- Il Parlamento accelera la riforma delle entrate dell’UE per consentire l’utilizzo del Fondo “Next Generation EU”
- Nuove fonti di entrate, come l’imposta sulla plastica, per il bilancio UE e per contribuire al rimborso del debito generato dal Fondo
- I paesi dell’UE devono ratificare il prima possibile la “decisione relativa alle risorse proprie”
Il PE ha approvato giovedì tre leggi sull’istituzione del sistema delle risorse proprie dell’UE, aprendo la via alla riforma e all’introduzione di nuove fonti di entrate per l’Unione.
Giovedì scorso, 25 marzo, il Parlamento ha approvato due regolamenti operativi e un regolamento di esecuzione su come ottenere e rendere disponibili specifiche risorse proprie, che rappresentano le entrate del bilancio UE. Le tre leggi agiscono insieme alla decisione sulle risorse proprie (ORD), approvata dal Parlamento a settembre 2020 e dal Consiglio a dicembre 2020. La ratifica della decisione è attualmente in corso e, al 18 marzo, 13 paesi UE su 27 avevano concluso il processo di ratifica (maggiori informazioni sul processo di ratifica).
I regolamenti approvati comprendono disposizioni per il calcolo e la semplificazione delle entrate dell’Unione, per la gestione del flusso di cassa e i per diritti di monitoraggio e ispezione. Ciò è necessario per garantire il corretto funzionamento delle entrate del bilancio dell’UE anche dopo la riforma.
Una volta ratificata la decisione relativa alle risorse proprie da parte degli Stati membri, il pacchetto approvato oggi si applicherà retroattivamente dal 1° gennaio 2021. Introdurrà la nuova imposta sulla plastica come prima di una serie di nuove fonti di entrate che saranno definite da qui al 2026. La decisione relativa alle risorse proprie permetterà all’UE di prendere in prestito 750 miliardi di euro per il Piano per la ripresa “Next Generation EU”.
José Manuel Fernandes (PPE, PT): “Ancora una volta il Parlamento europeo dà l’esempio. L’approvazione di questo pacchetto fa sì che il sistema delle risorse proprie dell’UE contribuisca al piano per la ripresa “Next Generation EU”, non appena la decisione sulle risorse proprie sarà stata ratificata da tutti gli Stati membri. Il voto di oggi ci ricorda che dobbiamo agire prontamente e con decisione per dare avvio alla ripresa”.
Valérie Hayer (RENEW, FR): “Anche in questo caso il Parlamento sta agendo rapidamente per concretizzare il piano per la ripresa. Invitiamo tutti gli Stati membri a ratificare il piano il prima possibile. Non possiamo permetterci ritardi. Inoltre, l’accordo di rimborso di dicembre vincola la Commissione a proporre un’imposta digitale a livello dell’UE nel giugno di quest’anno, indipendentemente da quello che succederà a livello OCSE.”
Esito delle votazioni
Regolamento su una risorsa propria basata sui rifiuti di imballaggio in plastica
540 voti favorevoli, 109 contrari e 38 astensioni
Misure di esecuzione del sistema delle risorse proprie
560 voti favorevoli, 48 contrari e 82 astensioni
Riscossione delle risorse proprie provenienti dall’imposta sul valore aggiunto
552 voti favorevoli, 69 contrari e 67 astensioni
Durante i negoziati sul bilancio a lungo termine dell’UE 2021-2027 (“Quadro finanziario pluriennale”), i deputati hanno ottenuto una tabella di marcia vincolante per nuove fonti di entrate per l’UE.
Le tre fasi della tabella di marcia delle risorse proprie sono:
- prima fase (2021): un’imposta sulla plastica introdotta a gennaio 2021; le nuove proposte legislative su un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, il prelievo sul digitale e il sistema di scambio di quote di emissionisaranno presentate entro giugno;
- seconda fase (2022 e 2023): il Consiglio delibererà su queste nuovi fonti di entrate al più tardi entro il 1° luglio 2022 perché possano essere introdotte entro il 1° gennaio 2023;
- terza fase (2024-2026): entro giugno 2024 la Commissione presenterà una proposta per nuove risorse proprie supplementari che potrebbero comprendere un’imposta sulle transazioni finanziarie e un contributo finanziario da parte del settore societario oppure una nuova base imponibile comune per l’imposta sulle società. Il Consiglio delibererà in merito a queste nuove fonti di entrate per l’UE al più tardi entro il 1° luglio 2025 perché possano essere introdotte entro il 1° gennaio 2026.
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