Quella di Alberta Ferretti è un’iniziativa speciale, che offre un’occasione unica: quella di conoscere la stilista, seppur virtualmente, di persona e di visitare, rigorosamente con un virtual tour in tempi di Covod-19, la sua maison milanese.
La domanda a questo punto sorge spontanea. Come? Quando? Per ottenere l’invito a questo rendez-vous esclusivo basta partecipare a un’asta che prevede un’offerta minima di 200 euro che verrà devoluta alla Croce Rossa Italiana. Con questo gesto di generosità chiunque, assieme ad altri 3 amici, dopo avere effettuato un virtual tour di Palazzo Donizetti, sede della Maison, potrà scambiare due chiacchiere con la stilista che risponderà alle domande e alle curiosità sul mondo della moda.
Per rendere questa esperienza ancora più indimenticabile, la Ferretti si è pure impegnata a donar a ciascun donatore uno speciale cadeau. L’intero ricavato dell’asta benefica verrà devoluto alla Croce Rossa Italiana impegnata da tempo con le attività de “Il Tempo della Gentilezza”. E Mastercard si impegnerà a raddoppiare il valore di ogni euro donato.
Un’occasione unica per conoscere una donna davvero speciale
La storia di ogni designer ha sempre un paio di comuni denominatori. Ci sono mamme, nonne che passano la maggior parte del loro tempo libero a cucire, riuscendo a trasmettere non solo il dono per la creatività, ma anche l’amore per le stoffe, per la loro consistenza, il loro profumo inconfondibili, come quello del tessuto del cotone di tessuto piqué. Ci sono padri che dal niente, grazie al loro estro e alla loro capacità aziendale e lungimiranza, riescono a realizzare un sogno di impresa che per altri resterebbe una chimera. E poi ci sono molte persone che usano le loro esperienze personali per migliorare il loro talento e creare i loro ideali, raggiungendo il successo. Ecco la storia di Alberti Ferretti raccoglie un po’ di queste esperienze. Per lei l’amore per le stoffe e per i tessuti nasce nella sartoria della madre a Cattolica, che fin da giovane le fa coltivare la passione per il mondo della moda, accrescendo il suo senso estetico, oltre che la determinazione taurina. La sartoria della madre chiude nel 1965 e lei, all’età di 18 anni, nel 1968 apre sempre a Cattolica il suo primo negozio, Jolly Shop, in cui si vendono diverse griffe ma anche qualche capo realizzato da lei. Nel 1974 firma la sua prima collezione e nel 1980 fonda con il fratello Massimo l’azienda Aeffe. Nel 1981 apre lo showroom a Milano e due anni più tardi le sue creazioni debuttano nelle passerelle milanesi.
Nel 1983 inizia la collaborazione con Franco Moschino e nel 1984 nasce la seconda linea con il marchio Philosophy di Alberta Ferretti, che dal 2014 viene rinominato Philosophy by Lorenzo Serafini. Nel 1988 firma un accordo di collaborazione con il designer turco Rifat Ozbek, nel 1994 con lo stilista Jean Paul Gaultier per la produzione e la distribuzione delle linee prêt-à-porter. Sempre nello stesso anno inizia la restaurazione del Castello di Montegridolfo, nei pressi di Rimini: un lavoro di sei anni che, in collaborazione con il Comune di Montegridolfo e la Regione Emilia-Romagna, ha riportato alla vita il piccolo borgo medievale. E poi quello stesso anno inaugura anche Palazzo Donizetti, la sede di Milano, un edificio, costruito in uno stile eclettico intorno al 1920, considerato opera di Piero Portaluppi, un insigne esponente del Novecento milanese.
Ma non è finita qui, Nel 1996 la Ferretti sbarca negli Stati Uniti e nasce Aeffe Usa che prevede l’apertura di uno showroom a New York sulla 56ª strada. L’anno seguente la stilista stipula un altro accordo di collaborazione con Narciso Rodriguez.
Gli abiti firmati da Alberta Ferretti, nel corso degli anni, sono stati indossati sui red carpets più fotografati del mondo da ambasciatrici come Sandra Bullock, Susan Sarandon, Katy Perry, Dua Lipa, Juliette Binoche, Céline Dion, Chiara Ferragni, Regina King, Amal Clooney e Jane Fonda solo per citarne alcune.
Per alcuni di questi traguardi le sono stati riconosciuti numerosi riconoscimenti, tra i quali nel 1998 la nomina a Cavaliere del Lavoro, nel 2005 il premio alla Carriera e infine il Premio “The Romantics” consegnatole da Anna Wintour.
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