Oggi Pfizer ha chiesto al governo degli Stati Uniti giovedì di consentire l’uso del suo vaccino COVID-19 nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni per combattere un un allarmante aumento delle infezioni gravi nei giovani e aiutare le scuole a rimanere aperte. Se le autorità di regolamentazione daranno il via libera, i vaccini per bambini a dose ridotta potrebbero iniziare nel giro di poche settimane per circa 28 milioni di bambini in quella fascia di età. Molti genitori e pediatri chiedono a gran voce protezione per i giovani sotto i 12 anni, che è l’attuale limite di età per le vaccinazioni COVID-19 negli Stati Uniti. Ora però toccherà alla Food and Drug Administration prendere una decisione. Pfizer e il suo partner tedesco BioNTech hanno affermato che la loro ricerca mostra che i bambini più piccoli dovrebbero ricevere un terzo della dose ora data a tutti gli altri perché dopo la seconda dose, i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni hanno sviluppato livelli di anticorpi anti-virus forti quanto quelli degli adolescenti e giovani adulti.
Secondo l’American Academy of Pediatrics ad oggi il Covid ha provocato la morte di 520 bambini negli Stati Uniti. I casi nei giovani sono saliti alle stelle anche a causa di una variante molto contagiosa. “Attendo con impazienza il via alle vaccinazioni per i più piccolo”, dice Julia Parker madre di 3 figli di 4, 8 e 11 anni. “Abbiamo bisogno di tornare alla normalità, frequentare i nonni senza più paura di potere essere letali per loro”.
Ma in barba ai dibattiti sulle maschere e quarantene scolastiche c’è chi non è d’accordo alla corsa ai vaccini per i più piccoli. “I bambini hanno delle ottime difese immunitarie e non hanno necessità di fare alcun vaccino”, afferma John papà di 4 figli tutti di età inferiore ai 10 anni.
Pfizer ha studiato la dose più bassa in 2.268 volontari di età compresa tra 5 e 11 anni e ha affermato che non ci sono stati effetti collaterali gravi. Lo studio però non è abbastanza ampio da rilevare effetti collaterali estremamente rari, come l’infiammazione del cuore che a volte si verifica dopo la seconda dose del vaccino, soprattutto nei più giovani.
Cindy Schilling, preside di una scuola elementare in West Virginia, che è all’ultimo posto tra gli stati nella percentuale di residenti completamente vaccinati, ha detto che non pensa che molti genitori porteranno i loro figli a farsi vaccinare. Mary madre di 2 figli gia detto che prima di decidere aspetterà studi di follow-up sulla formula. “Non sono una no vax”, ha detto a What-u, “solo che credo che si debbano mettere delle limitazioni per evitare che la corsa ai vaccini diventi una corsa al profitto”.
Un altro aspetto da considerare riguarda il fatto che offrire iniezioni ai bambini delle scuole elementari sarebbe un grande passo per implementare la campagna vaccinale statunitense in un momento in cui molti paesi poveri sono disperatamente a corto di vaccini. Gli Stati Uniti hanno appena iniziato le campagne di richiamo per decine di milioni di anziani e altri americani cosiddetti “vulnerabili”. Se la FDA autorizzerà l’uso di emergenza delle dosi per i bambini, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie prenderanno una decisione finale, dopo aver ascoltato i suoi consulenti esterni. Per evitare confusione, Pfizer ha in programma di spedire i flaconcini a dose più bassa contrassegnati appositamente per l’uso nei bambini e pure Moderna ha chiesto l’autorizzazione alla FDA per utilizzare il suo vaccino nei bambini di età compresa tra 12 e 17 anni e sta anche studiando gli effetti del vaccino nei bambini delle scuole elementari e nei bambini più piccoli, fino a 6 mesi.
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