di Colin Anthony Groves
L’Australia afferma che donerà 2 milioni di dollari australiani (1,4 milioni di dollari) in aiuti umanitari al Libano per aiutare Beirut a riprendersi dalla massiccia esplosione di ieri. Marise Payne, ministro degli Esteri australiano, in una nota ha spiegato che i soldi andranno al World Food Programme e alla Croce Rossa per aiutare a garantire cibo, cure mediche e generi di prima necessità alle persone colpite. Un atto generoso che si basa su ampi legami comunitari visto che oltre 230.000 cittadini australiani hanno origini libanesi.
Aiuti dall’Europa
Anche l’Unione europea si sta attivando per offrire il suo aiuto comunitario ai libanesi. La Commissione europea afferma che il piano prevede di inviare urgentemente oltre 100 pompieri con veicoli, cani da soccorso della Protezione Civile, attrezzature progettate per trovare persone intrappolate nelle aree urbane. Inoltre, il sistema di mappatura satellitare dell’UE aiuterà le autorità libanesi a stabilire l’entità del danno. Il commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarcic ha assicurato che l’UE fornirà un valido aiuto.
Anche il portavoce del ministero della Sanità iracheno ha detto che Baghdad invierà sei camion di forniture mediche urgenti e una squadra medica di emergenza.
Il ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini, dopo avere segnalato il ferimento di un soldato assegnato al contingente italiano in Libano, ha fatto sapere che il Libano potrà contare sulle forze italiane che prestano servizio nella missione delle Nazioni Unite, in Libano.
Il papa ha augurato che il Libano “possa affrontare e superare questo momento estremamente tragico e doloroso”, con l’aiuto della comunità internazionale.
I Paesi di tutto il mondo solidali con il Libano
La Russia, come anche la Giordania, ha detto che invierà dei soccorritori, operatori sanitari e un ospedale da campo in Libano. L’Egitto invece oggi ne ha aperto uno a Beirut per ricevere i feriti.
Il ministro degli interni ceco Jan Hamacek come quello danese e greco hanno detto di essere pronti a fornire assistenza umanitaria al Libano “con tutti i mezzi a loro disposizione”.
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