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BREXIT PARLAMENTO EUROPEO SI PREPARA AD AFFRONTARE IL MANCATO ACCORDO


Il premier inglese Boris Johnson
© JUSTIN GRIFFITHS-WILLIAMS / SPUTNIK

di Patrizia Vassallo

Se cambiano gli addendi la somma non cambia. Ed è esattamente quello che sta accadendo ora in queste ultime ore tra Il Regno Unito e l’UE. Da una parte e dell’altra si avverte un minimo spostamento delle pedine, si percepisce la volontà di Johnson di fare un passo avanti, ma poi di fatto poiché le posizioni sono rimaste perlopiù immutate su entrambi i fronti tutto è rimasto come prima.

Un fallimento dei negoziati è “probabile senza un cambiamento significativo” di posizione da parte dell’UE. Questo è il commento di Londra al termine della telefonata tra il premier britannico Boris Johnson e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che anche ieri sera hanno cercato di fare il punto sui negoziati sul dopo Brexit fra Londra e Bruxelles, senza però arrivare a una conclusione propositiva. L’Europarlamemento ha dato una deadline ai negoziati: o ci si arriva entro domenica o niente ratifica prima della scadenza della transizione di fine anno. Ma l’ultimatum non sembra spaventare il governo britannico di Boris Johnson né smuoverlo dai suoi tatticismi.

Il ministro Michael Gove, braccio destro del premier, non esclude che si concluda un deal dopo Natale. E per le ratifiche poi si vedrà, a costo da rinviare l’entrata in vigore dell’eventuale deal di qualche settimana (magari con un “periodo di grazia”). Ma Gove ha anche detto che le probabilità di arrivare a un accordo ad oggi sono “meno del 50%”.

Parlamento Europeo sì a un accordo che non destabilizzi il mercato unico

Oggi durante il dibattito con il vicepresidente della Commissione Maroš Šefčovič e il negoziatore capo dell’UE Michel Barnier, quasi tutti i deputati intervenuti hanno sottolineato che il Parlamento vuole firmare un accordo con il Regno Unito, ma non a costo di mettere in pericolo l’integrità del mercato unico. Così ora i deputati si stanno già preparando allo scenario di un mancato accordo, con l’imminente voto di venerdì su una serie di misure di emergenza. Sottolineando che l’accordo proposto dall’UE è senza precedenti per quanto riguarda la portata e l’offerta di assenza di tariffe e quote, e che in cambio il Regno Unito dovrà rispettare le regole della concorrenza leale.

I deputati hanno anche chiesto che la flotta peschereccia dell’UE abbia libero accesso alle acque britanniche. Il termine troppo breve accordato alla negoziazione di un accordo così complesso è stato fissato dal Regno Unito, hanno ricordato. Diversi deputati hanno accolto con favore i passi in avanti fatti ieri che garantiscono, tra l’altro, i diritti dei cittadini e la pace sull’isola d’Irlanda. Però hanno anche ribadito che, se un accordo dovesse giungere dopo la scadenza del 20 dicembre, fissata giovedì dai leader dei gruppi politici, il Parlamento non sarà in grado di esaminare a fondo il testo e di decidere in merito alla ratifica affinché possa entrare in vigore il 1° gennaio 2021. Insomma il Regno Unito se la gioca sul fil del rasoio. Ora occorre colo attendere a una contromossa di Johnson. Se arriverà.

Per ivedere il dibattito integrale ecco le dichiarazioni dei singoli deputati:

Iratxe García Pérez (S&D, ES)

Nathalie Loiseau (Renew, FR)

Nicholas Bay (ID, FR)

Philippe Lamberts (Verdi/ALE, BE)

Derk Jan Eppink (ECR, NL)

Martin Schirdewan (GUE/NGL, DE)

Fabio Massimo Castaldo (NI, IT)

Quali sono le misure decise per garantire i collegamenti stradali e aerei di base con il Regno Unito nel caso in cui non si raggiunga un accordo sulle future relazioni?

Connettività aerea: Le norme temporanee che garantiscono alcuni servizi aerei fondamentali tra il Regno Unito e l’UE per un massimo di sei mesi sono state adottate con 680 voti favorevoli, 3 contrari, 4 astensioni. Ciò include il diritto per i vettori aerei del Regno Unito e dell’UE di continuare a sorvolare e a effettuare scali tecnici sul territorio, nonché a operare collegamenti diretti verso l’UE. Sarà inoltre consentito un numero limitato di voli cargo legati alla pandemia. 

Sicurezza aerea: Il regolamento che garantisce la validità dei vari certificati per prodotti, ricambi e apparecchi è stato adottato con 680 voti favorevoli, 3 contrari, 4 astensioni. In questo modo si eviterà che gli aeromobili del Regno Unito e dell’UE che utilizzano questi prodotti e servizi restino bloccati a terra. 

Connettività stradale: Le norme temporanee che garantiscono il trasporto su strada di merci e passeggeri sono state adottate con 680 voti favorevoli, 4 contrari, 3 astensioni per un massimo di sei mesi. Ciò consentirà di proseguire il trasporto di merci, come anche i servizi di autobus che entrano nell’UE o si recano nel Regno Unito. I deputati hanno inoltre approvato la proposta della Commissione di estendere l’accesso delle navi dell’UE e del Regno Unito alle reciproche acque fino al 31 dicembre 2021 con 677 voti favorevoli, 4 contrari e 6 astensioni. Tutte le misure adottate saranno applicabili solo nel caso il Regno Unito adotti misure analoghe.

Queste misure di emergenza mirano ad evitare gravi interruzioni del traffico o notevoli ritardi, nel caso in cui non venga raggiunto un accordo sulle future relazioni UE-Regno Unito entro il 1° gennaio 2021

Le norme temporanee dovranno essere adottate dal Consiglio ed entreranno in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE, diventando applicabili solo nel caso in cui il Regno Unito adotti misure analoghe (principio di reciprocità). Le norme UE non si applicheranno più al Regno Unito dopo la fine del periodo di transizione.



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