di Patrizia Mignanego
Per Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione con l’inizio della scuola è arrivata la resa dei conti. Tante le scuole che domani non riapriranno per mancanza di banchi, sedie e personale che avrebbero dovuto essere al loro posto. Tante saranno quelle che riapriranno con molte carenze che si scoprono solo ora a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico. Molti i genitori che si lamentano: ” Hanno avuto 3 mesi di tempo per organizzarsi e invece la situazione è disastrosa”. Non solo i genitori, ma anche molti i ministri che hanno criticato aspramente il ministro a partire dalla leader di FI, Giorgia Meloni che intervistata durante la prima puntata del programma ‘Dritto e Rovescio’ condotto da Paolo Del Debbio ha detto: “Non manca solo un ministro, manca un governo”, cogliendo l’occasione di fare un affondo contro il premier Giuseppe Conte. “La Azzolina non va bene perché obiettivamente dal mio punto di vista è una persona impreparata a fare quel mestiere. Altrimenti non ci saremmo ridotti ai primi di settembre a parlare di questa materia. Si potevano fare mille cose per tempo. Il ministro ci ha regalato perle straordinarie, raccontandoci storie idilliache che prevedevano la presenza degli alunni, metà a scuola e metà a casa, peccato che poi ogni giorno cambiava versione. Non è stato fatto niente, abbiamo speso centinaia di milioni di euro per dei banchi roteanti che neanche arriveranno in tempo”, conclude Giorgia Meloni.
Anche Matteo Salvini, leader della Lega, non si è risparmiato in critiche verso il ministro anticipando che la Lega la prossima settimana presenterà nei suoi confronti una mozione di sfiducia al Senato.
Nel frattempo la Azzolina ha cercato di correre ai ripari è ha detto: “Non possiamo immaginare la scuola come era nell’anno predente. Lo so che stiamo chiedendo alle famiglie di fare piccoli sacrifici ma dobbiamo trovare l’equilibrio tra il ritornare a scuola minimizzando i rischi e chiedere sacrifici alle famiglie. L’importante è tornare a scuola sapendo che è un anno straordinario. Ma la scuola degli anni passati non era perfetta. Gli studenti hanno un grandissimo entusiasmo, vogliono tornare a scuola, quest’anno sarà un primo giorno di scuola nuovo, diverso per tutti” ha sottolineato.
Critiche per il governatore del Piemonte
Secondo la ministra, l’ordinanza del governatore del Piemonte che stabilisce che la misurazione della temperatura debba essere fatta a scuola, mentre il ministero ha deciso per tutti che debba essere fatta a casa dai genitori, è “intempestiva e inopportuna”, “non si capisce perché in Italia si debba creare confusione”. In queste ore ci sono delle interlocuzioni tra il governo e il presidente Cirio” e a breve ci sarà una decisione sull’eventuale impugnativa del governo dell’ordinanza.
Studenti ‘fragili’
Sulla questione degli studenti ‘fragili’, ovvero quelli che per motivi di salute potrebbero avere difficoltà a tornare a scuola in questo tempo di pandemia, Azzolina spiega che è in arrivo una ordinanza, ora “al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Nulla vieta alle scuole in cui ci sono le attrezzature” di stabilire collegamenti che permettano agli studenti che sono a casa di collegarsi via Web, e “anche a chi ha banalmente un raffreddore” e per questo deve rimanere a casa. “Se la scuola è predisposta e ha gli strumenti perché no? Credo che ci sia tutta la volontà di includere gli studenti” da parte dei dirigenti scolastici.
Graduatorie
Quanto alle nomine dalle graduatorie, “si stanno facendo in questi giorni: ci vuole un po’ di pazienza”, “anche negli scorsi anni è accaduto”. Quanto ai 70mila docenti in più per l’emergenza Covid, “saranno nominati nelle prossime settimane direttamente dai dirigenti scolastici. Piccole criticità nessune le nega: le stiamo risolvendo in un periodo difficilissimo”.
Le parole del premier Conte
Anche il premier Conte oggi ha voluto dire la sua dopo le mille polemiche sul fronte scuola. “Lunedì si torna a scuola in gran parte d’Italia. Rivolgo un saluto a tutti Voi, ragazze e ragazzi, insegnanti, dirigenti, personale scolastico, genitori. Sarà un momento di intensa emozione. Così, almeno, è stato per me ogni primo giorno di scuola. È un’emozione che vivrò anche io, da capo di un Governo che nei mesi scorsi ha lavorato per un ritorno in classe in sicurezza, ma anche da padre di un figlio che si accinge anche lui a tornare a scuola. La scuola”, ha proseguito Conte, “è il cuore pulsante del nostro Paese, è un luogo di accoglienza particolarmente prezioso: accoglie Voi ragazzi, vi stimola e accompagna nei processi di crescita personale e culturale. È il luogo che vi fa capire che la forza vera è quella che combatte ogni forma di sopruso e di ingiustizia. Non quella che si nasconde nell’indifferenza o, peggio, sfocia nella violenza. È per tutte queste ragioni che il questo rientro in classe è importante. Ci saranno difficoltà e disagi, soprattutto all’inizio”, ha proseguito il premier. “La scuola peraltro sconta carenze strutturali che ci trasciniamo da anni, aggravate dall’attuale pandemia. Ma voi dovrete fare la vostra parte, dovete impegnarvi a rispettare le regole di cautela che vi consentiranno di tutelare la vostra salute e la salute delle persone che amate e che vi amano. Un saluto anche agli insegnanti: avete fatto uno sforzo straordinario in questi mesi di lockdown, continuando a fare lezione con la didattica a distanza. Non affatto era facile, eppure avete svolto un grandissimo lavoro. E per questo vi siamo grati. Ringrazio anche le famiglie”, ha concluso, “le mamme e i papà che hanno già fatto molti sacrifici. E grazie anche ai dirigenti e a tutto il personale della scuola. In questi mesi estivi non vi siete fermati un attimo. Avete lavorato tanto per essere pronti per la riapertura e per accogliere degnamente i nostri ragazzi. Saremo con tutti Voi, saremo al vostro fianco e continueremo a esserlo anche nei prossimi giorni, nei prossimi mesi”.
Come restare costantemente aggiornati sul fronte scuola
Sul sito del Ministero dell’Istruzione dal 10 agosto è attiva un’apposita sezione con tutti i documenti e i materiali utili per le scuole, per il personale e anche per le famiglie, per la ripresa di settembre e la partenza dell’anno scolastico 2020/2021. Disponibili sulla pagina web, i documenti del Ministero, quelli del Comitato Tecnico-Scientifico per l’emergenza relativi al settore Scuola, i link alle pagine degli Uffici Scolastici Regionali, le risposte alle domande più frequenti pervenute al Ministero. La sezione sarà costantemente aggiornata.
Sulla scuola anche Papa Francesco ha detto la sua
Papa Francesco ha cercato di regalare parole di conforto alle famiglie e ai ragazzi e ha detto: “La ripresa dell’anno scolastico sia vissuta con grande senso di responsabilità, nella prospettiva di un rinnovato patto educativo, che veda protagoniste le famiglie e ponga al centro le persone”.
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