di Patrizia Vassallo
“Venti giorni fa eravamo i soli a porre dubbi su metodo e merito del #RecoveryPlan. Oggi tutte le forze della coalizione avanzano proposte alternative e chiedono correttivi. Diciamo che grazie al lavoro di Italia Viva almeno anche gli altri si sono ricordati di leggerlo. Insomma Matteo Renzi ci va giù pesante e non ha nessuna intenzione di tornare sui suoi passi. Critica il Recovery Plan e lancia sul tavolo una controproposta, dal nome volutamente particolare ed eloquente, che ha presentato durante una conferenza stampa convocata al Senato e che lascia intendere che la sua più che una sfida sia proprio un aut aut.
‘CIAO‘, questo il nome scelto dal leader di Italia Viva, acronimo che sta per Cultura, Infrastrutture, Ambiente e Opportunità, un nome semplice, facile da ricordare da persone di qualsiasi età. Secondo Renzi, “il Recovery Fund è un piano raffazzonato e senz’anima. Noi presenteremo una controproposta al ministro Gualtieri. E partiamo da 4 voci che sono il filo rosso che le lega che è la parola lavoro”. A fargli eco la ministra di Italia Viva, Teresa Bellanova, a L’Aria che tira su La7. “Per quanto ancora ministra? Per il tempo che deciderà Conte, sta a lui decidere se rispondere positivamente alle questioni che abbiamo posto o se continuare con supponenza e arroganza a non porsi il problema di unire la coalizione”. E sulla questione se il ‘CIAO’ potrà trasformarsi in un addio ha aggiunto: “Questo dipende dalla volontà di andare avanti per dare risposte al Paese e non scegliere gli amici per coprire postazioni”, facendo riferimento alla governance del Recovery. “L’Europa chiede un monitoraggio, non la sostituzione di funzioni: Gentiloni non poteva dirlo meglio, serve una semplificazione. Il Premier rispetti le nostre richieste. Pronta a dimettermi se non lo farà. I ministri possono andare e venire”, ha detto Bellanova in un’intervista con il Corriere della Sera, “il rilancio del Paese invece o si costruisce adesso oppure rischia di andare in malora per sempre. Mentre i debiti che contraiamo rimangono ai nostri figli e nipoti.” Insomma oramai il dado è tratto.
Intanto negli Usa…
Il 29 dicembre, il Dipartimento del Tesoro e l’Internal Revenue Service hanno dato il via a un secondo ciclo di pagamenti, come parte dell’attuazione del Coronavirus Response and Relief Supplemental Appropriations Act del 2021, per aiutare milioni di americani che hanno subito un danno economico a causa della pandemia causata dal Covid-19 che ha bloccato molte attività. I pagamenti iniziali dei depositi diretti già partiti continueranno anche nella prossima settimana. Gli assegni cartacei hanno iniziato ad essere spediti ieri, mercoledì 30 dicembre.
Questa seconda tornata di pagamenti fornirà un supporto economico fondamentale a coloro che, non per colpa loro, sono stati colpiti negativamente dalla pandemia COVID-19
“Il Tesoro e l’IRS stanno lavorando con una velocità senza precedenti per emettere un secondo ciclo di pagamenti dell’impatto economico agli americani ‘aventi diritto’ e alle loro famiglie”, ha affermato il segretario Steven T. Mnuchin. “Questi pagamenti sono parte integrante del nostro impegno a fornire un aiuto economico aggiuntivo vitale al popolo americano durante questo periodo senza precedenti”.
Le persone cosiddette ‘idonee’ riceveranno un sostegno economico: fino a 600 dollari per i singoli individui, 1.200 per le coppie sposate oltre che 600 dollari per ogni figlio. Quali sono i requisiti per essere considerate persone idonee a ricevere per intero questo sostegno economico? Per i single avere un reddito annuo che non superi i 75.000 dollari e per le coppie sposate che hanno presentano dichiarazioni congiunte il tetto da non oltrepassare dev’essere pari 120.000 dollari. Chi supera questi tetti ha comunque diritto a un sostegno ma ridotto.
Nessuna domanda, i pagamenti sono partiti in automatico
Questo secondo ciclo di pagamenti, come il primo, verrà distribuito automaticamente, senza che sia richiesta alcuna azione dalle persone considerate idonee a riceverlo. E se verrà deciso con una legge un importo maggiore, i pagamenti emessi saranno completati il più rapidamente possibile.
La rapida emissione di questo secondo ciclo di pagamenti segue il successo della consegna di oltre 270 miliardi di dollari elargiti grazie al CARES Act che all’inizio di quest’anno ha fornito un supporto economico cruciale a quasi 160 milioni di americani
Chi volesse controllare lo stato del suo pagamento può farlo su IRS.gov/GetMyPayment . Per ulteriori informazioni sui pagamenti altre informazioni sono fruibili sul IRS.gov/EIP .
Scopri di più da WHAT U
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.