di Mohamed El-Batal
Hamas, il gruppo palestinese che gestisce la Striscia di Gaza, ha annunciato di aver raggiunto un accordo mediato dal Qatar per porre fine all’ultima escalation di violenza con Israele, scrive Al-Jazeera. Dopo i colloqui con l’inviato del Qatar, Mohammed el-Emadi, “è stata raggiunta un’intesa per frenare l’ultima escalation e porre fine agli attacchi [israeliani] contro il nostro popolo”, ha detto lunedì l’ufficio del leader di Hamas Yahya Sinwar.
Un commento che non è stato seguito da alcuna dichiarazione da parte di Israele.
Dal 6 agosto l’esercito israeliano ha effettuato una serie di attacchi a Gaza quasi quotidianamente. Ora questa tregua informale in base alla quale Israele si è impegnato ad alleggerire il blocco terrestre, aereo e marittimo, imposto da Israele e dall’Egitto a partire dal giugno 2007 (la marina israeliana ha l’obbligo di mantenere un blocco marittimo a tre miglia nautiche dalla costa) sembra più che un passo in avanti. Visto che finora la risposta di Israele è stata quella di inasprire i rapporti e di conseguenza il blocco. Per esempio vietando ai pescatori di Gaza di andare per mare, oltre che ovviamente il passaggio di merci e chiudendo l’unica centrale elettrica del territorio palestinese per mancanza di carburante.
Hanno concordato una tregua, che consentirà ai pescatori di entrare nel Mediterraneo, allentando le restrizioni sulle merci in entrata e presumibilmente anche il ripristino delle forniture di carburante all’unica centrale elettrica di Gaza.
L’annuncio è arrivato oggi nel bel mezzo di un’attività diplomatica a dir poco frenetica da parte del Qatar il cui inviato ha consegnato l’ultima tranche di 30 milioni di dollari in aiuti a Gaza prima iniziare i colloqui con i funzionari israeliani a Tel Aviv.
Gli sforzi di mediazione sono diventati più urgenti negli ultimi giorni poiché le autorità di Gaza hanno rilevato i primi casi di trasmissione locale del Coronavirus. Hamas ha imposto un blocco nell’enclave costiera, che ospita due milioni di palestinesi.
Israele ed Egitto hanno imposto un blocco a Gaza dopo che Hamas ha preso il potere dalle forze palestinesi rivali nel 2007. Israele dice che il blocco è necessario per impedire ad Hamas di espandere il suo arsenale, ma i critici lo vedono come una forma di punizione collettiva.
Israele e Hamas hanno combattuto tre guerre e diverse battaglie minori dopo il blocco. Le restrizioni hanno spinto l’economia di Gaza sull’orlo del collasso, lasciando più della metà della popolazione disoccupata. Ora il pericolo di una grave epidemia ha fatto cambiare piani e prospettive. Quanto durerà questa pace transitoria e difficile dirlo ed è ancora più difficile prevedere se riuscirà a porre le basi per un maggiore riavvicinamento e miglioramento dei rapporti.
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