La mossa di Boris Johnson oramai non lascia speranze. Il Regno Unito vuole comandare con le sue regole, anche in questa fase. Quindi si profila di giorno in giorno la strada del no deal. “Tra 114 giorni, il diritto comunitario non sarà più applicabile nel Regno Unito”, ha dichiarato oggi David Maria Sassoli, presidente del Parlamento Europeo. “Il tempo non è dalla nostra parte e francamente sono profondamente preoccupato, considerando la mancanza di progressi nei negoziati in questa fase avanzata. L’UE rispetta la sovranità del Regno Unito e ci aspettiamo che il Regno Unito rispetti i nostri principi fondamentali su cui siamo stati trasparenti e chiari fin dall’inizio. Pur non volendo un accordo ad ogni costo, esortiamo il Regno Unito a lavorare con noi in maniera costruttiva e a trovare dei compromessi che siano nell’interesse di entrambe le parti.
Per quanto riguarda l’attuazione dell’accordo di recesso, la fiducia e la credibilità sono fondamentali. Ci aspettiamo che il Regno Unito rispetti pienamente gli impegni che ha negoziato e sottoscritto l’anno scorso – soprattutto per quanto riguarda i diritti dei cittadini e l’Irlanda del Nord. Pacta sunt servanda. Qualsiasi tentativo da parte del Regno Unito di minare l’accordo avrebbe gravi conseguenze. L’Unione, con le sue istituzioni e gli stati membri, sono impegnati e profondamente uniti per un accordo giusto in favore dei cittadini europei e britannici. Confermiamo tutto il nostro sostegno e la nostra fiducia nel negoziatore Michel Barnier”.
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