di Thomas Vierri
Ieri le Isole Baleari hanno registrato un record di 525 nuovi casi e le Isole Canarie hanno oltrepassato la quota dei 338. Ora la Spagna continentale e le isole sono entrate a pieno titolo nella lista dei Paesi da considerare in quarantena. Che significa che chiunque torni da quei luoghi dovrà auto isolarsi al ritorno nel proprio Paese per un periodo stabilito dalle autorità locali.
Molti i voli e i pacchetti cancellati
La conseguenza dell’aumento cospicuo dei numeri dei contagi ha provocato l’immediata cancellazione di molti pacchetti viaggio in particolare quelli verso Tenerife e le isole vicine, tra cui Gran Canaria, Lanzarote e Fuerteventura. .
Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera ritengono che i loro incassi estivi, dopo la chiusura dei voli di molte compagnie, siano finiti. La Spagna ora registra in media più di 7.000 casi al giorno di Coronavirus, quasi quanti se ne contavano al culmine della pandemia in Europa tra marzo e aprile.
Gli albergatori a Tenerife, scrive il Daily Mail, affermano che l’unico modo per salvare la terribile situazione è l’introduzione dei test negli aeroporti di destinazione e di arrivo. Jorge Marichal, presidente dell’associazione alberghiera locale, ha esortato il governo delle Isole Canarie a procedere da solo e a organizzarsi per iniziare il monitoraggio dei turisti in entrata e in uscita.
“Insistiamo sull’urgente necessità di effettuare test sanitari negli aeroporti”, ha affermato. Non capiamo perché non sia possibile farlo in Spagna quando in altri paesi viene fatto”. Al momento tra le misure precauzionali prese c’è stata quella della serrata dei locali notturni all’una di notte con il solito contingentamento all’interno dei locali. E poi niente fumo nei luoghi pubblici e nelle strade, divieto di feste in ogni luogo per evitare gli assembramenti. E sono stati decisi controlli più rigorosi sull’uso delle maschere.
L’ultimo picco ha portato il totale delle infezioni dall’inizio della pandemia a ben 5.868 casi concentrati nelle Isole Canarie. Il numero di morti nell’arcipelago è salito a 171, con due nuove morti a Gran Canaria.
Anche Svizzera, Giamaica e Repubblica Ceca aggiunti alle liste dei Paesi che obbligano alla quarantena, Cuba torna nella white list
I britannici in vacanza in Svizzera, Giamaica e nella Repubblica Ceca da quando il ministro della Salute britannico Matt Hancock ha annunciato che chi torna da questi paesi dovrà mettersi in quarantena, hanno lasciato questi luoghi diretti verso la madre patria. Lo ha detto anche un paio di giorni fa
I britannici in vacanza in Svizzera, Giamaica e nella Repubblica Ceca da quando il ministro della Salute britannico Matt Hancock ha annunciato che chi torna da questi paesi dovrà mettersi in quarantena, hanno lasciato in fretta questi luoghi diretti verso la madre patria. Lo ha detto anche il segretario ai trasporti Grant Shapps: “Da domani chi torna da quei paesi dovrà auto isolarsi per 14 giorni”. Torna invece nella white list Cuba.
Il Regno Unito, scrive il Daily Mail, ha messo di nuovo le mani avanti. Qualsiasi paese che registra più di 20 casi di Covid-19 ogni 100.000 persone nel solo arco di una settimana, sarà soggetto a un divieto di viaggio e per i viaggiatori di ritorno da quei luoghi sarà obbligatoria una quarantena di 14 giorni.
In Giamaica la percentuale di nuovi casi è passata nel giro di pochi giorni dal 4,3 al 20,8 il 20 agosto, mentre la Repubblica Ceca ha registrato un aumento consistente di nuovi casi nelle ultime tre settimane, con un aumento del 25% da 1.723 tra il 14 e il 20 agosto.
E in Italia?
Il tasso di casi di Coronavirus in Italia è attualmente di 10,8 su 100.000, il che suggerisce che è improbabile che il paese debba affrontare restrizioni di quarantena nelle prossime settimane.
Quindi per ora l’Italia, per il governo britannico, rimane nella lista dei viaggi sicuri. Come anche la Grecia, dove l’ultimo tasso registrato in sette giorni è di 14,1 casi su 100.000, più o meno lo stesso di una settimana fa (14,3).
Il Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, oggi ha ricevuto a Bruxelles la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Al centro del colloquio l’emergenza sanitaria COVID19 e i principali temi dell’agenda europea. “L ‘Europarlamento”, ha dichiarato David Sassoli, “è già pronto a riprendere i suoi lavori, nella difesa degli interessi dei cittadini e delle categorie più deboli e per avviare con determinazione la rinascita e la ricostruzione europea”.
Le mete considerate sicure
Anguilla, Antigua and Barbuda, Australia, Barbados, Bermuda, Bonaire, St Eustatius and Saba, British Virgin Islands, Brunei, Cayman Islands, the Channel Islands, Cuba, Curaçao, Cyprus, Denmark, Dominica, Estonia, Falkland Islands, Faroe Islands, Fiji, Finland, French Polynesia, Gibraltar, Germany, Greece, Greenland, Grenada, Guadeloupe, Hong Kong, Hungary, Iceland, Ireland, the Isle of Man, Italy, Japan, Latvia, Liechtenstein, Lithuania, Macao, Malaysia, Mauritius, Montserrat, New Caledonia, New Zealand, Norway, Pitcairn, Henderson, Ducie and Oeno Islands, Poland, Portugal, San Marino, Seychelles, Slovakia, Slovenia, South Korea, South Georgia and the South Sandwich Islands, St Barthélemy, St Helena, Ascension and Tristan da Cunha, St Kitts and Nevis, St Lucia, St Pierre and Miquelon, St Vincent and the Grenadines, Taiwan, Turkey, Vatican City State, Vietnam.
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