A seguito della decisione presa da EMA lo scorso 4 ottobre, la CTS di AIFA ha autorizzato la possibilità di somministrazione di una dose booster di vaccino a mRNA, a distanza di almeno 6 mesi dalla seconda dose (ovvero dal completamento del ciclo primario), indicandone l’utilizzo prioritariamente oltre alle categorie già individuate in precedenza e richiamate in una recente circolare del Ministero della Salute 0043604-27/09/2021, anche a persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, e a persone di età pari o superiore ai 60 anni caratterizzate dall’aumento del rischio di sviluppare forme gravi di COVID-19. “Oggi in Italia abbiamo 30-40 decessi al giorno e abbiamo un numero ridicolo di infezioni, evidentemente c’è una discrepanza ingiustificabile perché in tutti gli altri paesi d’Europa e del mondo c’è un rapporto di uno a mille rispetto ai numeri dei casi e dei decessi, quindi dovremmo avere anche noi un numero molto più grande di contagi e non si capisce situazione”, ha detto Andrea Crisanti, direttore Dipartimento di Microbiologia Molecolare Università di Padova, a 24 Mattino su Radio 24. “La gente pensa “abbiamo 1000 casi, è finito tutto”, invece non è finito tutto. Quello che conta è chi fa i tamponi, se noi nel computo mettiamo tutta la gente che si fa il tampone perché deve andare a lavorare, fa il tampone per lasciapassare sociale, è chiaro che li le incidenze sono bassissime. Invece se i tamponi vengono usati, ad esempio per la sorveglianza nelle classi, il risultato è completamente diverso. In genere bisogna prendere il numero di decessi, dividerlo per due e moltiplicarlo per 1000, quindi avendo tra i 30 e 40 decessi avremmo tra i 15mila e i 20 mila contagiati in Italia”.
“La protezione del vaccino per quanto riguarda l’infezione dopo sei mesi, passa dal 95 al 40 per cento, quindi aver protratto la validità del vaccino da 6 mesi ad un anno non ha nulla di scientifico. Il greenpass è una misura per indurre la popolazione a vaccinarsi”
“Il greenpass è un’anomalia”, ha proseguito Crisanti, “perché la protezione del vaccino per quanto riguarda l’infezione dopo sei mesi, passa dal 95 al 40 per cento, quindi aver protratto la validità del vaccino da 6 mesi ad un anno non ha nulla di scientifico. Il greenpass è una misura per indurre la popolazione a vaccinarsi, abbiamo raggiunto livelli importanti di vaccinazione e poi anche il fatto del tampone dopo due/tre giorni, non c’è nulla che giustifichi misure di questo genere perché una persona si può infettare il giorno dopo oppure quando fai il tampone puoi essere ancora infetto a livelli bassi e dopo tre giorni può avere una carica pazzesca”.
Tumulti nel cuore di Roma
Ancora oggi si continua a parlare della rivolta di sabato nel centro di Roma, una manifestazione di protesta contro il l’obbligatorietà del vaccino e del pass obbligatorio dal 15 ottobre, che ha preso di mira la sede della Cgil, il più antico sindacato italiano. Un assedio di tre ore definito un assalto alla democrazia dalle istituzioni. Grande solidarietà è stata poi espressa al leader della Cgil, Maurizio Landini che ha aggiunto: “Diciamo le cose come stanno, quello che è successo ieri è una cosa molto preciso: è un disegno pre ordinato di un gruppo ordinato che hanno messo in campo un’aggressione squadrista e fascista. E’ un attacco inaccettabile, è una ferita democratica. Qualcuno ha pensato di intimidirci e di metterci paura, ma deve sapere che la Cgil e i suoi lavoratori sono quelli che hanno sconfitto il fascismo. Non ci intimidiscono, anzi, vogliamo rilanciare una mobilitazione democratica. Non abbiamo nessuna paura, non ci fermeremo”. Prima della mezzanotte di ieri il bilancio era di soli 4 arrestati , alcuni poliziotti feriti e altri contusi, compreso qualche manifestante. Oggi però potrebbero esserci degli sviluppi nelle indagini: la Digos è al lavoro con la Scientifica per analizzare centinaia di filmati fra quelli pubblicati sui Social e quelli della videosorveglianza per identificare i violenti. I leader della formazione neofascista Forza nuova, Giuliano Castellino e Roberto Fiore sono stati arrestati insieme ad altre 10 persone, tra cui l’ex Nar Luigi Aronica detto ‘Er Pantera’ e il leader dei ristoratori di IoApro, Biagio Passaro, che si era fatto un video dentro gli uffici del sindacato dopo l’irruzione.
Fratelli d’Italia attraverso il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida, presente al presidio Cgil, ha fatto sapere che spetta alla magistratura decidere se e come agire “nei confronti di queste associazioni”, mentre la leader Giorgia Meloni ha detto di “non conoscere la matrice” dell’assalto.
Scontri anche a Milano
Scontri anche a Milano dove per le strade hanno sfilato oltre 5mila persone per protestare contro il pass obbligatorio. Ora il timore è di una massiccia escalation. Matteo Salvini, leader della Lega, ha indicato la direzione da da imboccare per modificare il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 17 settembre: “Allungare la durata minima del pass da 48 a 72 ore, ha scritto su Twitter, sottolineando che si tratta di passo doveroso chiesto dall’Europa. “Evitare caos, blocchi e licenziamenti il 15 di ottobre è fondamentale”, ha ribadito. Ma la linea del Governo resta la stessa: 72 ore di validità del pass dopo i tamponi molecolari, 48 dopo quelli antigenici. Test salivare non ammesso.
I dubbi delle imprese
Il mondo delle imprese preme affinché la validità dei tamponi ai fini dell’ottenimento del greenpass sia allungata in modo da semplificare i controlli. Quale la spesa in tamponi a carico di un lavoratore no vax? Circa 200 euro al mese. Confindustria e Confcommercio dicono alle aziende consociate di lasciare questo onere a carico dei dipendenti. Contestualmente le aziende però stanno valutando il rischio di un depauperamento della manodopera indispensabile per la produzione. E per questo motivo ora si cominciano a fare accordi affinché le imprese si facciano carico della spesa dei tamponi.
Rebus da risolvere per lo smartworking
Chi è in smart working è obbligato a farsi controllare il green pass oppure no? E i lavoratoti “somministrati” ossia quelli assunti da un’agenzia privata per il lavoro e distaccati presso una seconda impresa a quali obblighi vanno incontro e nei confronti di chi? Di fatto potrebbero essere soggetti a un doppio controllo nella società che paga loro lo stipendio e in quella in cui svolgono la prestazione lavorativa. Il governo intanto va vanti e annuncia che sono già pronte le linee guida e l’arrivo di una App per i controlli veloci. Così da metà ottobre per entrare nei luoghi di lavoro, pubblici e privati sarà necessario esibire la certificazione verde ottenuta dopo la vaccinazione anti Covid o per tampone negativo effettuato massimo nelle 48 ore precedenti. Senza non sarà possibile lavorare.
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