di Matteo Ciacci
“Il premier non ha ancora fissato la data per l’annunciato incontro con l’opposizione e chissà se mai lo farà. Ma a luglio in Parlamento dovrà presentarsi sia per il nuovo scostamento di bilancio, sul quale evidentemente non ha intenzione di confrontarsi con noi, sia per le comunicazioni prima del Consiglio europeo. Ecco: se sono vere le indiscrezioni di stampa secondo cui la risoluzione di maggioranza non conterrà alcun riferimento al Mes, per non irritare l’M5s e rinviare tutto a settembre, noi lo riterremmo un atto di totale irresponsabilità di fronte al quale Forza Italia sarebbe costretta a modificare il suo atteggiamento di collaborazione istituzionale con un governo che rema palesemente contro l’interesse nazionale. Per essere più chiara: in una situazione del genere, non voteremmo lo scostamento di bilancio”, ha dichiara in una nota, la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.
Che il Governo abbia intenzione di chiedere l’autorizzazione di un nuovo scostamento di Bilancio entro la prima metà di luglio per alleggerire il carico fiscale sulle imprese e rinviare vari adempimenti fiscali il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, lo aveva già annunciato lo scorso 24 giugno alla Commissione Bilancio della Camera, ponendo l’attenzione sulla crisi economica che ha colpito le aziende a causa dell’emergenza causata dal Covid-19. “Riteniamo appropriato modificare lo schema di proroga delle scadenze fiscali e intendiamo intervenire per diluire maggiormente i pagamenti di imposte rinviate in modo da alleggerire il carico fiscale per le imprese che hanno subito maggiormente l’impatto del Coronavirus e della crisi economica. Tutto ciò che va oltre il 2020 ha un impatto di Bilancio e quindi dovrà essere effettuato sulla base di un’autorizzazione di spesa, ma è un intervento necessario per ridurre la pressione fiscale sulle imprese maggiormente colpite. Auspico che il testo venga migliorato, incorporando il passaggio parlamentare e meccanismi suggeriti da parlamentari della Commissione Affari Costituzionali. Occorre spostare risorse non per modificare obiettivi della legge, ma per assicurare la loro applicazione”, peraltro di una norma”, aveva sottolineato il ministro, “che è stata approvata anche nel ‘Cura Italia’. Quindi poiché ora ci sono vari decreti per l’allocazione più efficiente delle risorse, è necessario che quest’ultime si possano modulare e se ne possa fruire tempestivamente come la legge ha stabilito “altrimenti ci sarebbe stato il meccanismo ‘del rubinetto o il click day’, aveva precisato il ministro. “Siamo consapevoli dei rischi al ribasso” del Pil, ma “aggiorneremo a breve la previsione ufficiale” e “riteniamo errato esagerare in chiave pessimistica perché la riapertura dell’economia sta già producendo effetti tangibili”. La Lega ha già detto che voterà sì al nuovo scostamento di Bilancio solo se sarà condiviso con le opposizioni.
“Noi abbiamo votato il primo scostamento di bilancio, e ricordo che se le opposizioni non votano lo scostamento è impossibile ottenerlo, e lo abbiamo votato sulla consapevolezza e l’auspicio che ci sarebbe stato con una condivisione sui temi e quindi sulle modalità con le quali utilizzare le risorse”, ha detto l’onorevole Ylenja Lucaselli di Fdi. “In realtà il decreto rilancio tutto è stato fuorché questo perché all’interno del decreto oltre a una serie di questioni che non hanno a che fare con il rilancio dell’Italia, si trovano una serie di questioni che non hanno a che fare con il rilancio dell’Italia quindi non hanno a che fare con il rilancio del turismo e dell’Economia delle imprese, c’è ancora il tema della cassa integrazione che un tema importantissimo da affrontare, l’automotive, le scuole paritarie, sono tantissimi i temi che non sono stati trattati in maniera compiuta all’interno del ‘decreto rilancio’, che è un tomo di 270 articoli, e lascio immaginare la mole di emendamenti che stiamo valutando in Commissione, e in questo non si vede l’apertura verso l’opposizione” ha lamentato la Lucaselli. “Se un altro scostamento di bilancio è inevitabile perché non ce la fanno a coprire le esigenze allora dobbiamo condividere come spendere questi soldi perché il tema non è soltanto chiedere lo scostamento e avere delle disponibilità economiche che comunque ricordo sono un debito per tutti e per le future generazioni, ma dobbiamo capire come spenderli e quindi vorremmo che venisse utilizzato il criterio del tuo padre di famiglia cosa che non ci pare sia stata fatta fino a questo momento”.
“Il Paese ha già vissuto la stagione degli esperti, delle task force, delle kermesse come quelle di Villa Pamphilj” aveva affermato Mariastella Gelmini, presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, intervenendo in Commissione Bilancio a Montecitorio, durante l’audizione del ministro Gualtieri. “Deve tornare la centralità del Parlamento, a partire proprio dal Decreto Rilancio che stiamo esaminando. Il confronto”, aveva proseguito la Gelmini, “non può essere solo formale, anche perché i provvedimenti fino ad ora varati sono stati resi possibili dal voto delle opposizioni sugli scostamenti di Bilancio. E a questo proposito voglio ribadire che Forza Italia non voterà un terzo scostamento a scatola chiusa. È cruciale, per quel che ci riguarda, che oltre ad una piena trasparenza sul prossimo scostamento e sull’uso delle risorse che potranno arrivare dall’Europa, si diano risposte concrete sul rinvio delle scadenze fiscali, per il quale ci battiamo già fin dal Decreto Cura Italia, sulle scuole paritarie, sui contributi a fondo perduto anche ai professionisti. E su settori fondamentali per la nostra economia come l’automotive e il turismo”.
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