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GREEN PASS, DRAGHI HA FIRMATO IL DPCM SULLE LINEE GUIDA PER CHI LAVORA NELLA PA, ECCO COSA CAMBIA


Il presidente del Consiglio Mario Draghi

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, su proposta del Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, e del Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha adottato con dpcm le linee guida relative all’obbligo di possesso e di esibizione della certificazione verde COVID-19 da parte del personale delle pubbliche amministrazioni, a partire dal 15 ottobre.

Chi è soggetto all’obbligo

Oltre ai lavoratori dipendenti della singola amministrazione, sono soggetti all’obbligo  i dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi di pulizia, di ristorazione, di manutenzione, di rifornimento dei distributori automatici, i consulenti e collaboratori e i prestatori o frequentatori di corsi di formazione, come pure i corrieri che recapitano all’interno degli uffici posta d’ufficio o privata. 

Sono esclusi soltanto gli utenti. I soggetti in attesa di rilascio di valida certificazione verde potranno utilizzare i documenti rilasciati dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.

I soggetti sprovvisti di certificazione verde dovranno essere allontanati dal posto di lavoro. Ciascun giorno di mancato servizio, fino alla esibizione della certificazione verde, è considerato assenza ingiustificata, includendo nel periodo di assenza anche le eventuali giornate festive o non lavorative. In nessun caso l’assenza della certificazione verde comporta il licenziamento

Come viene effettuato il controllo

Il soggetto preposto al controllo è il datore di lavoro, che può delegare questa funzione con atto scritto a specifico personale, preferibilmente con qualifica dirigenziale.
Le linee guida lasciano libero il datore di lavoro di stabilire le modalità attuative. Il controllo potrà avvenire all’accesso, evitando ritardi e code durante le procedure di ingresso, o successivamente, a tappeto o su un campione quotidianamente non inferiore al 20% del personale in servizio, assicurando la rotazione e quindi il controllo di tutto il personale.
Per le verifiche, sarà possibile usare l’applicazione gratuita Verifica C-19. Inoltre, saranno fornite alle amministrazioni applicazioni e piattaforme volte a facilitare il controllo automatizzato, sul modello di quanto avvenuto per scuole e università. 

I soggetti che, per comprovati motivi di salute, non possono effettuare il vaccino contro il Covid-19, dovranno esibire un certificato contenente l’apposito “QR code” in corso di predisposizione. Nelle more del rilascio del relativo applicativo, il personale esente – previa trasmissione della relativa documentazione sanitaria al medico competente dell’amministrazione di appartenenza – non potrà essere soggetto ad alcun controllo

Maggiore flessibilità negli orari di ingresso e di uscita

Ogni amministrazione, anche al fine di non concentrare un numero eccessivo di personale sulle mansioni di verifica della certificazione verde, dovrà provvedere ad ampliare le fasce di ingresso e di uscita dalle sedi di lavoro del personale alle proprie dipendenze. Sarà quindi consentito il raggiungimento delle sedi di lavoro stesse e l’inizio dell’attività lavorativa in un più ampio arco temporale.

Il commento di Draghi

“La pandemia è finalmente sotto controllo in molte parti del mondo grazie a campagne di vaccinazione efficaci”, ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, “ma il Covid-19 continua a colpire duramente molti Paesi. A fine settembre, si contavano più di 50.000 morti al giorno, nonostante l’enorme aumento della produzione di vaccini.
Un numero così alto di morti è semplicemente inaccettabile. Abbiamo davanti due problemi. Nei Paesi ricchi, le dosi di vaccino sono ampiamente disponibili, ma una minoranza dei nostri concittadini rifiuta di vaccinarsi, o esita a farlo.
Questo comportamento è spesso dovuto alla paura che i vaccini non siano sicuri o efficaci, nonostante l’evidenza scientifica dimostri il contrario. Nei Paesi a basso reddito, invece, la disponibilità di vaccini è ancora limitata, anche per problemi di logistica. Nel mondo”, ha aggiunto Draghi, “sono state somministrate più di 5,7 miliardi di dosi, ma solo 2% di queste sono arrivate in Africa. Il Parlamento Europeo”, ha concluso Draghi, “ha compiuto molti passi concreti per sfatare i miti sui vaccini e ha fornito linee guida utili per identificare le notizie false sulle piattaforme digitali. Il messaggio ai nostri concittadini deve essere molto chiaro. I vaccini sono sicuri. I vaccini salvano vite”.
 



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