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COMMISSIONE EUROPEA VARA SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE GIOVANILE UNA PROPOSTA CHE VALE 22 MILIARDI


La Commissione europea ieri ha adottato nuove misure per offrire ai giovani tutte le possibili opportunità di sviluppare il loro potenziale per plasmare il futuro dell’UE. Il lockdown dovuto al Coronavirus ha evidenziato quanto sia spesso difficile, per molti giovani, entrare nel mercato del lavoro, così la Commissione Europea sta sfruttando questa opportunità per tracciare un nuovo persorso. Nell’ambito di NextGenerationEU e del futuro bilancio dell’UE la Commissione ha già proposto importanti opportunità di finanziamento dell’UE per l’occupazione giovanile e spetta ora agli Stati membri dare la priorità a tali investimenti. Almeno 22 miliardi di EUR dovrebbero essere spesi per sostenere l’occupazione giovanile.

Nel periodo successivo alla crisi finanziaria globale del 2008 la disoccupazione giovanile era passata dal 16,0 % nel 2008 a un picco del 24,4 % nel 2013. Da allora i valori sono calati fino a raggiungere il livello minimo record del 14,9 % poco prima della pandemia. Tuttavia la disoccupazione giovanile ha sempre registrato valori più che doppi rispetto alla disoccupazione generale. I dati più recenti indicano che nell’aprile 2020 la disoccupazione giovanile era intorno al 15,4 % in tutta l’UE e in molti temono un’impennata nel prossimo futuro.

Il Fondo sociale europeo Plus

Ma quale sarebbe questo importante finanziamento dell’UE a disposizione degli Stati membri per attuare le riforme promosse a favore dei giovani? si tratta del ‘Fondo sociale europeo Plus’ e sarà una risorsa finanziaria dell’UE fondamentale per favorire l’attuazione delle misure di sostegno all’occupazione giovanile. Nel quadro del piano per la ripresa europea, il dispositivo per la ripresa e la resilienza e REACT-EU forniranno ulteriore sostegno finanziario a favore dell’occupazione giovanile.

Gli interventi

Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone, ha dichiarato: “Aiutare la prossima generazione di cittadini europei a prosperare e ad entrare nel mondo del lavoro è più importante che mai, specialmente in questo momento di crisi. Proponiamo soluzioni chiare e specifiche affinché i nostri giovani ottengano le opportunità professionali che meritano. Le proposte odierne indicano anche quali finanziamenti dell’UE sono disponibili per sostenere gli Stati membri nella promozione dell’occupazione giovanile. Investendo nella gioventù di oggi, contribuiremo a creare un mercato del lavoro competitivo, resiliente e inclusivo per il futuro.”

“È il momento di attuare le necessarie riforme delle misure di sostegno che offriamo ai giovani”, ha aggiunto Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, “mobilitare tutto il sostegno che possiamo offrire è un dovere nei confronti di milioni di laureati e di coloro che muovono i primi passi nel mercato del lavoro. I nostri giovani meritano le migliori opportunità possibili per sviluppare appieno il loro potenziale”.

Ma in che cosa consiste il pacchetto di sostegno all’occupazione giovanile che dovrebbe rappresentare un ponte verso il lavoro per la prossima generazione?
  •       Nel 2013 l’UE ha creato la garanzia per i giovani e da allora ha costruito ponti verso il mercato del lavoro per circa 24 milioni di giovani. La proposta della Commissione di raccomandazione del Consiglio relativa a un ponte verso il lavoro rafforza la garanzia per i giovani e ne migliora la capacità di coinvolgere i giovani vulnerabili di tutta l’UE tra i 15 e i 29 anni. La raccomandazione mantiene l’impegno della garanzia per i giovani a fornire a coloro che vi aderiscono un’offerta di lavoro, apprendistato, istruzione o formazione entro quattro mesi. La raccomandazione relativa a un ponte verso il lavoro sarà più inclusiva per evitare qualsiasi forma di discriminazione, con un più ampio coinvolgimento dei gruppi più vulnerabili, come i giovani appartenenti a minoranze razziali ed etniche, con disabilità o che vivono in alcune aree rurali, remote oppure in aree urbane svantaggiate. Essa si propone di rispondere alle esigenze delle imprese fornendo le competenze richieste, in particolare per le transizioni verde e digitale, e brevi corsi preparatori, nonché consulenza, orientamento e tutoraggio su misura.
  •        La proposta della Commissione di raccomandazione del Consiglio relativa all’istruzione e formazione professionale mira a rendere i sistemi più moderni, attraenti, flessibili e adatti all’economia digitale e verde. Un’istruzione e formazione professionale più agile e incentrata sullo studente preparerà i giovani per il loro primo impiego e offrirà a un maggior numero di adulti l’opportunità di migliorare o modificare la loro carriera. Aiuterà inoltre i centri che forniscono istruzione e formazione professionale a diventare centri di eccellenza professionale, sostenendo nel contempo la diversità e l’inclusività.
  •        Un rinnovato impulso per gli apprendistati andrà a vantaggio sia dei datori di lavoro sia dei giovani, preparando una forza lavoro qualificata in un’ampia gamma di settori. L’alleanza europea per l’apprendistato ha reso disponibili di più di 900 000 opportunità. L’alleanza rinnovata promuoverà coalizioni nazionali, sosterrà le PMI e rafforzerà il coinvolgimento delle parti sociali: sindacati e organizzazioni dei datori di lavoro. L’obiettivo è quello di sostenere adesso le offerte di apprendistato, perché gli apprendisti che formiamo ora saranno tra qualche anno lavoratori altamente qualificati.
  •        Ulteriori misure a sostegno dell’occupazione giovanile comprendono nel breve termine gli incentivi all’occupazione e all’avviamento di nuove imprese, e nel medio termine lo sviluppo delle capacità, le reti per giovani imprenditori e i centri di formazione intersocietari.
E quali sarebbero i significativi finanziamenti disponibili nell’ambito di NextGenerationEU e del futuro bilancio dell’UE?
  •       sovvenzioni di avviamento e prestiti per giovani imprenditori, sistemi di tutoraggio e incubatori di imprese;
  •       bonus per le PMI che assumono apprendisti;
  •       sessioni di formazione per acquisire nuove competenze necessarie sul mercato del lavoro;
  •      sviluppo delle capacità dei servizi pubblici per l’impiego;
  •       formazione in materia di gestione della carriera nell’ambito dell’istruzione formale;
  •       investimenti nelle infrastrutture e nelle tecnologie dell’apprendimento digitale.



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