Sono partiti gli inviti per il matrimonio di Paris Hilton e Carter Reum rigorosamente senza la location. Ma Page Six ha rivelato che Paris e Carter pronunceranno il loro fatidico sì in una chiesa l’11 novembre e dopo le nozze daranno un ricevimento nell’ex tenuta del defunto e amatissimo nonno di lei, Barron Hilton a Bel-Air, in California. Paris era molto affezionata al nonno (paterno) e questo è l’unico modo per lei per sentirlo più vicino nel giorno più importante della sua vita.
“Hanno inviato il save-the-date senza precisare volutamente la posizione, ma [il ricevimento] sarà a casa di Barron”, ha detto una fonte che conosce bene la famiglia a Page Six. L’invito bellissimo è arrivato in una scatola blu. Sembrava una scatola di Tiffany”.
Paris riunirà gli amici più cari, quelli che di prassi vengono definiti i cosiddetti “pochi intimi” nella splendida location che lo scorso maggio è diventata di proprietà dell’ex CEO di Google, Eric Schmidt (costo 61,5 milioni di dollari) e dove a 19 anni aveva posato per un noto servizio fotografico per Vanity Fair fotografata da David LaChapelle.
Il fidanzamento
Paris Hilton con alle spalle tre matrimoni saltati, ora pare abbia finalmente trovato l’uomo giusto quello del sì per sempre”. “Quando trovi la tua anima gemella, non lo sai semplicemente. Lo senti”, ha scritto Paris sul suo profilo Instagram. Nata a New York il 17 febbraio 1981, attrice (tra i tanti film non indimenticabili ci sono però “Zoolander” e “Bling Ring”), modella, stilista, cantante e imprenditrice, l’anello di fidanzamento lo ha ricevuto proprio il giorno in cui ha compiuto 40 anni. L’unico suo cruccio, l’ha confessato agli amici più cari, la grande mancanza dell’amatissimo nonno, che è stato l’uomo che ha trasformato l’Hilton in una catena internazionale negli anni ’60 e ’70, portandola in Borsa e tuttora è ricordato anche come il più eclettico e visionario della famiglia, il filantropo, l’appassionato di football che diede l’impulso decisivo per creare l’evento sportivo più seguito negli Stati Uniti: il Super Bowl della Nfl. Barron è anche stato il primo a trasformare l’hotel di famiglia, a Las Vegas, nel palco per far esibire Elvis Presley, il primo a ospitare un incontro di pugilato, tra Muhammad Alì e Leon Spinks, nel ’78, ma anche il primo a far quotare il gruppo Hilton a Wall Street, dopo averlo ereditato dal padre, Conrad, nel ’66.
La Hilton lo scorso febbraio ha testimoniato in tribunale sugli abusi subiti nell’esclusivo liceo Provo Canyon School, in Utah, che ha frequentato per 11 mesi all’età di 17anni. L’ereditiera ha raccontato che nel collegio ha subito maltrattamenti fisici e psicologici: i membri dello staff ha detto la picchiavano, la costringevano a prendere pillole sconosciute, la guardavano mentre faceva la doccia e la obbligavano a stare in isolamento senza vestiti come punizione. La testimonianza serviva a sostenere il disegno di legge che richiede una maggiore supervisione da parte del governo dei centri di trattamento residenziale giovanile. Il provvedimento è passato all’unanimità anche per il suo toccante racconto e quello di altre vittime. “Parlare di qualcosa di così personale era ed è ancora terrificante” aveva detto Paris, che per anni ha sofferto di incubi e insonnia, “ma non posso andare a dormire la notte sapendo che ci sono ragazzi che stanno subendo gli stessi abusi che io e tanti altri abbiamo dovuto affrontare”.
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