong per il collegio dei tessili e dell’abbigliamento, in rappresentanza del Partito liberale, ha detto che gli Stati Uniti probabilmente eviterebbero ampie sanzioni che danneggerebbero le società americane che fanno affari a Hong Kong.
Cosa prevede allora questo provvedimento legislativo che dovrebbe mettere qualche briglia e creare qualche impiccio alla Cina? Questo provvedimento mirerebbe a stabilire sanzioni obbligatorie per le persone fisiche o giuridiche che hanno “contribuito materialmente” al mancato rispetto da parte della Cina della Dichiarazione congiunta sino-britannica del 1985 o la Legge fondamentale, la mini-costituzione della città. E contrariamente a quanto sperato da Chung Kwok-pan imporrebbe anche sanzioni agli istituti finanziari stranieri che hanno “consapevolmente condotto transazioni significative” con tali individui ed entità. Ora il progetto di legge degli Stati Uniti dovrà essere approvato dalla Camera prima che diventi legge.
Kenneth Leung. Kai-cheong,
(Ph: Stand News)
Kenneth Leung Kai-cheong, uno dei principali consulenti fiscali di Hong Kong, la pensa come Chang, e ha sottolineato che questa proposta di legge di Toomey sarebbe dannosa solo per quelli con grandi risorse e investimenti negli Stati Uniti. “Inoltre dal momento che ciò avrà grandi implicazioni per il mercato degli investimenti in tutto il mondo, è dubbio che il governo degli Stati Uniti andrà all’estremo”, ha concluso Leung.
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