di Peter Sheridan
I democratici hanno formalmente nominato Joe Biden come loro candidato presidenziale. Anche la vecchia guardia del partito ha dato la sua benedizione. E ora politici senor e junior in ogni stato cercano di sostenere Biden lanciato nell’orbita del web grazie a una convention online che sta mandando in visibilio i suoi sostenitori, star comprese che anche via Instragram ora ci mettono la faccia per dire da che parte stanno.
Insomma il buon Biden, che compirà 78 anni il 20 novembre, non avrebbe mai potuto immaginare solo pochi mesi fa, quando la pandemia provocata dal Coronavirus ha provocato profondi cambiamenti in tutto il Paese, che sarebbe potuto arrivare fino a questo punto.
Biden si è mostrato in video assieme ai nipotini, alla moglie, da più di 40 anni, Jill, che ha parlato di suo marito come di un uomo di grande resilienza, probabilmente non a caso visto che i suoi detrattori lo dipingono come un uomo troppo anziano e meno determinato di Trump per fare il presidente degli Stati Uniti.
“Ci sono momenti in cui non riesco a immaginare come abbia fatto”, ha detto Jill, “come sia riuscito a mettere un piede davanti all’altro continuando ad andare avnti”, ha detto. “Ma ho sempre capito perché lo ha fatto. Lo ha fatto per amore dell’America”.
Oggi è prevista la nomina ufficiale di Kamala Harris nel ruolo di vice-presidente, nel caso in cui Biden vincesse le elezioni. Domani per Biden sarà un altro giorno importante, perché accetterà formalmente la nomina alla presidenza in diretta web con milioni e milioni di democratici.
E Trump?
Trump dopo essere andato a caccia di nuovi elettori in Minnesota, Wisconnsin e in Arizona, (N.d.R. il suo tour elettorale è terminato ieri), ha di nuovo beffeggiato Biden affermando che la sua elezione innescherebbe “un’ondata di immigrazione illegale come il mondo non ha mai visto”.
Un argomento che divide l’America in due: chi invoca l’ ‘All together now’ e sta dalla parte di chi dice ‘Black lives matter’ e chi invece in preda ad uno stato d’ira razzista, gli immigrati li deporterebbe nel Paese più lontano del mondo (dall’America).
Una retorica divisiva quella di Trump, che ha mosso anche le donne cattoliche americane appartenenti alla ‘Leadership Conference of Women Religious‘, ossia l’organizzazione che rappresenta i vertici femminili, delle congregazioni religiose cattoliche, che hanno scritto una lettera al tycoon.
“Ti preghiamo di non usare mai un linguaggio irrispettoso, che disumanizzi o demonizzi gli altri. Ci aspettiamo che il nostro presidente e tutti coloro che servono questa nazione come leader siano sempre consapevoli del bene comune e della dignità di ogni singola persona”, rimarcando che gli States sono una “nazione pluralistica”, dove coesistono “tante religioni, esperienze ed interessi”.
Anche i repubblicani dalla parte di Biden
Colin Powell, ex Segretario di Stato degli Stati Uniti ai tempi della presidenza di George W. Bush, si è unito a Cindy McCain, moglie del defunto senatore dell’Arizona John McCain, per dichiarare il suo sostegno formale a Biden. Insomma ora anche molti repubblicani, compreso il governatore dell’Ohio, Mike De Wine, sono dalla parte di Joe.
Ora occorre solo vedere se la convention virtuale di Biden darà i suoi frutti.
Secondo Nielsen, sono stati circa 18,7 milioni le persone che nel corso della sua prima apparizione virtuale hanno seguito Biden tra le 22:00 e le 23:00 su ABC, CBS, NBC, CNN, Fox News Channel e MSNBC,. “Stiamo producendo una convention digitale e la gente sta guardando”, ha twittato TJ Ducklo, il portavoce di Biden.
Ma alla fine saranno i numeri e non le parole a decidere chi dovrà fare il presidente degli Stati Uniti.
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