È in atto una “campagna impietosa per spazzare via la nostra storia, diffamare i nostri eroi, cancellare i nostri valori e indottrinare i nostri figli”, ha detto oggi Donald Trump da Mount Rushmore, nel South Dakota, in occasione del 4 luglio, la festa nazionale degli Stati Uniti che commemora l’adozione della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America avvenuta il 4 luglio 1776, con la quale le tredici colonie si distaccarono dal Regno di Gran Bretagna, governato all’epoca da Giorgio III.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) July 4, 2020
Un appello diretto agli elettori bianchi quattro mesi prima del Giorno delle elezioni, intriso di accuse nei confronti dei manifestanti che in nome della giustizia razziale secondo Trump vogliono solo “cancellare pezzi di storia degli Stati Uniti“. Dando la colpa ad alcuni esponenti della sinistra politica che avrebbero dovuto difendere con orgoglio l’eredità politica dell’America e non “diffamare i nostri eroi, cancellando i nostri valori e indottrinando i nostri figli”, ha sottolineato il residente. “Non saremo terrorizzati, non saremo umiliati e non saremo intimiditi da persone cattive e cattive”, ha aggiunto. “Non succederà”, ha ribadito davanti a una folla di sostenitori, la maggior parte senza maschera e tutti in contrasto con le linee guida sulla salute pubblica che raccomandano di non radunarsi in grandi gruppi.
Il tweet di Ivanka
E forse proprio per mitigare i ‘possibili je accuse del the day after’ la sua fedele consigliera, sua figlia Ivanka, su Twitter ha invitato gli americani alla cautela per il 4 luglio attirandosi le critiche della rete. “Per favore restate al sicuro e siate responsabili, seguite le indicazioni delle autorità locali. Praticate il distanziamento sociale e indossate la mascherina quando siete vicino ad altri”, ha twittato Ivanka Trump. Provocando una reazione sui social immediata. “Dovresti dirlo a tuo padre”, hanno scritto in molti sotto il suo post.
Please be safe & responsible this holiday weekend. As we celebrate this 4th of July, follow state & local guidelines to keep you & your loved ones safe. Practice proper hygiene, social distancing & wear a mask when in close proximity to others. ??
— Ivanka Trump (@IvankaTrump) July 4, 2020
National Garden of American Heroes
Durante il discorso, il presidente ha annunciato che stava firmando un ordine esecutivo per istituire il National Garden of American Heroes, un vasto parco all’aperto che ospiterà le statue dei “più grandi americani che siano mai esistiti”. I suoi cavalli di battaglia poi restano il muto divisorio fra Usa e Messico e le leggi sull’immigrazione. “Pensano che il popolo americano sia debole, morbido e sottomesso”, ha proseguito Trump. “Ma no, il popolo americano è forte e orgoglioso e non permetterà che il nostro paese e tutti i suoi valori, la sua storia e la sua cultura vengano presi da loro”.
Le preoccupazioni dei nativi americani
I leader di diverse tribù di nativi americani nella regione hanno espresso preoccupazione per il fatto che l’evento, che ha convogliato in quelle terre molte persone che vengono da altre contee, possa fare nascere focolai di virus tra i loro membri, particolarmente vulnerabili al COVID-19 a causa di un sistema sanitario insufficiente e delle loro condizioni di salute già precarie. “Il presidente sta mettendo a rischio i membri delle nostre tribù per questo evento che ha voluto organizzare in uno dei nostri siti più sacri”, ha dichiarato Harold Frazier, presidente della tribù Sioux del fiume Cheyenne. Alcuni gruppi di nativi americani hanno utilizzato la visita di Trump per protestare e organizzare manifestazioni lungo la strada che porta a Keystone, Circa 15 manifestanti sono stati arrestati, contro il memoriale del Monte Rushmore, sottolineando che le Black Hills sono state prese dal popolo del Lakota. “Il presidente deve aprire gli occhi. Anche noi siamo persone ed è stata la nostra terra per prima “, ha detto Hehakaho Waste, un anziano spirituale con la tribù Oglala Sioux ad AP.
Trump dice sì ai fuochi di artificio: “Cosa può bruciare? È pietra”
Anche sul fronte dei fuochi di artificio c’è stata una levata di scudi, che ha ricordato che sono stato annullati dopo il 2009 perché aumentano i rischi di incendio. Tesi sulla quale ovviamente Trump non è d’accordo ribattendo a coloro che hanno detto no ai fuochi: “Cosa può bruciare? È pietra”. (C.F)
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